ventiquattro

333 13 26
                                    

Mi svegliai la mattina dopo, Emiliano era ancora attaccato a me, come se avesse paura che potessi scappare da un momento all'altro. Ero felice di averlo affianco a me, perché si, nonostante tutto ciò che sta sta facendo, nonostante a volte davvero dovrei odiarlo per come si comporta. Non ci riesco, tutto ciò che abbiamo passato assieme, tutte le emozioni, le risate e altro rimbalzano dal una parte all'altra della mia mente. Senza lasciarmi andare, o forse sono io stessa che non voglio lasciarli andare.

Mi alzai e andai in cucina, la testa mi pulsava e mi maledicevo per aver bevuto cosi tanto, per aver anche dato ascolto a Cosimo. Chissà ora dove si trova, chissà se si è chiesto, in qualche modo, dove fossi finita. O semmai fosse andato con qualcun'altra. Diversamente da quanto avrei creduto io stessa, ieri sere fu stesso Emiliano a fermarmi dicendo che stavo sbagliando, anche solo quei baci. Non voleva che io diventassi come lui, ma non ha mai capito che, alla fine io sono come lui. Ma ho apprezzato questa cosa, sapeva sempre quando era il momento per fare qualcosa o quando era meglio rinunciare. E questo era stato uno di quei momenti.

-buongiorno - disse entrando nella cucina  - buongiorno - gli sorrisi - come mai sei così felice? - domandò incuriosito - beh... Perché sono mesi che non mi svegliavo accanto a te. E onestamente, mi è mancato - ammisi, lui sorrise -sarò strano ma non penso dovresti dirlo a me. Ilaria, ho sbagliato tanto con te, e cone hai visto non voglio che riaccada, tu sei diversa dsa me. E ora che finalmente sei riuscita a superare la nostra relazione non voglio rovinarti la vita- disse -ho capito che ti amo, e se Cosimo ti fa felice va bene - disse alzando entrambe le mani e abbassando leggermente il capo

La domanda era proprio questa, ero felice con lui? Il campanello suonò andai ad aprire e mi ritorvai Cosimo davanti, sembrava abbastanza incazzato. - ciao- dissi, lui entrò prepotente in casa - dove cazzo eri finita ieri sera?! - domandò quasi urlando e facendomi venire mal di testa, ancora più forte di prima - la domanda è, precisamente, tu che fine hai fatto? - domandai alzando un sopracciglio - chi è il coglione? - domandò senza mezzi termini - sono qua- disse Emiliano apparendo in sala. Mi si fermò il cuore, cosa stava cercando di fare?

Cosimo iniziò a ridere, divertito -dovevo immaginarlo, ho creduto a una che ha fatto per tutto questo tempo la vittima, ma non ti fai schifo?! - mi urlò contro - e te non ti fai schifo a lasciare la tua tipa, sola, mentre cercano di stuprarla?! - disse Emiliano stringendo i pugni, Cosimo rimase in silenzio e puntò lo sguardo su di me, cercando conferma, annuì semplicemente sentendo le lacrime offuscarmu leggermente la vista - quindi, penso che il coglione tra i due sei te. - continuò senza mezzi termini -andate a fanculo entrambi- rispose il moro correndo quasi verso la porta di casa, sbattendola - baby, mi spiace... - sussurrò Emiliano abbracciandomi, lo strinsi a me, sentendo le lacrime rigare la guance - non mi lasciare... Ti prego - sussurrai - non me ne vado, non ora- rispose lasciandomi un bacio sulla fronte.

Mi era mancato

Senza Cuore & Senza Nome|| Emis KillaWhere stories live. Discover now