-Charlot! Charlot, aspetta!-
Isaac la rincorse nell'ampio e deserto corridoio, ma lei lo ignorò. Il giovane aveva perso tempo per rimettere i calici ancora intonsi sul vassoio di un domestico di passaggio e lei aveva guadagnato terreno.
Isaac quindi allungò il passo e la raggiunse mettendosi davanti a lei e poggiandole le mani sulle spalle per fermarla.-Hey, che ti è preso?- Domandò con fare preoccupato, anche se sapeva esattamente cosa non andasse.
-Niente.-
-Si certo, vuoi dire che sei scappata in quel modo dalla tua festa per niente?-
-Non sono affatto scappata, avevo solo bisogno d'aria, te l'ho detto.-
Isaac non potè rispondere che l'attenzione di entrambi venne catturata dal parlare concitato di due uomini. I due giovani si voltarono all'unisono verso l'entrata principale.
-Le ho già detto di andarsene, se non è sulla lista non sono autorizzato a farla entrare, mi dispiace!-
-Potrebbe almeno riferire un messaggio? La prego! È urgente!-
Charlot colse la palla al balzo per sviare il discorso:
-Jerry? Va tutto bene?- Domandò la padrona di casa al fidato maggiordomo, avvicinandosi. Isaac la seguì a pochi passi di distanza.-Nulla di cui preoccuparsi, Signorina, stia tranquilla. È solo che qualcuno ha voglia di polemizzare questa sera...- Spiegò lanciando un'eloquente occhiata allo sgradito ospite.
-Lei... Lei deve essere la signorina Charlot, Luke mi ha parlato di lei...- Disse l'uomo con voce quasi di supplica.
Charlot sentendo nominare il ragazzo sentì la rabbia montarle dentro, ma il suo lato buono si impietosì e chiese all'uomo chi fosse e il motivo di tanta insistenza.
-Sono Eric Collins, il vicino di Luke, e si tratta di suo fratello minore, è a casa malato e continua a peggiorare! Il dottore è a un convegno e non sappiamo se Thomas arriverà a domani senza le giuste cure... Non riusciamo a far scendere la febbre e ogni volta che tossisce fatica sempre più a respirare!-
-Aspettate qui! Cerco Luke. Jerry, fa preparare la carrozza!-
-Come desiderarte, Signorina.- Rispose il maggiordomo, ma Charlot era già lontana.
Tornò in sala da ballo quasi correndo, ma Luke e Amelia non erano più dove li aveva visti l'ultima volta. Isaac, che l'aveva seguita in silenzio un po' contrariato dall'interruzione del loro tête a tête, le indicò Richard fra la folla.
-Se lì c'è Pinco Panco, Panco Pinco non deve essere lontano...- Osservò.
La giovane annuì e insieme si diressero verso il ragazzo intento a divorare con gusto un vassoio di tartine...
-Richard!- Lo chiamò Charlot e subito il giovane sollevò lo sguardo dal suo lauto pasto poggiando il vassoio sul tavolo accanto a lui e finendo di masticare con un'espressione di totale imbarazzo. La giovane non ci fece caso, era troppo concentrata sulla sua missione per trovare la scena divertente...
-Hai visto Luke?-
-Credo sia andato a prendere una boccata d'aria, almeno questo è quel che ha detto, non so se fosse una scusa per stare solo con Amelia o per cercare di levarsela di torno...-
-Questa sera sono tutti molto originali nel trovare scuse...- Commentò Isaac alzando gli occhi al cielo.
Charlot si impegnò per non rendere evidente il suo disappunto e restare seria.
-Suo fratello sta peggiorando...- Spiegò poi la ragazza.
-Oh, no! Vado a cercarlo!- Disse Richard.
-A quello pensiamo noi, tu cerca mio zio e avvertilo che prendo la carrozza. Chiedigli anche una boccetta di sciroppo di Alangium, lui capirà.- Richard si stupì del tono autoritario di Charlot, ma non ribattè, al contrario, velocemente si dileguò fra gli ospiti.
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Charlot e le Giubbe Rosse
Historical FictionLondra, 1859. Giubbe Rosse e Piragna. Due bande di ragazzi che si affrontano in una guerra senza risparmiarsi colpi e tradimenti. Una nuova arrivata sfiderà le leggi che si sono imposti, pur di guadagnarsi un posto fra le loro fila e dimostrare il s...