Capitolo 12

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<<Lei è la madre di mio figlio.>> Rispose semplicemente il ragazzo. Il castano, seduto sul letto sgranò gli occhi, diventando pallido. Quindi Iwaizumi aveva tradito la moglie per stare con lui? Magari erano divorziati... o magari ancora era una... una ragazza che aveva il contratto come lui. Sentì delle gocce di sudore freddo scendere per la sua schiena, deglutì, teso a causa della situazione. "Ed il bambino? Non ci tiene a lui? Perché non abita con il proprio papà? Forse lo ha avuto così tanto tempo fa che ormai è un ventenne sposato, con una famiglia e Hajime è un nonno?" Tutte queste domande frullarono nella testa del castano, cercando di trovare una risposta da sè. 

<<Tu... sei ancora innamorato di lei?>> Chiese, con un filo di voce, a sguardo basso. Tra tutte quelle che gli giravano proprio quella aveva dovuto scegliere? Il moro rise leggermente, per poi scompigliargli i capelli.

<<Secondo te ti avrei scopato anche solo una volta se fossi stato innamorato ancora di un'altra persona, Trashkawa?>> Il castano gonfiò le guance, sentendolo anche leggermente calde. 

<<Ma ti pare che possa saperlo? Ancora non ti conosco bene, magari sei capace di questo ed altro!>> Rispose, anche seccato dal nomignolo che gli stava affibbiando. Si passò due mani sul volto prima di riprendere a parlare. <<E allora il bambino? Non ti importa di lui?>> Iwaizumi si fece più cupo, ed Oikawa, notandolo, si strinse leggermente nelle proprie spalle.

<<Non ti azzardare nemmeno a dire una cosa del genere, amo mio figlio più della mia stessa vita. Penso sia la seconda cosa più bella che mi sia capitata nella vita.>> Si alzò guardandolo dall'alto in basso. <<Se vuoi sapere tutta la storia ti conviene venire a cena fuori con me, inizio ad avere fame. Altrimenti ti lascio qui.>> 

<<Tch! Sono troppo arrabbiato per andare a cena fuori col tuo orrendo faccione da papà!>> Il moro si avvicinò rapidamente all'altro, chinandosi al suo orecchio in modo da poter sussurrare.

<<Penso tu non abbia capito in quali condizioni ti lascio. Saresti bendato, e legato, in modo tale da non riuscire a muoverti, e sopratutto avresti qualcosa qua dietro.>> Disse con tono provocante, facendo scendere una mano sul suo fondoschiena. <<Per tenerti compagnia.>> Ghignò facendo diventare rosso l'altro, che poi sussurrò, spintonandolo.

<<Okay! Rompi cazzo...>> Bofonchiò scocciato di essere sotto il suo controllo sotto tutti i punti di vista.

<<Bene.>> Disse il moro alzandosi definitivamente prima di sorridergli. <<E cambiati, che hai fatto un sogno erotico e ti sei sporcato.>> Accennò con la testa ai suoi pantaloni ridacchiando per prenderlo in giro. Dopo di che se ne andò dalla stanza lasciando solo il ragazzo a cambiarsi.

<<Aha?>> Disse confuso il più piccolo prima di guardare che effettivamente si era sporcato. Arrossì vistosamente e strinse i denti e la bocca in una smorfia imbarazzata. Cosa aveva, dodici anni che faceva "sogni bagnati"?

Si alzò prendendo dei vestiti che aveva portato lì nei giorni precedenti. Poi si diresse verso il bagno spogliandosi completamente e infilandosi sotto la doccia aperta. Fece un grosso sospiro e si sciacquò il viso, prima di abbandonare le braccia lungo i suoi esili fianchi; su uno di essi si poteva notare ancora dei lividi che aveva provocato Hajime mentre stavano facendo le loro cose. Sentì improvvisamente caldo ripensando a quella scena, si morse le labbra e con due dita già bagnate scese verso la propria apertura, giocandoci prima un poco attorno, senza penetrare. Ansimò e chiuse gli occhi, poggiando la fronte al muro, poi le fece entrare lentamente, magari dopo la cena si sarebbe combinato qualcosa, quindi chissà, sempre meglio prevenire. Si immaginò le dita del ragazzo al posto delle sue, e l'erezione non tardò ad arrivare. Gemette un poco più forte di prima quando afferrò l'erezione e iniziò a muovere entrambe le mani, su e giù e dentro e fuori. Dopo poco venne, sporcando un poco il muro dove si teneva poggiato, poco male visto che lo pulì subito. Si lavò il resto del corpo velocemente con i primi saponi e shampoo che trovò in doccia, senza far conto se fossero suoi o meno. Si asciugò per bene e si infilò dei boxer puliti, jeans neri attillati, come suo solito, e una camicia piuttosto grande che infilò nei propri pantaloni, si mise un paio di scarpe prendendo il telefonino e si scattò una foto velocemente.

