¡HYBRID CAT AU! KV. 18+
Trama:
In un giorno di pioggia, un gattino farà capolino nella casa di Jungkook.
| dal capitolo:
«T-Ti hanno mai detto che sei bellissimo... Jeongguk?»
Jeongguk scosse la testa in negazione e Taehyung si leccò le labbra annue...
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"I'm still a kid, your kid daddy."
Jeongguk si sveglió per via dei raggi del sole che spuntarono dalla finestra, dandogli un leggero fastidio.
Si rigiró nel letto, non sentendo più il calore della sera prima, infatti lo sentí più intenso. Il calore partiva dal suo petto, mentre teneva ancora gli occhi leggermente chiusi, toccó il resto delle coperte notando a fianco a sé un corpo, un corpo decisamente più grande di un gattino.
Aprí gli occhi, alzando cosí le coperte che lo coprivano, trovando un ragazzo nudo appoggiato sul suo petto.
Jeongguk urló alla vista, facendo svegliare anche il "micino" appoggiato sul suo petto. Quest'ultimo sussultó, e si mise a sedere sul letto.
«O cristo! chi sei tu? come hai fatto entrare!»
lo sconosciuto non parlò, e Jeongguk si alzò dal letto spaventato. «È- è difficile da spiegare..»
Jeongguk vide lo sconosciuto coprirsi gli occhi dall'imbarazzo e incominció a singhiozzare. Jeongguk si sentì in colpa.
«Scusami, non volevo urlare- sono solo molto confuso!», il ragazzino lo guardò e Jeongguk guardò i suoi occhi azzurri.
«Io sono un ibrido... Posso trasformarmi in un gatto e un umano, mia mamma era un ibrido... mio padre un umano... il resto n-non me la sento di raccontarlo...»
Jeongguk deglutì, non potendo credere di avere un ibrido in casa.
Gli ibridi erano creature molto rare, ma non erano frequenti nella loro società. Jeongguk aveva sentito molte notizie al notiziario di queste creature, ma non pensava che potessero vagare per la città. Non che ci fosse qualcosa di male, ma ogni volta che si veniva a scoprire di un ibrido questi scomparivano.
«Quindi eri tu... il gattino di ieri?» Lo sconosciuto annuì giocando con la coperta. Jeongguk annuì. «Perchè sei entrato?»
«cerco rifugio...»
«Dov'è la tua famiglia?»
Il ragazzino abbassó lo sguardo torturandosi le mani, una lacrima rigó il suo viso. Jeongguk mise le labbra in una linea dritta.
«Il mio nome è Jeon Jeongguk. Come ti chiami?>>
«Taehyung.» Rispose Taehyung.
Jeongguk sorrise al nome, e dopo decise di alzarsi e andare a prendere dei vestiti per il minore, aveva notato la sua giovane età e anche il suo corpo abbastanza minuto, e piuttosto femminile. I suoi vecchi vestiti del liceo sarebbero stati perfetti.
