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Mangiammo sul divano guardando la TV e mi sentii così vicina a lui in quel momento, sentivo che mi voleva proteggere e sapevo che mi sentiva come una vera sorella e io lo vedevo davvero come un fratello.

Quando finimmo di cenare lo salutai e lui tornò a casa poi finii i due bozzetti mancanti in un paio di ore e poi andai a letto sapendo che il giorno successivo sarei dovuta andare ad un intervista e poi sarei dovuta a restare a pranzo con i ragazzi visto che avremmo avuto una riunione nel primo pomeriggio proprio lì.

Mi alzai di buon ora e mi feci una doccia fredda che mi svegliò a dovere e mi lavò via tutti i pensieri che mi avevano tormentato anche durante la notte.

Mi preparai con un taeiour porpora con la gonna assieme ad un paio di scarpe con il tacco a spillo che mi aveva regalato Ayla perché a lei non andavano più, legai i capelli in uno chignon ordinato e presi la borsetta assieme alla cartellina dei bozzetti poi misi un cappotto pesante che mi arrivava fino a metà delle gambe e uscii sapendo che il taxi mi aspettava giù.

La giornata era migliore della precedente, non pioveva più a dirotto ma aveva comunque un aria cupa e tetra e il freddo penetrava comunque tutti gli strati di vestiti e per un momento sembrava rispecchiare il mio umore, cupo e freddo ma non più triste come il giorno precedente.

Salii in taxi e passai il viaggio in silenzio a osservare i paesaggi quasi familiari che passavano.

Quando arrivai mi sorpresi di non trovare Ayla e Lia come al solito ma mi limitai a mandare un messaggio sul gruppo che avevo con le due per chiedere se fosse tutto a posto per poi ricontrollato che i bozzetti fossero perfetti.

Pochi secondi dopo vidi arrivare le ragazze sventolando il loro solito termos di caffè con le tre tazze che si portavano dietro di abitudine.

"Ragazze tutto bene? Come mai oggi siete in ritardo?" chiesi stranita appena mi arrivarono vicino.

"In realtà sei tu ad essere più in anticipo del solito, stai bene Mary? Sembri quasi assente" disse allora Lia dopo un occhiata al suo orologio.

"Si, sto bene, non ho dormito troppo bene questa notte, ieri è stata una giornata un po' pesante" dissi io tranquilla facendo spallucce.

"Che strano, non è che mi si è spostato l'orologio? O qualcuno ha la stessa macchina di Taehyung" disse Lia allora osservando il parcheggio.

"No, il tuo orologio è giusto, come sempre, siamo solo tutti in anticipo" dissi dopo aver controllato il mio telefono notando che effettivamente fossi arrivata in tremendo anticipo.

"Con chi diamine è Taehyung?" chiese allora Ayla attirando nuovamente la mia attenzione verso la macchina dalla quale vidi scendere una ragazza in un taeiour bianco con i capelli neri raccolti in una crocchia che subito si incollò al braccio di Taehyung e lui la scostò con gentilezza.

"Non sarà mica lei" disse Lia quasi terrorizzata.

"Ayla, Lia vedo che siete ancora qui a lavorare" sentii dire dalla voce stridula di Kyla.

"Kyla, cosa fai qui? E come diamine hai fatto a convincere Taehyung a tornare con te?" chiese acida Lia sulla difensiva ma la ragazza la scansò per poi arrivare davanti a me e la vidi irritata per il fatto che fossi più alta di lei.

"Vedo che non sei scappata a gambe levate nonostante tutto, sei una ragazza intrepida" disse lei poi la vidi allungare una mano verso la mia collana ma la bloccai prima che potesse sfiorarla.

"Il mio lavoro è quello di creare i vestiti dei BTS e nulla più, non lascerei questo lavoro per nulla al mondo, comunque se te lo stai chiedendo la collana me l'ha regalata Jimin per il mio compleanno" dissi per poi fargli abbassare la mano con un gesto netto.

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