<<Sono proprio un figo.>> Si disse da solo, ghignando guardando la foto che si era fatto. Scese i piani con l'ascensore e vide ancora il corvino che lo aspettava con la solita macchina. <<Hey Kuroo.>> Disse salutandolo con un cenno della mano.

<<Hey bellezza>> Rispose amichevolmente l'altro.  <<Aspettiamo il tuo padrone e poi andiamo a spasso, mh?>> Lo prese in giro, arruffandogli i capelli.

<<Oioi. Io non sono il cane di nessuno. E smettila di spettinarmi i capelli, ci ho messo una vita a metterli così!>> Ringhiò facendo per tirargli un pugno, ma il corvino lo bloccò per i polsi tirandolo a sé.

<<Meow! Come siamo scontrosi oggi eh->> Vennero interrotti dal "padrone", che attirò a sé Oikawa per un fianco, stringendolo in modo abbastanza possessivo.

<<Tetsurou, non si toccano le mie cose, non ero stato abbastanza chiaro?>> Il corvino fece un piccolo inchino con lo stesso sorriso di sempre, chiedendo umilmente scusa prima di aprire la portiera ai due. Nel mentre Oikawa era diventato viola e non ne capiva nemmeno il motivo.

<<Dove vi porto, signori?>> Chiese con un piccolo sorriso.

<<Al ristorante XXX, grazie.>> Il corvino annuì e iniziò a guidare, chiuse la finestra che separava il conducente dai passeggeri per dargli la loro intimità. E non appena non poté più disturbarli, Iwaizumi prese per le cosce Oikawa, mettendoselo sulle proprie gambe.

<<Ti lasci toccare così da tutti, Trashkawa?>> Disse accarezzandogli lentamente i fianchi prima di baciargli il collo.

<<Aha?! Scherzi!? Quel gattaccio mi ha spettinato tutti i capelli!>> Prese il telefono mostrandogli la foto che si era fatto prima con un musetto. <<Guarda come ero carino!>> Il moro diede una veloce occhiata e poi sorrise.

<<Ti sei fatto bello per me, mh?>> Il castano divenne nuovamente rosso e distolse lo sguardo.

<<P-Pft, no. È che sicuramente stiamo andando in un posto di classe, quindi vorrei evitare di non poter parlare con qualche bel omaccione.>> Rispose facendogli la linguaccia. L'altro non la prese benissimo, però poi sorrise.

<<Ah-a. Bella battuta, facciamo in modo che nessuno ti guardi, mh?>> Disse prima di mordergli il collo e fare un paio di succhiotti, facendo ansimare ed eccitare il più piccolo. Ad opera finita si leccò le labbra, accarezzando i punti da lui "marchiati". <<Ti stanno bene sai?>> Il castano ringhiò per poi sospirare.

<<Lo so, mi sta bene tutto.>> Il moro rise leggermente.

<<Che idiota.>> La macchina si fermò e Kuroo scese, facendo poi scendere anche i due ragazzi. Una volta sceso, Oikawa, spalancò la bocca, ritrovandosi di fronte ad un signor ristorante. <<Entriamo, su.>> Disse Iwaizumi, mettendosi le mani in tasca e avviandosi verso l'entrata.

<<Buona cena signori.>> Disse Kuroo prima di ripartire. Oikawa lo guardò andarsene per poi raggiungere Iwaizumi.

<<Iwa-chan aspettami!>> Disse correndo verso di lui.


Spazio autrice.

Eee scusate il ritardo, l'ho pubblicato oggi invece che ieri perché me ne sono dimenticata lol. Non sono più abituata a dover aggiornare i capitoli. Comunque sia l'ho fatto uscire, quindi godetevi anche questo capitolino~
Nel prossimo si movimenteranno un poco le cose :)

-als

50 shades of iwaoiWhere stories live. Discover now