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Simona's pov

Domani è San Valentino, non esiste una festa più triste di questa. E sai perché? Perché ora alle coppie piace apparire perfetti visto che è "la loro festa" io credo che le persone si siano dimenticate che è la festa degli innamorati. E ciò significa usare quel giorno come un pretesto per dichiararsi, per fare follie, non per portare la tipa a cena fuori così te la caccia. Insomma ora come ora tutto ha perso il suo senso, le persone hanno perso quel briciolo di allegria che c'era a questo mondo. La cosa che più mi distrugge è che anche quest'anno non posso stare con lui per quel giorno.

"Siamo in casa da soli?" Mi chiede lui uscendo in balcone ed io annuisco.

"Che fai domani?"

"Niente, come ogni anno, mica sono come te che ho sempre qualcuno da cui andare" forse dovevo stare zitta.

"Mica ero io quello che faceva lo stronzo?" Non lo guardo nemmeno, continuo a fumare la mia sigaretta, lui sbuffa.

"Volevo portarti fuori, ma ci ho già ripensato" lo ignoro ancora una volta, so benissimo che non è vero, poi però vedo la ragazza con cui lui in teoria sta assieme e allora non ci vedo più.

"Davvero volevi portarmi fuori? Perché a me sembra che hai già qualcuna a cui pensare" sputo giù dal terrazzo sperando di averla presa in testa, poi rientro in casa urtando apposta la sua spalla

"Ma che cazzo hai nella testa?" Grida per farsi sentire da me, poi il citofono suona e sento che lui va a risponderle.

Ha ragione, che cazzo ho in testa?

Andrea's pov

Inizio a non capirci più niente di quella ragazza, come è possibile che sia così fuori di testa? Il citofono suona e vado a rispondere, guardo la telecamera, è Sara, io non ci credo, mi sembrava di essere stato chiaro con lei. Sono andato a chiudere con lei quella sera che Simona mi ha baciato e poi quando l'ho ritrovata sul balcone a piangere volevo dirglielo, ma ho capito che non era il momento, ora capisco la sfuriata che mi ha appena fatto.

"Vattene via" dico parlandole attraverso la cornetta del citofono

"Ti devo parlare"

"Mi è sembrato di essere stato più che chiaro, vattene" riattacco poi mi volto e trovo Simona davanti a me, seduta sul divano che mi guarda dolcemente, lei è più pazza di tutte le ragazze che ho conosciuto. E questo mi piace da morire.

"Non la fai entrare?"

"Abbiamo chiuso, se lo deve ficcare nella sua testolina vuota"

"Perché?"

"Scusami tanto, ma non eri tu quella che mi aveva fatto la morale su cosa sia giusto o sbagliato?" Lei arrossisce, a quanto pare non si immaginava che avrei scelto proprio lei

"Ecco, insomma, io" mi avvicino a lei, non sa più cosa dire.

"Lo so" le bacio la fronte, lei chiude gli occhio e poi si appoggia con la testa su di me

"Domani ti porto fuori, non puoi dirmi di no" annuisce con la testa poi mi sorride

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Spazio autrice
Vorrei semplicemente dirvi grazie, mi state riempendo di commenti positivi e ve ne sono grata. È un periodo un po' così per me e i vostri commenti mi fanno stare meglio, grazie a tutte 💘

Guarda nel cielo le stelle che brillano //Shiva Where stories live. Discover now