He isn't just a boy

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Oggi ricomincia la scuola.
Arrivai alla Holmes High in anticipo, come al solito e parcheggiai il Catorcio vicino alla quercia, come al solito.
Poi setacciai il cortile alla ricerca di Perrie, la mia migliore amica, l'unica persona che arrivava a scuola prima di me.
La trovai alle macchinette, seduta sul davanzale della finestra.
Perrie ha uno stile tutto suo, fa sempre l'opposto di quello che fanno gli altri e ha dei gusti discutibili.
Eppure nessuno si sognerebbe mai di insultarla perché lei è... lei.

-Chaaaaarlyyyyy!-
-Ehi Perrie!-

Diede un sorso alla Coca Cola e si passò una mano fra i capelli biondi.
Poi saltò giù dal davanzale e corse ad abbracciarmi.

-Allora, che mi racconti?-

Pensai a Niall.
Pensai a Capodanno.
Pensai al fatto che si fosse trasferito da Harry.

-Prometti di non sfottermi-
-Non ti posso fare una promessa del genere-

Alzi gli occhi al cielo.

-Mi sono presa una cotta per un irlandese-
-Tu? Una cotta? Ma non farmi ridere!-

Stavo per dirle qualcosa quando Jesse Canon sbucò fuori da dietro una colonna stringendo una macchina fotografica tra le mani.

-Faccia da primo giorno di scuola, dite cheeeeeeeeese!-

Gli strappai la macchina dalle mani prima che potesse scattare.
Jesse doveva fare le foto per l'annuario, oltre a collaborare alla redazione del giornale scolastico, e aveva preso il suo compito maledettamente sul serio, tanto da diventare la versione sedicenne di Geronimo Stilton: era sempre in mezzo ai piedi.

-Idiota da primo giorno, di' cheese! -Dissi io.

Lo fotografai proprio mentre si lanciava in avanti per recuperare "la sua bambina".
Una foto fantastica.

-Solo perchè fai di cognome Canon ci dovrai dormire sopra- disse Perrie
-Styles, la metti su Instagram? –chiese Jesse alludendo alla foto.
-Giura che mi lascerai in pace per il resto del semestre-
Jesse si mise una mano sul cuore.
Io sbuffai e gli riconsegnai la sua Canon.
Tra tutte le marche di questo mondo... L'umorismo di quel ragazzo era pessimo.
Jesse si riposizionò dietro alla colonna, pronto a molestare il povero cristo che sarebbe passato da lì.
La mia scuola è una gabbia di matti.
Alle 7.58 precise suonò l'ultima campanella.
E alle 7.59 precise la mia compagna di banco fece irruzione in classe. Tipico.

-Brown, come fai ad arrivare sempre con un minuto di ritardo? –gracchiò la English.
-Prof, è un'arte –disse Millie.

La English alzò gli occhi al cielo, mentre la mia compagna di banco si lasciava cadere pesantemente sulla sedia.
Mi fissò per tutti i cinquantaquattro minuti dopo, ma si decise a parlare solo al cambio dell'ora, quando la English portò il suo culo sproporzionato da un'altra parte.

-Allora?
-Allora cosa?
-Charly, lo sai. Com'è finita con quel bell'irlandese?-

Eh si, Millie è una persona molto diretta.
Perrie ha passato le vacanze di Natale nel nord della Scozia, dove il cellulare non prende, e così ho dovuto chiamare Millie per non esplodere.

-Si è trasferito da Harry-
-Abita con tuo fratello? Ma quanti sono in quella casa, quattro?-
-Cinque –disse Louis comparendo alle mie spalle e facendomi venire un colpo.
Mi fece un sorriso a trentadue denti e si sedette sul banco di Beverly, dietro di me.
-Tomlinson, piantala o Charlotte si cagherà in mano e non farà colpo sull'irlandesino-

Le tirai un calcio negli stinchi, ma ormai era troppo tardi.
Accidenti a quando ho raccontato a Millie di Niall.

-Perché siete in cinque? –cinguettai cercando di cambiare argomento.
-Liam arriva questo pomeriggio. Aspetta, ma lei stava parlando di Niall!-

Non era una domanda. Non ero neanche obbligata a rispondere.

-Noooo, ma cosa mi dici dici mai! –dissi in stile Topo Gigio.
-Niall, ecco come si chiamava! –esclamò Bella.
Volevo morire. Ma prima mi sarei assicurata di trascinare Bella all'inferno con me.
-Scusa, ma perché è venuto qui? –continuò la mia compagna di banco.
-Ha trovato lavoro, ma non so bene dove-

Fissammo Louis in attesa di una risposta. Lui aprì la bocca, ma in quel momento la porta si aprì e la vicepreside rinsecchita entrò schiarendosi la gola.

-Buongiorno. Siete pregati di ascoltare. Sapete farlo? Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso. Detto questo, addio e non vi voglio più vedere-

Quando Mrs. Jekins ha scelto il suo mestiere di sicuro non l'ha fatto per amore per l'insegnamento.
Non feci in tempo a dedicare altri pensieri alla mancanza di simpatia della Jekins, perché subito dopo entrò il nuovo supplente di musica

Bella disse:- Mhm, è figo il ragazzo-
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi-

Quanto a me, l'unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!-

Same Mistakes || Niall Horan Onde histórias criam vida. Descubra agora