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Cosa c'è di meglio di accettare un uscita con la tua migliore amica? Assolutamente nulla!
Cosa c'è di male ad uscire con lei dopo sei mesi in casa a mangiare gelato davanti un film? Direi nulla
Cosa c'è di male nell'uscire con lei dopo mesi chiusa in casa? Tutto.
Mi presento sono Veronica Miller, ho 21 anni, sono una ragazza semplice, ho i capelli marroni e gli occhi verde smeraldo, un fisico nella media, un seno ne abbondante ne minuscolo, un culo come Rihanna e sembro un puffo.
Ma ritornando a noi, sono fuori da questo locale ad aspettare Sofia, la mia migliore amica, suo moroso e alcuni suoi amici. Fantastico no? Ironia a parte sono stata costretta, si costretta, da lei a vestirmi adeguatamente.
Io mi chiedo cosa ci sia di sbagliato nel mio modo di vestirmi: skinny strappati, canotta e scarpe basse.
Invece no! Sta sera devo essere perfetta!
Quindi ho optato per un pantaloncino corto, un top leggermente scollato, un paio di tacchi 12 a spillo e un trucco nero marcato che risalta i miei occhi.
Sto morendo di caldo, ci sono 28 gradi fuori porcocazzo!
Prendo una sigaretta dal pacchetto e l'accendo, io e la mia stupida fissa per la puntualità!
Sono le 21.05 e sento un casino assurdo di voci, una spicca tra le altre che dice "deve essere qui! Ho capito che è bassa ma non così tanto"
Alzo gli occhi al cielo, non cambierà mai.
<<Oh! Nikaaa! Finalmente ti ho trovata!>>
<<Ciao Sofia! Anche io sono felice di vederti! O ciao anche a te Carlo!>> Risposi divertita.
<<Lo sai che sono felice! Ma ora...ti presento gli amici di Carlo! Allora...lui è Derek - indicò un ragazzo di media statura, capelli biondi e occhi scuri. Mi sorrise- lui è Angelo - indicò un ragazzo con i capelli castani e gli occhi di un verde muschio, mi strinse la mano cordiale- e poi lui è il più grande... Jackson>> finí indicando un ragazzo veramente troppo alto, spalle larghe e un ampio petto. I suoi occhi erano magnetici, di un colore così chiaro da far invidia al cielo. Capelli Neri tirati all'indietro, una canotta stretta nera fasciava il suo petto, pantaloni neri lunghi strappati e, secondo me, troppo stretti e ai piedi delle Nike nere semplici. Notai nei pantaloni una cintura Gucci, evviva i ricchi! Io sono povera come la fame.
<<Piacere Nika!>> Disse guardandomi intensamente. Tutti si bloccarono sentendo la sua voce roca e profonda. Quanti anni aveva?
<<Piacere, io sono Veronica ma a Sofia piace di più Nika quindi...piacere Nika>> lui tese la mano verso di me e io la strinsi forte e fiera.
La sua mano mi scatenò brividi improvvisi, non mi piaceva quel ragazzo eppure mi attirava come una calamita.
Andammo a sederci in un tavolo da sei, Jackson si sedette vicino a me e fulminava Carlo.
<<Allora Nika... - lo interruppe Jackson dicendo un forte "Veronica"- okay...buzzurro! Veronica, quanti anni hai? >> Domandò Derek, mi sembra.
<<Oh...ho 21anni! Mentre voi?>>
<<Allora, Derek è il più piccolo e ha 22 anni, io ne ho 24 mentre Jackson...>> Lo guardò intimorito come a chiedere il permesso. Ehm...che mi son persa?
<<Ne ho 27 bimba>> sorrise guardandomi. Solo ora mi resi conto di come mi aveva chiamata e di quanti tatuaggi avesse.
Ad interrompere i nostri sguardi fu un cameriere dal fisico minuto.
<<Buonasera ragazzi! Cosa vi posso portare?>> Il suo sguardo si posò su di me aspettando la mia ordinazione, ehi ciccio guarda che non ci sono solo io!
<<Un Malibú cola grazie>> dissi forse con troppa gentilezza.
Lui segnò l'ordinazione e aspettò guardandomi.
<<Ehi ciccio! La smetti di farle la radiografia?>> Disse Jackson schiocchindoli le dita davanti al viso.
<< non le stavo facendo una radiografia, la stavo solo guardando perchè mi ricorda qualcuno di famigliare>> ti droghi male caro? Non esco da sei mesi di casa vedi tu.
<<A me porta una vodka Red bull.>> Sibilò lui mentre lo guardava male.
Tutti lo stavano fissando, chi con uno sguardo basito, chi con sguardo colpito e Sofia con gli occhi a cuore. Valla a capire questa ragazza!
<<Per me e lei un jin lemon.>> Interruppe Carlo.
<<Per noi due vodka lisce>>
<<Perfetto a tra poco!>> Disse e si dileguò.
<<Dove cazzo può averti vista? Non sei uscita per sei mesi se non per andare a lavorare in libreria>> disse Sofia.
