°Capitolo 11•

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°Rosso fiamma•

I suoi capelli lo stavano disturbando, non lo convincevano più, li trovava troppo normali per tutte le emozioni che stava provando. Guardò attentamente lo specchio, nemico e amico in molte occasioni, un piccolo pezzo di stoffa a coprire il corpo nudo che lasciava scoperto il petto ambrato, le gambe snelle e slanciate, salì ancora con lo sguardo fino a giungere al viso: la fronte coperta dalla lunga e ingestibile frangetta, il naso lungo e regale, gli occhi a mandorla e di quel colore che tanto gli piaceva, le guance piene, le labbra gonfie e rosee. Aveva sempre avuto un bel rapporto con il suo corpo, con la sua apparenza, ed Elisabetta correva sempre a dirglielo quanto fosse bello; se non fosse per la vera madre, Taehyung era sempre stato scambiato per il figlio della Vergine. Lo aveva persuaso, in passato, la Gloriosissima, a tingersi i capelli di un bel rosso fiamma, così come i suoi tanto amati ricci, ma Taehyung aveva accennato un sorriso scuotendo la testa.
"Forse sì, Elisabetta ha sempre ragione".

"Sai cosa? Ho bisogno di scoprire cosa Taehyung trova di bello in William" Elisabetta aspirò il fumo dal suo sigaro, sistemando il reggiseno bianco a coprire la parte delicata "... c'è qualcosa nei loro sguardi che mi intrigano, capisci Catherine?". La madre biologica di Taehyung stesa sul letto con un abito rosa a coprirla e i capelli raccolti in un delicato quanto elegante chignon scosse la testa, ammirando la sua immagine allo specchio.
"Quel poeta è attraente, lo trovo vergognosamente eccitante anche a livello mentale, ma è solo un intralcio per il nostro piano, Catherine. Taehyung deve diventare re, me lo hai promesso quello stesso giorno donna" Catherine alzò lo sguardo dal suo riflesso e lo puntò sulla Regina, fredda come sempre, i ricci scendevano toccando le spalle e leggermente i dolci seni.
"Non c'è bisogno che me lo ricordiate, Elisabetta" la dolce risata fece abbassare la testa alla madre, la quale stringeva con nervoso la collana regalatele.
"Perché no, Catherine? Pensi che questo bel sogno possa durare per sempre? O pensi che finalmente io mi innamori di te? Credi veramente io mi possa abbassare ai tuoi livelli? Sarebbe una vergogna, la Regina con una contadina poco raccomandabile" gettò nuovamente il fumo, seduta sulla sua poltrona mentre un dito si immergeva nelle fiamme che aveva a posto dei capelli "mi hai promesso Taehyung al trono, a cambio che io ti avessi protetta. L'ho educato, gli ho donato tutto quello che tu non gli potevi dare, compreso l'amore".
Elisabetta si alzò di scatto, avvicinandosi alla donna, chiudendo il sigaro sull'abito di questa con un sorriso in volto e l'inferno negli occhi.
"Lui ti ha sempre visto come la puttana della Regina, e a me come la madre generosa che lo ha cresciuto. È la mia fotocopia, Catherine, perché tu hai venduto lui per avere in cambio me" prese con forza la mano della donna poggiandola sul suo seno destro "non ti preoccupavi di lui quando ti portavo a letto; non ti sedevi accanto a lui per aiutarlo a leggere; ti sei sempre preoccupata dei tuoi capelli, dei tuoi vestiti e non di lui che rimaneva in attesa di un tuo sguardo. Ed io mi sono fatta spazio tra le sue crepe e ho inserito sul suo cuore la corona". Le sue parole arrivavano crude in faccia alla madre che, in lacrime, staccò la mano dal dolce seno spingendo la regina e accucciandosi a terra, priva dell'Amore e del figlio.
"Dopo il ballo, William verrà ucciso e quando Thomas inserirà il veleno nel mio bicchiere e sarò morta, tu devi portare quel foglio a Taehyung. Lui diventerà Re" detto questo, la regale serpe si avvicinò al suo splendido armadio chiamando una delle sue ancelle. E mentre Catherine piangeva, la Vergine veniva vestita di un bellissimo vestito rosso, sulla testa la pesante e luccicosa corona con pietre preziose incastonate, la collana che, a segreto di tutti tranne la madre, custodiva il biglietto che alla sua morte sarebbe finito tra le mani di Taehyung.
"Sua maestà, vi sta aspettando il principe nella sala principale" Elisabetta guardò la donna che arrestò il suo pianto.
"Perché-perché lu-i è qui?" singhiozzò incredula, gli sguardi lanciati dalle ancelle contro, il vestito rovinato così come il suo trucco.
"È venuto a fare visita alla Madre, Catherine, tu puoi stare qui nelle stanze".

