Confession

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Scusate i tanti POV di Jungkook

POV Jungkook

«Cioè tu ti sei incazzato con me per questo?!»
gli urlo quasi subito, il tempo di mettere insieme i pezzi di quella assurda follia. Mi ha fatto preoccupare inutilmente, pensavo di avergli fatto un torto. Davvero non mi ha rivolto la parola per questo? Gli levo bruscamente le mani dalle spalle e mi scanso.
Non l'ho mai fatto, ma semplicemente perché non volevo mai farlo.
Un suo contatto equivale ad un momento di paradiso per me.

Il salone mi sembra ristringersi d'improvviso, i miei occhi non vedono altro che lui.

«Si. Si, Jungkook.» Dice serio, non è ferito, è sicuro di se, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Come se lo avessi tradito. Nei suoi occhi c'è delusione, ma non ne capisco il motivo. Mi dispiace vederlo così.
«Avresti dovuto dirmelo! Tu potevi-»

«Io non ti dovevo dire proprio nulla!» Mi incazzo ancora di più. È la prima litigata che faccio con lui e non mi piace.
Per niente.
«Ah no? Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme non me lo dici?!» urla ancora.
Mi sto sentendo come se piano piano il mio vetro si stesse per sgretolare.
Fa male, più della ferita.
Il cuore batte troppo forte, ma non per la rabbia, ma per la paura di perderlo.
«E tu invece che non mi hai rivolto la parola? E poi non sono affari tuoi.» gli ribatto.

«Si che lo sono, lo sono sempre!» Sto perdendo tutto. Stiamo nascondendo parole d'affetto dietro urla e risentimento.
È come se stessero prendendo una parte di me e piano a piano me la stessero allontanando.
È bruttissimo. Ho solamente voglia di piangere ma non posso farlo.
Non davanti a lui.

Gli occhi mi si inumidiscono e lotto con tutto me stesso per non lasciare sfuggire una lacrima che è al limite.
«Con gli altri non avresti fatto tutte queste scenate! Perché ti incazzi così tanto?!» urlo di nuovo, il mio corpo trema e sento che tra poco mi tradirà.
Odio tutto questo.
Non sento quasi più il dolore della ferita, solo quella della crepa che piano piano cresce nel mio petto.

«Perché non riesci a capirlo Jungkook?! io-»
Si blocca.
Si ferma, dopo tanto tempo si ferma. Arrivano quei tre secondi di silenzio in cui io aspetto una risposta da parte sua.

E spero sia quella risposta.

Si, quella risposta che si vedono nei film, in cui il protagonista non sa cosa pensare.
Che è segretamente innamorato del suo collega ma non se n'è mai accorto, che tiene più a lui che a nessun altro e che non lo vorrebbe mai lasciare andare.
Quando gli passano davanti tutti i ricordi che hanno passato insieme e realizza che erano tutto tranne che amici.
Ed è proprio quello che mi sta succedendo.
Lo avevo capito ormai da un po', ma...

Ispira profondamente e non osa guardarmi in faccia, mentre pronuncia quelle tre parole.

Quelle semplici tre parole che mandano il mio cervello a puttane.

«io ti amo»

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