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Simona's pov

Entro in casa e la prima cosa che faccio è aprire la bottiglia del Jack Daniels appena comprata e bermene un goccio, poi sistemo la spesa fra un sorso e l'altro, finché non mi ritrovo in balcone, ubriaca, con una sigaretta fra le labbra e mi addormento.
Mi sveglio sentendo il campanello suonare all'impazzata. Guardo l'ora, sono le 2 di notte, ho dormito tutto il giorno e passa. Vado alla porra e come potevo facilmente immaginare mi ritrovo Andrea che mi fissa dallo spioncino. Apro la porta e lo faccio entrare.

"Che cazzo hai nella testa? Sai che ore sono vero?" Lui alza le spalle vede la bottiglia in balcone quasi vuota e me la indica.

"È questo che fai adesso? Bevi finché puoi e non ti dai nemmeno una pulita?"

"Cos'altro posso fare?" Non riesco a trattenermi, la mia disperazione è stata frenata troppo a lungo, ho proprio bisogno di sfogarmi un po', all'improvviso inizio a piangere senza sosta, mi accascio a terra, inerme, e Andrea si avvicina a me e mi coccola lentamente.

"Scusami, dovevo starti accanto"

"Non scusarti, è tutta colpa mia, sono troppo fragile ultimamente" in realtà sono troppo fragile da quando lui se n'è andato la prima volta...

"Fra poche ore ho un colloquio di lavoro, è meglio se torni a casa, ho bisogno di dormire" cerco di cambiare argomento mentre con le mani mi asciugo le lacrime.

"Io non me ne vado" mi guarda fisso negli occhi

"Non c'è posto per dormire qui" dico io, non ho nemmeno un divano degno di essere chiamato tale

"Tu non ti devi preoccupare, vai a dormire nel tuo letto" lo guardo negli occhi e in un attimo capisco che non posso farci niente. Ha qualcosa in mente e quando è così è meglio dargli retta, altrimenti chissà cosa succede.

"Va bene, buona notte" mi avvicino a lui, gli dò un bacio sulla guancia poi mi tolgo questi vestiti sporchi e mi metto nel letto.

La sveglia suona, la fermo, ho mezz'ora per darmi una pulita e andare al colloquio, ho un mal di testa assurdo e mi sento troppo instabile emotivamente. Entro in bagno con una gonna e una camicia, venti minuti dopo ci esco, vado nella stanza principale di casa mia e trovo Andrea in mutande che dorme sul pavimento sopra ad una coperta. Se lo svegliassi farei tardi, ma se non lo facessi lui potrebbe farmene pentire per chissà quanto tempo. Lo squoto leggermente, lui grunisce e apre gli occhi, gli faccio un cenno con la mano, poi gli lascio le chiavi di casa sul tavolo della cucina e me ne esco di casa.
Sinceramente quando l'ho visto praticamente nudo sul pavimento di casa mia per un istante ho pensato a cosa avessimo potuto fare stanotte. Poi però mi sono ricordata che a lui non piace stare con ragazze troppo ubriache e questo mi ha subito rassenerata.
Che cazzo ne sto facendo della mia vita? Scendo dalla macchina ed entro al bar, chiedo della donna che mi ha offerto il colloquio e appena me la indicano la raggiungo e mi siedo davanti a lei.

Guarda nel cielo le stelle che brillano //Shiva Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin