Capitolo 12 -Le prime impressioni ingannano... O forse no?

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Il salone di casa Watson era gremito di persone.
Charlot era stata praticamente relegata in camera sua, almeno fino a quando non fossero arrivati tutti gli invitati, solo allora avrebbe fatto la sua "entrata trionfale", come l'aveva definita Clara.

Richard e Luke arrivarono appena in tempo e quest'ultimo si stupì quando notò che il suo nome era ancora sulla lista degli invitati.

Si sarà dimenticata... O forse sperava che cambiassi idea?

Appena entrati sentirono il signor Watson terminare il suo discorso ed annunciare sua nipote Charlot.
Tutti gli sguardi si posarono sulla cima della scalinata dove fece timidamente capolino la ragazza più bella che Luke avesse mai visto.

Scendeva gradino dopo gradino con una grazia celestiale, l'ampia gonna dell'abito copriva le scarpe perciò chiunque in quella stanza avrebbe potuto giurare che stesse fluttuando. Il corpetto a cuore, decorato con dei ghirigori brillanti, esaltava la sua vita esile e le spalline le lasciavano le spalle in parte scoperte, incorniciando il ciondolo a forma di fiocco di neve che indossava. Dai gomiti in giù, soffici guanti bianchi sfioravano la sua pelle donandole un tocco di eleganza, mentre le dita della mano sinistra scorrevano con leggerezza sul corrimano di mogano.

Luke si fece strada attraverso la piccola folla formatasi davanti alla scala principale e quando raggiunse la prima fila Charlot era quasi arrivata. I loro sguardi si incrociarono ed entrambi sorrisero. Luke non poteva sapere che la ragazza era ancora più felice di lui nel vederlo alla sua festa...
L'idillio però ebbe vita breve, Charlot era così rapita dagli occhi verde cristallino del ragazzo, che smise di prestare attenzione a dove metteva i piedi, scivolò sull'ultimo gradino e sarebbe rovinata a terra se non fosse stato per i riflessi pronti del suo cavaliere.

Isaac Rivers non aveva certamente un'armatura scintillante e probabilmente nemmeno un cavallo bianco, almeno non al ballo, eppure il fascino del principe senza macchia e senza paura non gli mancava di certo...
Charlot in un batter d'occhio si ritrovò tra le sue braccia, che la sostenevano senza sforzo, e un sorriso a metà fra lo scherno e il sincero divertimento si dipinse sul volto di lui.
Ancora una volta gli occhi della ragazza incontrarono quelli di un affascinante giovane, anche se questa volta erano di un blu profondo.
Charlot si riscosse in un batter d'occhio nonappena nella sala scrosciò un applauso e una lunga serie di: "oooohhhh", "ma che dolci", "sono proprio una coppia squisita"... La festeggiata tornò in piedi sulle sue gambe in men che non si dica, con le guance rosse come se avesse appena finito una maratona...

-Su, su ... Non è così male essere al centro dell'attenzione, se si tratta di cose piacevoli...- Le sussurrò Isaac all'orecchio, chinandosi leggermente verso di lei.

-Chi ti dice che sia piacevole?- Rispose piccata.

-Il pavimento su cui non sei caduta grazie a me, sicuramente...-

Detto ciò, non le lasciò il tempo per replicare e le mise la mano alla base della schiena per avviarsi verso il cuore della festa: la sala da ballo.
Charlot lo seguì inerme, ma per un'istante si voltò incrociando lo sguardo di Luke sul cui viso il sorriso di poco prima si era volatilizzato e non sembrava voler riapparire presto.

Sono stato uno stupido... Avrei dovuto essere io lì con lei... Ahhh... Stupido. Stupido. Stupido!

Rimase a guardare i due allontanarsi finchè non sparirono oltre la porta.

-Io torno a casa, Richard... Venire è stato un errore.-

-Ma, amico, siamo appena arrivati... Sapevi che sarebbe stato così, ma ho visto come ti ha guardato: era felice di vederti qui.-

-Sarà, ma ha fatto in fretta a rimpiazzarmi...-

-Luke Evans, questo non è da te. Come puoi biasimarla? Charlot è la festeggiata e anche una bella ragazza, è ovvio che abbia un cavaliere alla sua festa. Mi spiace dirtelo, ma il suo ripiego su Rivers è solo colpa tua. Ora vai di là e vedi di sistemare il pasticcio che hai combinato!- Disse risoluto, spingendolo verso il salone.

Charlot e le Giubbe RosseWhere stories live. Discover now