diciotto

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«Jungkook?» mormorai con un filo di voce, rischiando di strozzarmi con la mia stessa salita.

Namjoon ridacchiò, tirando una pacca sulla spalla di Jungkook che aveva ancora gli occhi fuori dalle orbite.

«Sul serio? Il nostro Kookie?» sogghignò Jimin, assottigliando lo sguardo. «E perché le hai scritto queste cose, fingendoti Yoongi-hyung?»

Dopo un attimo di esitazione, Jungkook, sul quale erano ancora posati i miei occhi sconcertati, aprii la bocca ma non fu abbastanza veloce.

«A dire il vero, sono stato io a scriverle, col mio telefono.» affermò solennemente Yoongi.

«Ma, hyung, tu stavi dormendo!» protestò Taehyung, più che altro deluso che qualcuno stesse distruggendo le sue insinuazioni.

«Per salire le scale mi son svegliato, orso polare!» rispose Yoongi, arricciando il naso in una smorfia.

«Non ci credo!» esclamò Jin. «Le hai scritto mentre stavi salendo le scale? È impossibile!»

Yoongi sbuffò.

«Vai a controllare a che ora le ho mandato i messaggi.»

Allora, calò un momento di silenzio in cui nessuno sapeva più come controbattere e Jungkook poté finalmente rilasciare un sospiro di sollievo. Yoongi aveva ragione. I messaggi mi erano arrivati pochi minuti prima che i ragazzi entrassero e Yoongi stesso, avvicinandosi a me, aveva menzionato i messaggi.

«Quindi, era Yoongi-hyung ad essere geloso di Chaeyoung-ssi?» domandò Namjoon, contenendo a stendo le risate. Perché stava ancora ridendo?

«Joon-ah!» gridò Yoongi. «Sai meglio di me che non è così! Non mettere strane idee in testa ai mocciosi.»

«D'accordo, hai ragione!» si scusò Namjoon, sorridendo divertito. «Ragazzi, fidatevi del vostro leader: Yoongi-hyung stava lavorando per il bene superiore!»

**

Il viaggio in pullman fu tutt'altro che facile. Il mal di stomaco che la sera prima si era placato era tornato a farsi sentire con prepotenza. Per colpa mia, avevamo dovuto fare ben due soste, ritardando di diversi minuti il programma della giornata dei ragazzi che scoprii essere pienissimo.

Una volta giunti sul posto, li attendeva una partita a paint ball, suddivisi in due squadre. Nel primo pomeriggio si dovevano spostare di qualche chilometro per poter utilizzare dei quad, mentre verso sera li attendeva il bungee jumping. Tremavo solo all'idea. Forse era dovuto al mio non essere eccessivamente alta (non superavo il metro e sessanta), ma l'idea di dover fare un salto nel vuoto di 63 metri non mi metteva esattamente a mio agio. Per mia fortuna, non facevo parte de BTS!

Una volta arrivati, la crew non perse tempo e nel giro di una mezz'oretta avevano già cominciato a registrare l'episodio. Io, insieme ad altri, ero rimasta in disparte, non volendo rischiare di essere catturata in uno degli spezzoni. Mi avevano rassicurato che, anche se fosse accaduto, avrebbero provveduto ad annebbiarmi il volto, ma avevo comunque il timore che qualcuno avrebbe potuto iniziare a fare domande. Meglio evitare.

Vista la mia nullafacenza, verso mezzogiorno e mezza mi offri volontaria per andare a recuperare i pasti per i ragazzi e la crew. Non avevo però calcolato quante persone fossimo effettivamente. Avevo faticato un po' a trasportare tutto, ma alla fine ce l'avevo fatta, perdendo per strada solo una bottiglietta di coca cola.

Dopo pranzo, i ragazzi ebbero una mezz'oretta di pausa che la maggior parte pensò di sfruttare riposandosi. Yoongi, Hoseok, Namjoon e Jin tornarono sul pullman alla ricerca di un po' di pace, mentre Taehyung prese con sé una macchina fotografica e prese a girovagare per la natura. Jungkook, invece, impiegò tutto il tempo a loro disposizione nell'infastidire Jimin, rincorrendolo con una pistola ad acqua, spintonandolo amichevolmente, tirandogli degli scappellotti e, soprattutto, ricordandogli quanto fosse basso.

✓ Seoul, Why Do You Sound Like Soul? {BTS - Jeon Jungkook} ✓Where stories live. Discover now