🌚J. J.

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The bad guy


La sveglia suonava nelle mie orecchie facendomi perdere per un momento l'udito, mi alzai velocemente, oggi avrei cominciato a lavorare in un bar molto conosciuto di Seul, e non volevo fare troppi tardi, anzi ci sarei andato pure in anticipo.

Sistema i vestiti sul letto, che comprendevano in una giacca lunga fino a sopra il ginocchio grigia, una gonna bordò, una maglietta a maniche lunghe bianca delle calzamaglie nere e delle scarpe con tacco dello stesso colore delle gonna
(piccolo esempio)

Mi feci una doccia calda per pensare a quello che avrei detto e pensato durante la giornata, pur troppo non ero riuscita ad incontrare i miei colleghi, ma già sapevano della nuova arrivata.

Mi asciugai i capelli piastrandoli e facendo dei leggeri boccoli alle punte brune.

Mi vestii velocemente spruzzando un po del mio profumo preferito dolce ma non troppo, perfetto per me.

Uscì di casa prendendo i biglietti per il bus dato che ancora non ero riuscita a comprare un macchina decente.

Arrivai di fronte al bar stra pieno, presi un bel respiro ed entrai, dentro c'era molto caldo, ma si stava bene, un l'aglio di camerieri mi passarono a razzo davanti, un uomo sulla quarantina mi fece segno di avvicinarmi, era quello per cui avevo fatto un piccolo e veloce colloquio, il capo

<sei arriva! > mi sorrise
<pure in anticipo!. Forza vieni non c'è tempo da perdere! >mi fece entrare in una stanza dove c'era un divano un piccolo frigo e un armadio
<ecco qui e dove ti puoi cambiare, e dentro l'armadio puoi mettere le tue cose, non le tocca nessuno non ti preoccupare>
<grazie signore > feci un piccolo inchino, ormai mi veniva naturale farlo, l'uomo sorrise
<di nulla, ma ora muoviti che abbiamo bisogno di aiuto!> aprí il grande armadio, dentro vi erano altri giubbotti e giacche più borse e zaini, posai il mio cappotto e presi un grembiule nero, mi allacciai il grembiule alla vita, su un tavolino c'erano un taccuino e una penna, li presi posandoli in una tasca del grembiule.

In tutto c'erano 5 camerieri, e la cosa strana e che erano tutti maschi, mi metteva molto in imbarazzo
<ok, che ne dici di prendere già delle ordinazioni? > mi domandò l'uomo
<si subito! > andai verso un tavolo con tre persone tutte più grandi di me
<salve cosa posso portare? > sentii uno sguardo penetrante alla mia destra, girando leggermente lo sguardo vidi un ragazzo dietro il bancone che mi guarda, aveva dei pircing a entrambe le orecchie, nella mano aveva vari tatuaggi e i capelli erano tenuti su da un piccolo e grazioso codino facendo cadere alcuni capelli sul viso, la cosa che affascinava molto erano i suoi occhi, poteva sembrare benissimo occidentale.

Mi ripresi guardando il taccuino scrivendo gli ordini, corsi via, mi poggiai sul bancone dove vi era un ragazzo dai capelli azzurri
<hey ciao! > mi sorrise il ragazzo sorprendentemente bellissimo
<ciao, sono t/n! > mi diede la mano
<Taehyung, ma puoi chiamarmi V >
<ok Taehyung, mi servendo tre caffè, un bicchiere d'acqua e tre ciambelle >
<arrivano subito t/n> era molto simpatico, credo che stringerò molta amicizia con lui, girai lo sguardo riguardando il bancone che il ragazzo di prima, ma non c'era più, mi agitai
<ecco a te amica mia >
<di già amica? >
<tutte le persone che conosco diventano miei amici >sorrisi.

Durante il mio primo giorno di prova feci molta amicizia com Tae che mi fece conoscere tutti, uno con i capelli nocciola di nome Jin, uno con i capelli bruni di nome Hoseok, ma si faceva chiamare J-hope, e uno con i capelli biondi e le labbra enormi di nome Jimin, erano tutti delle persone super simpatiche e affettuose, l'unica persona che non avevo avuto occasione di conoscere fú il tatuato, Tae non mi aveva detto il suo nome, forse se ne era dimenticato.

BTS - ONE SHOT! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora