in double

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I'm a troublemaker
Never been a faker
Doing things my own way
And never giving up
I'm a troublemaker
Not a double taker
I don't have
The patience
To keep it on the up
Troublemaker - Green Day

Gay?
GAY?!
Se Ed è.. allora io mi sono.. damn.

-Ma... ma...! Non sei effemminato. Per niente. Non sei esattamente il tipo che trascinerei a fare shopping selvaggio e... oddio quanto sono superficiale-

Lui rise. –Ehi, non sei superficiale. Non sono per niente effemminato e il motivo per cui non
mi hai mai sentito fare apprezzamenti su un ragazzo è perché sono innamorato della stessa persona da due anni. E lui è fidanzato-

-Ah... -iniziai.
-Con una ragazza.- terminò Ed.

Oddio. Non riesco neanche ad immaginare cosa si prova in una situazione del genere.

Lo abbracciai d'impulso.
-Ci vediamo al corso estivo, quindi?-
-Sì! Senza conversazioni imbarazzati, stavolta-Ridemmo.

Sono stata una stupida a preoccuparmi della reazione di Ed.
Ho già abbastanza casini e lui è forse la persona più buona che io conosca.

Presi la mia busta ed uscii.

Quando aprii la portiera della Chevy e mi lasciai cadere sul sedile, notai dallo specchietto Louis Tomlison correre nella mia direzione.

Si appoggiò ansimando alla mia macchina e attese che abbassassi il finestrino.

-Ciao, Tommo-
-Carotina, mi dai uno strappo fino a casa di Josh?-
-Ok. Salta su!-

Josh, un ragazzo della nostra scuola, abita a meno di un isolato da casa mia e lui e Louis si vedono spesso.
Lou si accomodò sul sedile del passeggero e rubò una Vigorsol dalla scatola.
Accesi la radio, per evitare le lamentele di Louis.

Mi fece fare zapping tra le stazioni per qualche minuto, poi si bloccò.

-Alza. Alza immediatamente-
Girai la valvola del volume (ho un'auto d'epoca, non fate quelle facce).

Today I don't feel like doing anything
I just wanna lay in my bed
Don't feel like picking up my phone
So leave a message at home the tone
Cos today I swear I'm not doing anything

Non so chi sta cantando peggio tra noi due, ma non ci importa.
Non rido così di gusto da secoli.

-Ci vediamo stasera! -disse Louis prima di scendere.
-Stasera?!-
-Non ti sarai mica dimenticata del compleanno di Sue!-
-No, certo che no-

Oh cazzo.
Per mia grande fortuna sono abituata a comprare i regali un mese prima.

-L'ho solo..-
-Dimenticato? -mi aiutò il mio migliore amico.
Sbuffai e gli mostrai il dito medio. -Il tuo bel culo non ti autorizza a sentirti superiore-
-Io non mi sento superiore, lo sono-
-No, sei solo un coglione.-
-Ti voglio bene Charlotte-
-Sparisci-

Louis sorrise e si allontanò facendomi "ciao" con la mano.

Parcheggiai la Chevy e armeggiai con le chiavi fino a trovare quella della porta d'ingresso. Quando entrai in casa mi ritrovai davanti mia madre, il suo compagno Gerald e un ragazzo che identificai subito come il figlio.
Come si chiama?

-Oh, Charlotte! Eccoti finalmente-

Non è che odiassi Gerald, intendiamoci. Semplicemente, ogni volta che lo vedo mi chiedo come mai gli alieni non se lo sono ancora portato via.
I miei genitori  un gusto pessimo in amore: basta guardare Zia C e Homer Simpson qui presente.

Same Mistakes || Niall Horan Where stories live. Discover now