"State benissimo principe, siete la Sua copia" Minhyuk lo adulava con lo sguardo soltanto, il primo a poterlo osservare dopo il suo cambiamento.
"Sono io, mr, non sono la copia di nessuno" Minhyuk arrossì consapevole del suo sentimento per il principe ma, lui, in quegli occhi ci vedeva così tanto Elisabetta che poteva morirne solo a guardarli. La Vergine li spiava dietro la tenda e, vedendo il giovane tutto rosso, rise perché finalmente aveva trovato il colpevole perfetto per l'uccisione di William.
Si sedette al suo posto, in attesa dell'entrata di Taehyung che non si fece attendere.
"Sua maestà, il principe" e il cuore le venne meno quando lo vide con un rosso fiamma al posto dei capelli, sembrava guardare il suo riflesso con i capelli corti.
Si alzò di scatto avvicinandosi a passo veloce verso Taehyung che, con il cuore in gola, sentiva ogni fibra del suo corpo tremare. Elisabetta si sentiva morire di gioia, accarezzò il suo viso e i suoi capelli portandolo vicino a baciare le sue labbra.
"Sei uguale a me, principe, e ne sono onorata. Grazie Taehyung" la Regina piangeva e appollaiandosi sulla spalla del principe continuò "quando morirò vivrà in te la mia immagine. Sei il figlio che ho sempre desiderato".
Taehyung asciugò le sue lacrime, in modo soave e dolce, e si disse che una donna come lei non sarebbe esistita mai più, ed era un vero peccato perché donne come lei non riuscivano a fare del male ad una mosca. Jungkook si sbagliava quando la denigrava, lo aveva cresciuto, lo aveva amato come nessun altro, aveva preso il posto di madre e padre, lo aveva istruito e lo avrebbe lasciato andare quando lo avrebbe voluto. Taehyung lo sapeva.
"Thomas vada a chiamare Catherine, lo deve proprio vedere questo" Elisabetta si rivolse all'editore che, guardandola in modo sospettoso corse verso le stanze.
"Principe Taehyung, siete uno spettacolo con gli occhi, stasera mr Shakespeare non vi resisterà" e Taehyung arrossì soltanto, sotto la solita risata di Elisabetta che questa volta nascondeva ben altri piani.
"Allora, il ballo come sta procedendo? Lo sai che voglio tutto perfettamente perfetto. Voglio che tutti guardino all'Inghilterra quando pensano alla perfezione"
"Sto aspettando Yoongi, Jimin e Hoseok, William sta ancora scrivendo le ultime pagine"
"Sarà lui a comporre quindi" Elisabetta provocò un rumore fastidioso mentre beveva il thè guardando il principe.
"Sì, fidatevi non ve ne pentirete"
"Mi fido di vo-" un singhiozzo li interruppe, e mentre la Regina continuò a bere la sua bevanda, Taehyung sollevò lo sguardo puntandolo verso quella donna. Sua madre.
"Sei- lei... perché?" Taehyung la guardava confuso, spostando lo sguardo dal volto al vestito rovinato.
"Sta avendo crisi di continuo, Taehyung, abbiamo provato a fare di tutto" Elisabetta nascose tutte le grida in una carezza, in un ballo trascinando Taehyung, il quale cercava con gli occhi la madre che veniva trascinata alle camere. Lo stava guardando come so guarda un mostro, lo stava guardando mostrando tutto il suo dolore, lei stava bene era soltanto...usata.
°•°•°•°•°•

Eh, sì.

-Lougtout

°Shakespeare• TAEKOOKOnde as histórias ganham vida. Descobre agora