Capitolo 11 - Senza macchia e senza paura

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Il giorno dopo la battaglia si prospettava ancor più complicato di quanto Charlot immaginasse...

Isaac aveva scoperto il suo segreto.

Come se non bastasse, quella sera avrebbe dato un ballo e avrebbe partecipato anche quella vipera di Amelia...

Charlot si alzò sopprimendo un mugugno di dolore, la caduta dalla ripida collina aveva lasciato i suoi segni...
Si lavò e si vestì con meno entusiasmo del solito, annotandosi mentalmente l'urgenza di scegliere un vestito per la festa di quella sera.

A colazione Clara parlava alla velocità della luce, lamentandosi del poco preavviso che Zio Morìs le aveva dato per organizzare il ballo.
Charlot annuiva assente, mentre intingeva il croissant nel tè mattutino.

-Va tutto bene, Stellina?- Le domandò Clara quasi sorpresa, appena si accorse dell'insolito silenzio di Charlot.

-Emm... Direi di si... Sarà che non ho dormito bene...-

-Ecco! Proprio oggi che è il tuo compleanno? Povera cara...-

Il mio... Compleanno? Oh! Mi ero completamente dimenticata la ragione reale per cui diamo la festa... Non è solo per far conoscere a zio Morìs chi giocherà al suo capanno, ma è la festa per i miei diciassette anni!
Come ho fatto a non pensarci?!

Questi pensieri le ricaricarono le batterie e il suo entusiasmo tornò ad essere quello di sempre in pochi istanti.

Al termine della colazione indossò il soprabito, salutò e uscì avviandosi verso il parco.
Arrivata lì, aspettò Luke per diversi minuti, ma dopo un quarto d'ora, ancora di lui nessuna traccia.

Accidenti... Ieri pomeriggio mi sono comportata da sciocca, non avrei dovuto evitarlo così, ora è lui che mi ignora...

Si avviò da sola verso la scuola e appena entrata nel cortile vide Richard e Peter parlare entusiasti. Immaginava che la ragione fosse il risultato della battaglia combattuta il giorno prima. Probabilmente le Giubbe Rosse avevano vinto.

-Buongiorno!- Salutò avvicinandosi.

-Ciao, Charlot!- Replicarono in coro.

-Allora? Com'è andata ieri? Cole mi ha detto che avete dato del filo da torcere ai Piragna!- Disse lei.

-Altro che! Li abbiamo distrutti!-
Rispose Richard pieno di orgoglio.

-Il piano di tuo fratello è stato brillante!- Continuò Peter.

I due raccontarono lo scontro con tanta enfasi che a Charlot parve di tornare lì per un attimo...
Appena prima che tutto andasse a rotoli e che l'ultima persona a cui avrebbe rivelato il suo segreto, lo scoprisse.

Non fece in tempo a finire di formulare questo pensiero che sentì chiamare il suo nome da molto, molto vicino.

Si voltò e a meno di cinque centimetri dal viso si ritrovò quello di Isaac, distorto dal suo solito sorrisetto dannatamente irritante.

Charlot arretrò istintivamente di due grandi passi, ma prima che potesse parlare, Richard intervenne:

-Cosa vuoi Rivers? Non ti è bastata?-

-In verità non sono qui in veste ufficiale, ma come cavaliere per la Signorina...- Rispose senza distogliere l'attenzione dalla giovane.

Charlot lo fulminò con uno sguardo e lui rispose con un'occhiata eloquente avvicinandosi e circondandole le spalle con il suo braccio. Charlot forzò un sorriso che tentò di far sembrare naturale.

-Cavaliere?- Chiese Richard confuso.

-Si, esatto, per il ballo di questa sera.- Confermò Isaac fiero.

Charlot e le Giubbe RosseМесто, где живут истории. Откройте их для себя