🌚K. N.

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The perfect boy

Le strade erano piene di persone, il freddo incombeva tutte le vie dandogli un aria particolarmente affascinante, soprattutto a una libreria che mai avevo avvistato prima ad ora, aveva uno stile rustico ed antico, c'era una grande insegna con su scritto "Libreria Moonie" con un font elegante, entrai dentro presa dalla curiosità.

Dentro era ancora meglio da fuori, stranamente c'erano tante persone dentro, chi a cercare libri chi a leggere e altri a parlare dietro una tazza di caffè caldo, questo era il posto adatto a me.

Mi intrufolai dietro uno scaffale di libri in giallo, trovai tutti i miei libri preferiti, tra cui quelli originali di Raymond Chandler, amo le sue opere in stile noir

<salve serve aiuto?> alzai la testa, dietro lo scaffale c'era un ragazzo che aveva preso dei libri per spostarli facendomi vedere il suo viso pulito e provocante, mi stava guardando con un sorriso, gli spuntarono ai lati delle labbra due bellissime fossette, ed io non che pazza delle fossette mi innamorai

<ah... Ehm... No grazie > sorrisi impacciata

<se le serve qualcosa non esiti a chiedere >posò i libri sullo spazio che mi aveva permesso di vederli il viso, girai subito dietro lo scaffale trovandolo in tutta la sua disarmante bellezza in piedi che guardava un libro, aveva un paio di occhiali neri, una maglietta a collo alto grigia, e dei pantaloni stretti neri che mi permetteva di vedere le sue cosce muscolose e altro....

<mi scusi! >si girò, mi guardò, per poco non persi un battito
<dica pure! > si avvicinò a me
<che cosa posso fare? > era troppo bello, i suoi capelli biomdi e lumghi erano perfetti e sistemati, volevo morire di fronte a tutta quella bellezza
<io... Volevo sapere... >
<mi chiamo Namjoon > mi tese la mano, le vene si vedevano così bene che a primo impatto mi sembravano dei bracciali, gli strinsi la forte mano calda
<io sono Y/n>
<se posso, ha un nome davvero delizioso! > sorrise facendomi perdere la testa
<grazie, a che il suo nome mi piace >
<non è che le andrebbe di prendere poi un caffè con me? > mi aveva appena chiesto se volevo uscire con lui o mi sbaglio?!
<si certo!!, assolutamente! > dissi con un po troppa euforia, Namjoon rise
< bhe, tra poco chiudo quindi si può accomodare dove vuole! >.

Piano piano la libreria si svuotò nel silenzio, mi alzai da una poltrona e raggiunsi Namjoon che stava chiudendo la cassa.

Prese un cappotto lungo nero, una sciarpa bianca e una borsa
<andiamo?> lo raggiunsi in silenzio.

Entrammo dentro un bar piccolo molto semplice
<ecco, io vengo spesso qua, prima di tornare a casa > lo senguí verso un tavolino tondo a due posti, mi spostò la sedia per farmi sedere, posai il giubbotto dietro la sedia alzando le maniche della mia dolce vita giallo mostarda, si sedette alzandosi le maniche della sua dolce vita grigia
<allora... > cominciò l'imbarazzo si poteva vedere a distanza
<allora... >continuai io, non volevo che tutto cadesse nell'imbarazzo, così ruppi il ghiaccio
< da quanto hai aperto la libreria? >
<bhe, facendo un conto direi da davvero poco, un mese e mezzo circa >
<davvero?, non me ne sono mai accorta >
<bhe io qualche volta ti vedevo passare di qua > chiuse subito la bocca dopo aver ammesso che mi aveva già notata da prima
< stranamente non ci ho mai fatto caso >
<perché Moonie? >
<cosa? >
<perché il nome Moonie? > sorrise
<perché i miei migliori amici mi chiamano sempre così >
<che carini! > abbassò la testa in imbarazzo sorridendo
<dimmi un po di te, tu da quanto sei a Seoul? >
<mi sono trasferita proprio tre anni fa >
<wow, e dove vivevi prima? >
<sono di origine italiane, ma sono nata a New York >
<e perché te ne sei andata? >
<perché ho notato che tutto era diventato monotono e uguale, volevo cambiare >
<un gran cambiamento! >
<già! > ridemmo all'unisono, era così bello, a fermare il momento fu una cameriera che ci chiese se eravamo pronti per ordinare, prendemmo due cioccolate calde, io una fetta di crostata al cioccolato e Namjoon al tè verde
<parlami di tè adesso>
<bhe che dovrei dire, mi piace leggere, scrivere, amo la matematica, la musica, e mi piace reppare>
<tu reppi?! >
<si, perché? >
<non lo avrei mai detto! >
<sembro davvero così innocente? >
<perché... Non lo sei? > alzò un sopracciglio, si fece forza con i gomiti e si avvicinò al mio viso
<se mi conoscessi meglio capiresti che non lo sono... > sussurrò a voce roca
<mettimi alla prova >.

BTS - ONE SHOT! Where stories live. Discover now