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Era un mercoledì mattina qualsiasi e io ero beatamente atta a fare nulla sulla sedia davanti alla scrivania mentre aspettavo che la mia ultima creazione asciugasse.

Avevo dipinto una mia camicia con il simbolo dei BTS come se fosse un universo e avevo anche postato tutto il procedimento in un tik tok e ero dannatamente fiera di quella camicia che si sarebbe aggiunta alla mia collezione di vestiti ridipinti, avevo una mania nel dipingere i vestiti, erano pochi quelli che sopravvivevano molto tempo senza essere toccati e le uniche cose che chiedevo come regali era solo due: colori da tela e vestiti bianchi così che li potessi ridipingere a mia preferenza, non che mi piacesse vestire di bianco ma era l'unico colore su cui ci si poteva sbizzarrire al massimo.

Non avevo molto da fare durante le mie settimane, ero una figlia unica che abitava in casa di sua nonna ereditata da tempo immemore, lavoravo nei fine settimana come cameriera in un locale alla moda e ciò che prendevo bastava per arrivare tranquillamente a fine mese, la casa era enorme, su tre piani e l'avevo ereditata io perché, secondo volere di mia nonna, i suoi figli non la potevano avere, li aveva diseredati e io ero nata da appena due anni ed ero l'unica quindi che la potesse avere, i miei cugini sarebbero nati un paio di anni dopo e mio nonno era già morto quindi a due anni mi ritrovai ad avere già una casa che i miei genitori iniziarono ad affittare mettendo da parte i soldi per i miei studi, il che si rivelò utile quando decisi di andare ad un accademia artistica estiva e a studiare lingue al estero.

Quindi si può capire come una ventenne molto colta si annoiasse a morte in una casa vuota di mercoledì pomeriggio sapendo che mancavano ancora tre giorni al weekend e che in quei giorni i suoi amici erano andati a fare un viaggio di studio al estero.

"Ho pulito la casa, ho dipinto una nuova camicia, ho fatto dei Tik Tok e credo di aver visto tutti i video su YouTube dei canali che seguo" pensai ad alta voce mentre giocavo con un cubo di Rubik che avevo appena finito di risolvere.

"Quasi quasi mi invento qualcos'altro da dipingere" pensai ancora ad alta voce,  avevo la musica accesa, 24 ore al giorno sette giorni su sette e in quel momento stavo ascoltando proprio i BTS, li avevo messi per darmi l'atmosfera mentre dipingevo la camicia.

"Forse dovrei andare a prepararmi il pranzo prima" pensai ancora notando che fossero già le undici e quaranta.

Fu mentre mi alzavo che ricevetti una notifica da Tik Tok il che mi sembrò strano visto che non ricevevo più le notifiche di quel social se non per i messaggi diretti.

Ancora più particolare per me fu ricevere un messaggio scritto in coreano, lo parlavo abbastanza bene ma non avevo mai imparato altrettanto bene a leggerlo.

Lo copiai per poi incollarlo su Google traduttore e tradurlo in italiano.

"Salve, la siamo contattando per sapere se ci fosse una piattaforma professionale per fare un colloquio in videochat con lei, quale per esempio Skype, la ringraziamo della disponibilità" lessi e restai abbastanza stupita, non era la prima volta che vendevo alcune delle mie magliette che la gente scopriva tramite Tik Tok ma era la prima volta che mi arrivava un messaggio in Coreano ed era anche la prima volta che qualcuno mi si rivolgeva con tanta cordialità.

Senza troppi problemi scrissi il mio contatto Skype alla persona che me lo aveva chiesto per poi andare a prepararmi il pranzo.

Mangiai nella mia solita solitudine e tra me e me mi chiesi se non sarebbe stato più bello avere qualcuno con cui condividere quei momenti, non ero una persona romantica ma a volte la solitudine in quel enorme casa era davvero stremante, era stata progettata con tre stanze da letto, tre bagni, un enorme cucina e un salotto immenso e poi c'era anche la mansarda, non era una casa in cui vivere da soli, era fatta per farci vivere una intera famiglia.

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