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"Guidando ascolto i tuoi vocali dall'impianto audio, alternando la playlist al tuo pianto psycho"


Gli occhi avevano iniziato a bruciare per il continuo pianto, ma perché continuavo a piangere? Perché magari avevo finalmente capito che non c'era più nulla da fare né per me né per Emiliano? Che forse avevo sprecato sette anni della mia vita, dietro ad una persona che alla fine di tutto si è rivelata soltanto un egocentrico?

Non sapevo che fare, non avrei avuto il coraggio di guardarlo ancora negli occhi, quei stessi occhi che mi avevano conquistato e che in un attimo mi avevano distrutto. Non mi spiegavo questa cosa, eppure era successa. Mi ero sempre sentita protetta assieme a lui, alla fine è stato il primo a farmi del male. Il primo e l'ultimo.

Recuperai il cellulare. Aprì la chat con Emiliano, e iniziai a registrare una nota vocale, le lacrime ricominciarono a uscire, gli occhi facevano male ed erano arrossato, così come le guance segnate da quest'ultime. -Emi, sono anni che ci conosciamo, e anni che stiamo assieme. Ma dopo ciò che sta succedendo tra me e te, credo che sia il caso di lasciarci. Non voglio stare male, non voglio neanche che te stia male per me, che alla fine ti ho dato poco rispetto a quanto magari ti immaginavi. Voglio dirti solo che non c'è nessuno che potrà prendere il tuo posto, o almeno non ora, voglio dirti anche...ti ho amato e che ti amo, come non amerò nessun altro. Ciao Emi...- dissi per poi inviare l'audio, consapevole che in poco tempo il moro sarebbe arrivato a casa a mia, chiedendo spiegazioni, che fino a quel momento non avevo neanche per me.

Ma cosa c'era da spiegare, se non che tra me e lui non c'era più quello stesso sentimento che ci legava fino a qualche anno prima. Siamo sbocciati come fiori e poi siamo appassiti, niente di più. Ma io non riuscivo ad accettarlo fino infondo. Nonostante ormai le cose stessero andando così, io amavo Emiliano, lo amavo davvero. E sarà sempre l'unico ragazzo a cui ho cercato di dare anima e corpo. L'unico, nonostante i suoi modi di fare, nonostante il suo carattere a tratti scorbutico, ma dolce come pochi. Nonostante tutto, lui sarà sempre e il solo amore della mia vita.


[...]

Dopo aver inviato quelle note audio, e dopo aver visto che Emiliano le aveva sentite, ero quasi rimasta delusa dalla sua mancanza di risposta, ma non potevo pretendere niente. Ho lanciato un mattone nei suoi confronti, così, di punto in bianco. Non potevo pretendere nulla.

Suonarono e iniziarono a bussare pesantemente alla porta, Emiliano. Era lui.

-Ilaria, che cazzo sta succedendo? Cosa vogliono dire quei audio, ti prego aprimi. Lo so che sei lì dietro, mi senti? Ti prego...- disse con tono dolce, ma non gli avrei dato vinta, non volevo stare male ancora. -Ilaria, mi fai sembrare un coglione qua dietro.- disse quasi ridendo -ti prego aprimi, non c'è nulla che non si può sistemare, io ti amo, così come te ami me. Scusami, per tutto, ma ti prego, sistemiamo questa situazione...non lasciarmi solo, almeno non te...- sussurrò. Sentì una stretta al cuore, ma non era da solo, aveva i suoi migliori amici, aveva tante ragazze attorno a sé. Perché doveva farmi sentire così una merda? 

Attese per qualche istante ancora, non mi mossi, rimasi zitta. Aspettando che se ne andasse, per poter finalmente tirare un sospiro di sollievo. Voglio solo che stia bene, così come voglio stare bene anche io. -va bene...come vuoi.- disse -a presto.- disse e si allontanò dalla porta.

Sospirai, è andata meglio di quanto pensassi.


Senza Cuore & Senza Nome|| Emis KillaWhere stories live. Discover now