cinquantanove

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*last chapter*  :3

"Didn't you hate me?"

"In fact, I hate you."

"Then do it better, Jungkook."

Chaeyoung's pov.

«Dafne?» squittì sconvolta la bambina, guardandomi con due occhi grandi come due palline da ping pong. «Sei Dafne delle Twilight Dream?»

Le mie spalle si irrigidirono e anche i miei occhi, come i suoi, si spalancarono. Non ci potevo credere. Ero andata lì, con l'idea di farle incontrare Jungkook, ma invece lei aveva riconosciuto me. Non avevo nemmeno pensato che quella potesse essere un'eventualità. Davo per scontato che lei fosse una fan dei BTS, non credevo conoscesse me o la mia (ex) band.

«Ehm... Sì, sono io.» dissi titubante, grattandomi il retro del collo.

«Oh santo cielo!» esclamò facendo qualche saltello sul posto. «Sei bellissima anche dal vivo! Con i capelli così stai benissimo!»

Ridacchiai nervosamente, ringraziandola per i complimenti. Di sottecchi, mi voltai a guardare Jungkook, intimandogli di fare qualcosa. Non eravamo mica lì per me.

Il ragazzo allora si limitò a tossire per catturare l'attenzione della bambina.

Inutile dire che quando i suoi occhietti si spostarono sul giovane alle mie spalle, per poco non svenne. Fortunatamente, presto arrivò la madre che io stessa avevo avvisato del nostro arrivo. Volevo che fosse una sorpresa per la bambina e non sarebbe potuto accadere se la madre avesse deciso di chiuderci la porta in faccia. Per nostra fortuna, la signora si ricordava del nostro incontro, avvenuto anni fa, ed era stata felicissima di assecondare la mia richiesta.

Una volta dentro la casa, la signora ci fece accomodare sul divano in salotto mentre, insieme alla figlia, andava in cucina a preparare qualcosa da bere e da mangiare.

«Tsk!» esclamò Jungkook stizzito dopo qualche secondo. Io mi limitai a fissarlo, mentre scuoteva la testa allibito. Con tutta la mia buona volontà, dovetti impormi di reprimere un sorrisetto che minacciava di comparire sul mio viso. Tesi le labbra in una linea sottile ma sapevo che era questione di secondi.

Jungkook si voltò di scatto ed esaminò con attenzione il mio viso.

«Togliti quell'espressione dalla faccia.» brontolò cercando di essere il più autoritario e minaccioso possibile. «Non ci posso credere!»

«A che cosa, Jungkook?» lo istigai, alzando un sopracciglio.

«Non ci posso credere che ha riconosciuto te e non me!» esclamò in un sussurro e, a quel punto, non riuscii più a trattenermi.

Scoppiai a ridere e, seppure cercai di darmi un contegno visto che eravamo in casa di altri, mi ritrovai spaparanzata sul divano con le mani sullo stomaco.

«Chaeyoung, piantala immediatamente.» mi riprese, guardandomi torvo ma io non riuscivo più a controllarti.

«Cavolo! Avrei tanto voluto vedere la tua espressione quando ha riconosciuto me, fregandosene altamente della tua presenza!» esclamai divertita, placando leggermente la mia risata isterica, tornando a sedermi al suo fianco come una persona normale.

«Prego, continua pure a prendermi in giro.» bofonchiò, incrociando le braccia sul petto e arricciando le labbra come solo lui sapeva fare. Possibile che fosse così adorabile anche quando era arrabbiato?

«A parte gli scherzi!» dissi, prendendogli le mani per portarmele sulle mie gambe e giocherellarci. «Non avevo programmato che andasse così. Ad essere sincera, non avevo nemmeno pensato che potesse riconoscermi. Spero che tu non ti sia offeso.»

✓ Seoul, Why Do You Sound Like Soul? {BTS - Jeon Jungkook} ✓Where stories live. Discover now