VII

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✯𝓑𝓮𝓽𝓱✯

Avete presente quelle giornate in cui non avete voglia di fare assolutamente nulla?
Ecco, oggi per me è una di quelle e, infatti, avevo intenzione di restare a letto per almeno tutta la mattina e anche per tutto il pomeriggio, ma la mia fantastica e meravigliosa amica Meghan aveva deciso prontamente di venire a farmi visita.

«ti rendi conto che sono ancora in pigiama?»

Chiesi alla mia migliore amica che mi aveva costretto a scendere in cucina, lei fece spallucce e mi passò la mia tazza di latte
«i coniglietti ti donano»
Io mi portai una mano alla fronte e osservai il mio pigiama con disegnati su tanti fiocchi e coniglietti

«spero vivamente che tu abbia una valida motivazione per avermi letteralmente buttato giù dal letto, altrimenti ti faccio fuori»

Vidi il sorriso di Meghan allargarsi ancora di più
«ok, tieniti forte perché quello che sto per dirti ti farà cadere dalla sedia»

Io alzai gli occhi al cielo e strinsi con una mano l'estremità del tavolino
«sono prontissima, spara»
Le dissi sarcastica.

Meghan prese un profondo respiro e prese dal suo zaino i suoi pon pon
«hai di fronte a te la nuova capo cheerleader!»

Io sgranai gli occhi e la guardai con un sorriso radioso dipinto sul volto
«sei seria!?»
Le chiesi incredula e lei annuì energicamente.

Mi alzai e la abbracciai di scatto
«sono così felice per te! Finalmente qualcuno che rimette perla di eminenza al suo posto!»

Megh ricambiò il mio abbraccio
«dobbiamo festeggiare, dai cambiati che andiamo al Blue tower»

«ma ho appena finito di fare colazione!»
Le ricordai indicando la tazza di latte vuota
«e la rifai, che problema c'è?»

L'aveva detto come se fosse la cosa più normale del mondo, ma ormai ero abituata a questo suo modo di fare.

Sospirai e andai nuovamente in camera mia, mi avvicinai al mio armadio, color viola scuro, e presi il primo paio di jeans e la prima felpa che trovai.

Corsi in bagno come una piccola saetta impazzita e mi diedi una bella sciacquata e mi vestii in fretta.

Scesi di corsa per le scale e vidi Megh che mi aspettava alla fine di esse
«sei pronta?»
Alla sua domanda annuii semplicemente e afferrai la mia borsa dall'attaccapanni per poi uscire assieme alla mia amica.

Al locale, come al solito, ci eravamo andate a piedi, tanto non era molto lontano da casa mia, anzi, era piuttosto vicino, quindi per arrivarci ci avevamo messo giusto qualche minuto.

Rosie era dietro il bancone del locale e se ne stava tranquilla a leggere una delle sue stupide riviste, quelle piene di gossip che a me facevano sempre venire il voltastomaco.

Quando alzò il viso e notò la nostra presenza ci rivolse uno dei suoi soliti sorrisi
«dolcezze mie! Come state tesori!?»
Io alzai gli occhi al cielo infastidita, tutte queste smancerie non mi erano mai piaciute.

Meghan si era messa a parlare con Rosie e non si era accorta della presenza dei due ragazzi che avevamo incontrato l'altro giorno, ma io si, avevo anche sentito lo stupido commento del ragazzo dai capelli biondi.

Meghan, notando che stavo iniziando ad infastidirmi, mi guardò con aria interrogativa
«tutto bene Beth? Hai una faccia!»
Io sbuffai
«sto benissimo tranquilla, ma quei due non mi piacciono per niente!»

Le risposi, indicando con un cenno del capo i due ragazzi seduti ad un tavolo poco lontano da noi.
Megh sospirò e mi mise una mano sulla spalla
«tu ti innervosisci troppo in fretta»
«non è affatto vero! Non hai sentito i loro commenti?»

Megh stava per rispondere ma venne interrotta da uno dei due che mi aveva appena tirato una tovagliolo accartocciato
«oh andiamo! Neanche avessimo detto che siete due befane»

A parlare era stato il moro ed io lo incenerii con lo sguardo
«senti, caro  ragazzo complessato vedi di moderare i toni perché altrimenti te la faccio pagare»
Lui mi guardò con un sopracciglio alzato e un piccolo ghigno si fece spazio sul suo volto
«ah davvero? Sto tremando di paura»
Il suo tono sarcastico mi fece ribollire il sangue nelle vene, poi presi il bicchiere d'acqua, che aveva lasciato Rosie sul bancone, e mi avvicinai al ragazzo
«fai bene a tremare»
Gli risposi guardandolo dritto negli occhi per poi rovesciargli l'acqua dritta in testa.

Prima che potesse uccidermi presi Megh per il polso e corsi fuori dal locale
«tu sei completamente scema»
Io feci spallucce
«è stato veramente piacevole però»
Megh non poté trattenere una risata ed io risi assieme a lei
«dai andiamo, che ho gli allenamenti tra venti minuti»

«si padrona»
Le risposi io per poi beccarmi uno scappellotto sulla nuca
«ok me lo sono meritato»
Megh annuì e indicó il locale

«spera che quel tizio non porti rancore, altrimenti sei finita»
Io alzai un cipiglio e la guardai in modo malizioso
«dillo che ti interessa solo il biondino dei due»
Lei arrossì improvvisamente
«me che dici! Lo conosco a malapena!»

«ti direi che è stato un colpo di fulmine, ma io non ci credo a queste stronzate»

E dio solo sa quanto mi stessi sbagliando in quel momento.

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