<<Magari può avermi vista la, io non me lo ricordo>>
<<Quindi lavori?>> Chiese Jack.
Usiamo un diminutivo per piacere!
<<Si, lavoro da quattro anni in una libreria quasi in periferia. Ho iniziato l'ultimo anno di scuola, quando ho deciso di andare a vivere da sola>> sorrisi al pensiero. Potessi tornare a casa, tra affitto e bollette a volte non mi rimane tanto. Non ho nemmeno un auto...brava Veronica!
<<Coraggioso da parte tua! Veramente ammirevole bimba>> arrosii blaterando un "grazie" impacciato.
<<Per il resto cosa mi dici di te? Una così bella ragazza deve avere molte sfumature>> ha detto che sono bella?
<<Beh...mi piacciono le cose semplici, il sushi e il natale>> sorrisi. Lui appoggiò la mano sul mio viso, guardandomi intensamente come a voler catturare ogni singolo dettaglio che mi appartenesse.
Sofia ci stava guardando con occhi infuocati poi il viso  si tese in una smorfia di disgusto, la guardai e notai chi si stesse dirigendo verso di noi, o meglio verso di me.
La mano di Jack andò dietro alle mie spalle mentre si allungava e con una gamba toccava la mia.
<<Tu! Brutta troia!>> Ruotai gli occhi e sorrisi fintamente.
<<E di te Jackson cosa mi racconti?>> La ignorai bellamente.
Allora vi spiego, quella era una vecchia conoscenza, un amica di cui mi fidavo una volta. Il mio ex mi tradí baciandola, ad una festa dove andai anche io, lui la scaricò subito e venne da me ma si ritrovò solo il naso fratturato.
<<Puttana rispondimi!>> Sbatté il piede a terra come una bambina.
Guardai Sofia che era pronta all'attacco ma guardamdomi ridere si mise buona godendosi la scena.
<<Beh, sono Jackson Bykov, ho 27 anni e sono russo. Mi piacciono le cose complicate e il mio colore preferito è il verde>> rispose guardandomi negli occhi.
<<Schifosa troia ora ti faccio vedere se mi ignori cosa ti faccio!>> Si avvicinò con l'intento di tirarmi uno schiaffo ma la fermai molto prima alzandomi in piedi e le presi il polso.
<< Detta da una che bacia ogni mio singolo fidanzato lo ritengo un complimento.>>
<<Tutti hanno sempre voluto me!>> La guardai stralunata. Non era per nulla vero, perché è andata quando erano ubriachi marci altrimenti gli avrebbe fatto schifo.
<<Ceeerto, va bene. Ora hai finito?>> Dissi annoiata.
<<No! Tu devi stare male quanto me! Devi soffrire come soffro io perché non mi chiama più!>> Ci credo, chiama me bella. Comunque le lasciai il polso e senza degnarla di uno sguardo andai a sedermi tranquillamente.
<<Stavamo dicendo Jackson, allora...lavori? Studi?>> Lo vidi fare un sorrisetto sghembo.
<<Ho un azienda edilizia. Ne sono a capo da quando ho 21anni>>
<<Beh, lavoro impegnativo! Mentre voi ragazzi cosa fate?>> Domandai.
<<Noi studiamo medicina, io tra poco mi laureo!>> Disse fiero Angelo.
<<E gli studi per diventare avvocato Sofi? Come vanno?>> Sentii il braccio di Jack posarsi sulla mia spalla. Brividi coprirono la mia schiena, cosa mi sta succedendo?
<<Oh...molto bene! Mi trovo bene, seguo la lezione e le trovo interessanti.>>
Feci per parlare ma il cameriere arrivò
Mise sul tavolo i drink e disse che erano 30€.
Presi il portafoglio ma la mano di Jackson si appoggiò sulla mia.
Scusa, questa confidenza?
<<Te lo offro io bimba, lascia giù!>>
<<Li ho i soldi Jack, tranquillo>> gli sorrisi.
<<Ho detto di lasciare giù, pago io non preoccuparti!>>
Buzzurro!
<<Uffa! Sei un buzzurro!>> Esclamai mentre prendevo il mio drink e ne bevevo un poco.
<<Cosa c'è di male nel voler offrirti qualcosa? >>
Eh esatto cosa?
<<Che sono perfettamente indipendente dal punto di vista economico.>>risposi orgogliosa. In banca ho solo lo stipendio di 1200€ ma okay...
<<Ne sono consapevole bimba, ho fatto un gesto carino e voluto senza un secondo fine>>
Mmm va bene...
<<Va bene, beh allora...grazie>> sorrisi
<<Ehi Nika, mi accompagni in bagno?>> Mi chiese Sofia
Annuii e mi alzai tutta tremolante, tacchi di merda! Persi l'equilibrio e caddi rovinosamente addosso a Jackson che mi prese al volo.
Ora ero seduta in braccio suo completamente in imbarazzo mentre lui mi accarezzava i capelli.
<<Va tutto bene bimba?>> Oh...no!
<<Si, grazie mille>> sorrisi
Mi mise una mano sul viso fissandomi, aveva uno sguardo dolce e gentile.
<<Scusami...i-io devo andare...>> Dissi guardandolo.
<<Si...vai...>> Restammo a fissarci per alcuni minuti e dopo poco mi alzai rossa come un pomodoro.
Sofia mi prese per mano e andammo in bagno.
<<O mio Dio! Veronica Miller che arrossisce e Jackson Bykov che ti parla, ti tocca e ti tiene in braccio guardandoti come se fossi un dolcetto al cioccolato! Che emozione!>> Urlettò con tono falso iniziando a saltare sul posto.
<<Scusa, perché così stupita? Lo farà con tutte!>> Risposi guardandomi allo specchio per riavvivare i miei capelli e controllare il trucco.
<<No! È la prima volta in due anni che lo conosco che fa così con una ragazza! Non si presentava nemmeno a dire la verità!>>
<<Mah, per me è una cosa che non conta>> dissi sorridendo tristemente.
<<Gli piaci tesoro, gli piaci molto!>> Sorrisi e risi alla sua affermazione. Io piacevo a qualcuno? Ma quando mai!
<<Pff, se tutto va bene se ne sta già lavorando un altra>> sbuffai.
<<Vedremo>> e detto questo uscimmo dal bagno.
Tornammo a sederci e nel mio posto vi era seduta una ragazza che parlava animatamente con i ragazzi.
<<Vedi?>> Lei sorrise solo e si andò a sedere vicino a Carlo che subito la baciò sulle labbra. Diabetici.
Presi una sigaretta dal pacchetto e l'accesi, feci il giro del tavolino e presi il mio drink
<<Scusa se ti son passata davanti>> dissi educatamente.
Un altro paio d'occhi oceano mi investirono, uguali a quelli di Jack. Stupendi. La ragazza era magra, con i capelli corti a caschetto neri e un neo sotto l'occhio. Vestita con un vestito al ginocchio e rosa cipria stava divinamente.
<<Allora sei tu! Piacere! Io sono Alexa>> sorrise sinceramente.
<<Piacere io sono Veronica ma puoi chiamarmi Nika>> sorrisi di rimando.
Due mani forti mi afferrarono per la vita e mi fecero sedere sopra qualcuno. Guardai le mani tatuate e riconobbi Jack.
<<Tranquillo, stavo in piedi>> gli sorrisi timida.
<<Per me stai meglio qui!>> La ragazza ci guardò con amore negli occhi. Cosa?
<<Lei comunque è mia sorella minore>> ah.
Quanto vorrei anche io una sorella...
<<Oh..avete gli stessi occhi!>> Dissi forse un po'sollevata. Ma perché sollevata? Non è mica il mio ragazzo!
<<Senti Nika, ti va di andare a fare shopping domani?>> Domani era domenica ma purtroppo avevo il turno dalle 10.30 alle 18.30.
<<Mi farebbe piacere ma devo lavorare...>>
<<Anche domani? Ma lavori già tutti i giorni! Non è giusto!>> Esclamò Sofia
<<Sofia, devo fare gli straordinari! Sto mettendo da parte i soldi per l'auto e poi sai che adoro lavorare li! Tra 15 giorni avrò un mese di ferie profumatamente pagate e andremo dove vuoi>> esclamai spazientita. Sapeva com'ero messa economicamente, sapeva che mi muovevo in bus o a piedi.
Io non facevo la mantenuta da Carlo e studiavo con i soldi dei miei genitori.
Per me sono morti tutti e due, una troia che tradisce e l'altro che si masturba guardando.
Fortuna mi ha cresciuta mia nonna...almeno fino ai miei 15anni.
<<Va bene...scusami>> rispose guardandomi.
<<Tranquilla...fa nulla>> fa male. Fa Maledettamente male non poter contare su nessuno...
Poi notai l'ora: le 23.40! Fantastico!
Mi alzai, feci per abbassarmi i pantaloncini ma sentii qualcuno farlo al posto mio.
<<Così non si vede nulla!>> Disse autoritario.
<<Comunque vi saluto, io devo andare a casa...è stato un piacere!>> Annunciai alzandomi da Jack
<<Ma è ancora presto! Stai ancora un po'con me.. cioè noi>> disse contrario afferrandomi saldamente per i fianchi
<<Ehm no Jack..- tutti si zittirono e mi guardano preoccupati- ma devo andare, ho il bus tra 10 minuti e dopo altri 10 minuti a piedi...>>
<<Ti accompagno io! Non mi va tu vada via da sola e in bus per giunta!>>. Caprone e dolce.
<<No ma veramente...tranquillo non preoc->>
<<Ho detto che ti porto io, quindi muoviti bimba>> buzzurro.
<<Sei un buzzurro prepotente te lo hanno mai detto?>> Gli sorrisi
<<Oh bimba, sei la prima persona che può dirmi così>> disse facendomi un occhiolino.

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