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POV Jimin

Sto mangiando questo panino schifoso.
A terra c'è un bicchiere d'acqua, ma dato tutti i germi che ci sono sul pavimento preferisco non bere, per non prendermi un tumore.
Difronte a me c'è un altro bastardo vestito in nero con la maschera sul volto. Ormai non so più se è lo stesso di ieri oppure è cambiato.

Sento che oggi cambierà qualcosa, ma non so cosa. Probabilmente domani mi daranno la pasta invece del panino per festeggiare il mio quinto giorno da ostaggio chiuso qui dentro.
So che mi verrano a cercare e magari mi troveranno.
Lui mi troverà.
Mi manca da morire, è l'unica ragione dei miei sorrisi, i miei occhi fremono talmente tanto all'idea di rivederlo che la notte vedo il suo viso nei miei sogni.
Voglio rimettere le dita in quei capelli platino e Dio solo sa quanto mi manchi avere il suo viso tra le mani. Non mi spiego il motivo di questi pensieri, ma so solamente che è così.

D'improvviso sento degli spari, parecchi spari, saranno dieci pistole in tutto.
Vengono da dietro il magazzino, da due parti diverse. Sono due parti schierate.
Spero siano loro.
Dio, fa che siano loro.
La speranza finalmente si riaccende e la sua fiamma scalda il mio petto.
Se sono davvero loro, ci sarà anche Yoongi.
L'uomo che mi faceva da sorvegliante, si affaccia al portone per vedere cosa succede.
Io sono senza manette e non sono legato a nessuna corda. Adesso gli faccio vedere io.
Mi avvicino di soppiatto, attento a non farmi scoprire.
Se mi becca è la fine.
Lo attacco da dietro e con una mano gli tappo la bocca e con l'altra il naso.
L'uomo, preso alla sprovvista, comincia a ribellarsi.
Scalcia qualsiasi come un cavallo impazzito.
Ne approfitto e gli faccio uno sgambetto.
Cade per terra e sbatte la testa.
Vedo le sue palpebre chiuse, ma adesso non mi importata se è vivo o morto, devo vedere se sono loro.
Se non lo sono, posso ritenermi fottuto.

Giro due angoli, facendo il giro completo e trovandomi esattamente dietro il magazzino. Mi affaccio timoroso per vedere se avevo ragione.

E lì li vedo, i miei amici, i miei angeli guardiani, con le divise della Bulletproof, di spalle.
Non credo di essere mai stato così felice di rivederli in vita mia.
Hanno appena finito di sparare, difronte a loro ci sono cinque cadaveri.
Tutti quanti uomini come quelli dell'imboscata.
Sento gli occhi lucidi.
Mi viene da piangere pensando in che razza di guaio in cui gli ho cacciati. Spero stiano tutti bene.
Devo andare da loro.

«Jiminie.»

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