il collegio 4.

41.

mi stacco.
<non si può far sempre così gianni.> dico.
<dobbiamo parlare sul serio sta volta.> aggiungo.
<va bene..> dice.
me ne vado e lui mi urla.
<MI MANCAVANO LE TUE LABBRA E I TUOI BACI!>
saliamo sul pulmino che ci ritorna in collegio, i ragazzi si lavano mentre noi stiamo in cortile.
—
scendono e andiamo al refettorio e c'è passato di verdura.
la cena si svolge in silenzio e con malavoglia...vabbè oggi è successo di tutto e di più. finiamo e veniamo portati in sala relax, mettono un documentario su massimo troisi parla tutto napoletano inutile dire che non capiamo nulla tranne vincenzo.
<dovresti farci la traduzione.> dice maggy.
<io che sono di milano non capisco nulla.> aggiunge.
<sese certo tranquilla ci penso io.> dice vincenzo.
<ciò che il preside ha fatto è ingiusto!> dice chiara.
<dovevamo salutarli é un nostro diritto.> aggiunge.
<dobbiamo fare qualcosa.> dice infine.
<concordo con lei.> dice mariana.
<facciamoci valere.> dice vincenzo.
<andiamo là da quel pelato.> dice francesco.
<dobbiamo partire con delle idee e sapere che vogliamo dire.> dico.
<io non rappresento una classe così.> dice roberta.
<pensateci voi.> aggiunge.
<hai le palle? hai le palle di andare lì dal preside a dire che ciò che fa e le scelte che decide sono sbagliate? perché io non le ho!> dice george a mariana per poi fare spallucce.
<si le ho!> urla mariana verso george.
<bene allora vai tu!> dice george.
chiara e mariana escono e si dirigono verso l'ufficio del preside.
<finita la sceneggiata?> dice gabriele.
<possiamo parlare?> dice gianni venendo accanto a me.
<gianni basta, lasciami i miei spazi, mi stai troppo addosso mi sento soffocare!> dico.
<cazzo sofia io ti amo da impazzire!> dice gianni.
<ho bisogno di una pausa.> dico in preda all'esasperazione.