🌚 K. T

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The Hidden Singer

Guardai l'orologio ogni secondo, avevo gli occhi attaccati solo ad esso.

Questa sera sarei andata nel mio bar preferito, oggi ci sarebbe stata una serata speciale, per chi aveva il dono avrebbe cantato dal vivo davanti a tutti.

Ovviamente io non vi sarei andata, non che la mia voce equivale a un gatto storpio privo di vita, quindi meglio risparmiarsi la figura di merda.

Per questa speciale giornata mi misi una salopette nera con sotto una maglietta bianca a maniche lunghe e degli stivaletti neri semplici.

Presi la borsa e le chiavi.

Posteggiai poco più lontano del bar, non vedevo l'ora.

Entrai dentro, io luogo, per questa speciale giornata era scuro, c'erano sui tavoli dei piccoli lumini, con una luce bassa, e poi un piccolissimo palchetto con una sedia e un microfono, la luce puntava solo lì.

Mi misi nel mio solito tavolo, venne da me la solita cameriera
-ciao, le porto il solito? -
-per ora opto solo per dell'acqua - mi sorrise portandomi un bicchiere con l'acqua.

Presi il telefono leggendo i messaggi dei miei amici, ovviamente mi prendevano per una noiosa guastafeste dato che mi divertivo stando nella pace e tranquillità invece di divertirmi a una festa, questi era il mio modo di divertirmi.

Si sentii lo stridente suono del microfono, spensi il telefono vedendo un cameriere sorridente
-scusatemi per l'orrendo suono, ma comunque cominciamo con la prima cantante.... -.

Ascoltai tutte le canzoni, avevano tutti delle belle voci, ma niente di così sorprendente.

Un po annoiata predi il telefono guardando alcuni inutili messaggi, solo, non mi accorsi di qualcuno davanti a me.

-mi scusi? - una voce profonda mi chiamò, alzai la testa vedendo il viso di un bellissimo ragazzo, aveva i capelli lunghi e ricci, gli occhi nocciola e vestiti tutto di neri
-si? - spensi il telefono mettendomi composta
-senza recarle alcun disturbo, ma potrei sedermi con lei? -
-certo, assolutamente! -
-è da sola? -
-bhe... Si, lei? - rimase ancora in piedi mettendosi una mano dietro il collo
-si, non apprezzano tutti la tranquillità - sorrise
-si, posso capirla benissimo, si sieda prego! - lui tutto sorridere si sedette accanto a me
-posso darle del tu? -
-certo che puoi - mi sorrise, aveva un sorriso molto particolare, quasi quadrato
- scusa, che maleducato! - mi porse la mano
- Kim Taehyung - mi porse la lunga e curata mano
- Y/n - gli strinsi la mano
-vedo che non sei di qua, da dove provieni? - mi chiese curioso
-io sono Italiana, ma ho studia due anni Coreano, e mi sono trasferita qui -
-wow - sorrise
-tu invece? sei di Seoul? -
-no, sono nato a Daegu, ma poi mi sono trasferito qua, voglio intraprendere la vita da cantante-
-sei un cantante?! - dissi sorpresa
-no, ma vorrei, è sempre stato il mio sogno, sin da piccolo mia madre diceva che avevo una bellissima voce per le mie giovani età, così mi iscrisse a corsi di canto, le mie insegnanti dicevano che non ne avevo bisogno, la mia voce era già perfetta -
-wow, e bello sapere che molte persone realizzano i loro sogni -
-si - mi guardò negli occhi, calò il silenzio, Taehyung non sembrasse essere molto imbarazzato, dato che mi studiava con lo sguardo
-vuoi da bere? - chiese alzando un sopracciglio
-s-si grazie - Taehyung alzò la mano facendosi vedere da una cameriera
-Hey Taehyung, cosa vi porto?! - sorrise guardando il ragazzo di fronte a me
-io... Bhe prendo del soju. Tu? - mi guardarono entrambi
-lo prendo un martini - la ragazza sorridente corse via per portare le nostre ordinazioni
-quella ragazza ti conosce? - chiesi curiosa, Taehyung mi guardò con lo stesso sguardo di tutta la serata serio e quasi arrogante con una punta di provocante
-vengo quasi ogni sabato e domenica -
-io pure, ma non ti ho mai visto - misi le braccia sotto il seno poggiando i gomiti sul tavolo avvicinandomi un pó per vederlo meglio
-io e da mesi che ti guardo - si mise nella mia stessa posizione facendo leva con i gomiti per avvicinarsi al mio viso
-sei così delicata e sensuale, forse neanche te ne accorgi - sentivo il suo respiro fresco sul viso
-no... Non lo sapevo - i suoi occhi erano così penetranti, era impossibile non rimanerci incantati
-ecco qua! - la cameriera rovinò quel momento così intimo, che per poco non le urlavo di levarsi dalle palle
-Taehyung tocca a te! - avvisò la ragazza il moro
-che cosa? -
-adesso verremo deliziati dalla profonda voce di un nostro cliente abituale, Kim Taehyung!! - il moro si bevve in un solo sorso l'alcolico
- adesso ci divertiamo - mi sussurrò all'orecchio sfiorando le sue labbra su di esso
-dov'è... Eccolo la!, dai vieni!! - sorrise il cameriere che faceva da conduttore.

BTS - ONE SHOT! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora