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Simona's pov

Esco dall'idromassaggio assieme a Paolo e indosso l'asciugamano, mi fermo un istante, poi mi volto verso di lui.

"Ehy grazie" gli lascio un bacio sulla guancia poi vado verso la mia stanza, entro e vado al frigobar, prendo la boccetta di vodka e la mando giù.

"Vaffanculo" sussuro sentendo il sapore schifoso di questa vodka, poi sento Elia ridere

"Che minchia hai fatto alla vodka?"

"Non lo saprai mai e non potrai mai sapere neanche quali sono le boccette sane"

"Ti diverti eh? Che ci fai sveglio a quest'ora?"

"Disse quella che era in piscina fino a poco fa, mi sono svegliato sentendoti entrare"

"Guardiamo l'alba assieme?" Annuisco e gli sorrido

"Andiamo tutti sul tetto dai, anche gli altri sono svegli"

"Va bene, mi asciugo i capelli e metto qualcosa addosso"

"Veloce" prendo l'intimo e una felpa e corro in bagno a vestirmi

- - -

"Ragazzi comunque Paolo è andato in piscina tutto solo" sento che dice sfera ridendo, gli altri ridono a loro ruota e Paolo sta semplicemente in silenzio, mentre io e mio fratello li raggiungiamo, quest'ultimo si gira verso di me e mi guarda male

"Non abbiamo fatto niente, io ero già lì quando lui è arrivato" come mai non gli dice che c'ero anch'io? Forse è proprio vero che lui è diverso dagli altri. Insomma è così silenzioso, quasi apatico ed è un gentiluomo nato. Cosa ci fa qui con noi? È diverso lui...

"Finalmente siete arrivati" dice Sfera sorridendo

"Il sole stava già per scomparire" dice ridendo Luca

"Il solito che fa battute di merda eh" dico io sedendomi tra lui e Gionata, subito quest'ultimo 'marchia il territorio' mettendomi un braccio attorno alle spalle, sinceramente non me ne frega un cazzo. Voglio solo non sentire più questo peso immenso dentro di me. Appoggio la testa sulla sua spalla e guardo il sole sorgere, qualcuno mi passa una canna, la fumo un po' per poi passarla. Poi senza rendermene conto bacio Gionata davanti a tutti, senza pensarci, probabilmente anche senza volerlo.
Qualche lacrima inizia a scendere? Che cazzo mi sta succedendo? Mi sposto bruscamente dal ragazzo e me ne vado dritta nella mia stanza. Perché tutto ciò? Non posso farcela così. Vado in balcone, mi siedo sulla poltroncina e mi faccio su una canna. La accendo e sento qualcuno uscire in balcone, sicuramente è Elia, adesso mi starà fissando dalla portafinestra aspettando una mia reazione. Spontaneamente le lacrime continuano a scendere.
Elia si avvicina a me, mi tira su il viso costringendomi a guardarlo, mi prende la mezza canna di mano e la spegne nel posacenere.

"Cosa succede piccola?" Scuoto la testa piangendo più forte

"Non lo so"

"Vieni qui" si siede accando a me ed io mi fiondo tra le sue braccia, subito mi sento a posto, come se tutto adesso vada bene. Lui mi stringe più forte e mi accarezza i capelli.

"Meglio?" Annuisco

"Scusami, grazie" riprendo la canna, faccio qualche tiro e gliela passo

"Si è arrabbiato?" Elia nega con la testa

"Tutti hanno brutte giornate" mi sorride ripassandomi la canna, mi sdraio accanto a lui e la finisco di fumare.

MY KOMPAREMA // DREFGOLDWhere stories live. Discover now