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-Niall! Si può sapere dove ti sei cacciato? –urlava Harry dal corridoio.

Iniziai a scuotere Niall per svegliarlo.
Lui sbadigliò e si stropicciò gli occhi.
Impiegò tre lunghissimi secondi per lanciarmi un'occhiata interrogativa.
Poi sgranò gli occhi.
Ci fu un altro urlo da parte di Harry e Niall sbiancò.
Sapevo a cosa stava pensando.
Harry avrebbe scoperto che lui era andato a letto con la sua sorellina.
Harry l'avrebbe detto a mia madre.
Harry non doveva sapere nulla.
Afferrai i miei vestiti che erano stati abbandonati sul pavimento e li indossai in fretta.
Dovevo cercare di uscire senza che mio fratello mi scoprisse, o sarebbe stata la fine.

-Sono nella mia stanza! disse Niall
-Ma sei coglione? –sibilai.
-Nell'armadio! Ho un piano-

Oh, fantastico. Adesso sì che ero tranquilla.

-Ok, arrivo –disse Harry.
-NO! Aspetta un minuto, io... non ho i vestiti- che era la pura verità, tra l'altro.

Niall si infilò i pantaloni e mi fece cenno di andare.
Gli feci il segno "I'm watching you" con le dita e strisciai nell'armadio.
Mezzo secondo dopo Harry entrò nella stanza.

-Sai che non sono gay, perché non vuoi che ti veda senza vestiti? Mi nascondi qualcosa?-
-No... Certo che no... Solo... Ma che razza di domanda è? –esclamò Niall.

Harry borbottò qualcosa che non riuscii a capire.

-Ha telefonato mia madre, ieri sera Amy non s'è vista-

Oh cazzo. E adesso?

–Sì, siamo tornati tardi e così e rimasta a dormire qui... nella camera degli ospiti-
-E perché avete fatto tardi?-
-C'era tanta gente all'audizione ed abbiamo trovato traffico-

Il ragionamento non stava in piedi, dato che abitiamo nella stessa città, a cinque minuti gli uni dagli altri.
Ma Harry è troppo idiota per arrivarci.

-Oh, ok. Allora vado a salutarla-

Sentii la porta richiudersi ma non mi mossi finchè Niall non venne ad aprire.

-Sbrigati, vai in bagno! –disse trascinandomi fuori dall'armadio.
-Ma...
-Sta andando dalla parte opposta, non ti vedrà. Vai, Charly!-

Obbedii e mi fiondai a tutta velocità in corridoio, entrai in bagno e chiusi la porta. Uscii esattamente mentre Harry stava tornando da Niall.

-'Giorno, idiota-
-Ah, eri in bagno! Ti stavo cercando-
C'è mancato poco.
-Esatto, bisogno fisiologico da soddisfare. Cosa c'è?-
-Niente, volevo solo dirti di chiamare la mamma-
-Non serve, sto tornando a casa. Ciao ciao Harry-

Grazie ad un colpo di fortuna non incrociai nessun'altro mentre me la svignavo passando dal salotto.
Camminai lentamente per le fredde strade di Holmes Chapel per dieci minuti, poi presi il cellulare ed inviai un sms a Niall.

Dobbiamo parlare.

Rispose subito:

Lo so...

Deglutii.
Quello che era successo la sera prima... non riesco a pensarlo, sentendo un'ondata di calore attraversarmi dalla testa ai piedi.

È domenica e sono rimasta molto indietro con lo studio per via dell'esame.
Così, quel pomeriggio, mia madre chiuse a la porta d'ingresso di casa nostra e si infilò entrambe le copie delle chiavi nel reggiseno. Scollegò il modem di internet e si appostò in soggiorno.

-Tu non metterai un'unghia fuori da questa casa. Ci siamo capite, signorinella?-

Annuii, preparandomi ad un pomeriggio infernale.

Same Mistakes || Niall Horan Where stories live. Discover now