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Accarezzava le sue gambe magre mentre le nuvole schiarivano e creavano un filtro leggero, quasi grigiastro, che creava un atmosfera tranquilla e calma.
Faceva brillare gli occhi di Jangmi, da renderli di un nocciola chiaro, incorniciati dalle labbra rosse e i capelli sbiaditi, ormai dal tempo, che prendevano il riflesso bianco delle nuvole e luccicavano con la pioggia che ora era più leggera.
"Come mai siamo amici? Yoongi neanche ci conosciamo"
"Perché sembra che io ti conosca da una vita, sei qui ed è bello come essere con Hoseok"
Lo guardava con le lacrime agli occhi, e il sorriso a cuore di Jangmi, si stava inarcando in una parentesi triste, che stava prorpio male sul suo viso, era fatto per essere felice e non triste, doveva essere bello come il sole, ma lo conosceva solo con la pioggia.
L'altra faccia della medaglia, secondo lui, di Hoseok, che timido e triste col sole, diventava felice e tranquillo, con la pioggia.
Ed era strano vederlo così, il contrario di lui, meteoropatico da quando aveva dieci anni e che con la pioggia stava sempre triste.
In quegli anni passati ci ballava sopra alla sua tristezza insieme alla pioggia ma ora, grazie al ragazzo dai capelli viola, aveva ripreso ad essere felice.
E adesso vedeva gli occhi lucidi del ragazzo difronte a lui.
"Perché piangi?"
"Perché pensi di riuscire a paragonarmi a lui? Tu lo ami Yoongi"
"Si lo amo"
Disse mentre allentava la presa dalle gambe dell'accusatore, trovandoci una scusa per fumare una sigaretta.
Gli occhi piangevano e lui si accendeva una sigaretta dal nervoso.
"Perché mi paragoni a lui?"
Hoseok era così spaventato di essere riconosciuto, di essere preso e baciato su un muretto con non era quello di Hoseok e di Yoongi, ma quello di Jangmi e di Yoongi.
Era terrorizzato dall'essere stato scoperto eppure non voleva scappare, voleva incrociare ancora il suo sguardo, pieno d'amore per lui, nascosto in paura di uno sconosciuto.
"Perché spero davvero tanto di essere stato cieco per così tanto tempo da aver sempre avuto Hoseok davanti agli occhi"
"Io sono solo il ragazzo delle margherite e lui delle rose, non sono lui, mi dispiace Yoongi che tu speri di avere Hoseok qui"
"Dispiace anche a me, ma non ho mai trovavo giusto abbandonare qualcuno prorpio quando la conosci"
"Io non ti conosco Yoongi"
"Siamo qui, insieme, su un muretto sotto ad un albero mentre la pioggia cade piano e tu mi dici che non mi conosci?"
Jangmi fece cadere il viso verso le sue mani attorcigliate alle maniche e le lacrime sbavargli sul colletto.
"Se sei qui, Jangmi, mi conosci, anche se non lo vuoi ammettere"
Sorrise e accarezzò di nuovo i polpacci scoperti del viola, si avvicinò al suo viso, con due dita fece alzare il mento del ragazzo, asciugandogli le lacrime vide i suoi occhi, ancora più belli da vicino, dove vide il suo profilo e il suo viso con le pupille dilatate.
"Balla con me sotto la pioggia, se poi avrai freddo potrai tornare a casa e rivederci la prossima volta con il tuo solito ombrello verde"
Jangmi, gli baciò la guancia, dandogli un brivido già conosciuto prima, un ricordo passato, un timbro sulla carta che aveva già timbrato e sottolineato più volte, che aveva percorso con le dita, invaliate dal tempo, quel profumo forte di fiori lo conosceva già.
Non ci diede peso, prendendo per mano il minore e portandolo a bagnarsi i capelli.
"Ma non c'è la musica"
"Faremo senza"
Disse mentre intrecciava le mani con quelle sottili del più piccolo che chiudendo gli occhi sentiva il suo filo rosso legato al cuore con quello di Yoongi.
Lo sentiva suo, sentiva come fossero sempre loro due anche se uno si fingeva falso.
Erano loro due che creavano la pioggia il vento e il sole.
Che facevano crescere quella rosa.
Tra pochi giorni sarebbe sbocciata e Hoseok tremava dalla paura, mentre muoveva le sue ginocchia a ritmo di pioggia e bacino di Yoongi.
Ora, che la pioggia smetteva di piangere, si erano trovati a ballare un lento, mentre il sole scaldava i vestiti spolti.
E i fianchi di Jangmi venivano strinti.
Yoongi non sentiva quella novità, ma sentiva una vecchia fiamma che ardeva, che gli faceva riconoscere quel contatto come uno di quelli tatuati sul cuore.
Ma era stanco e bagnato, perdendosi poi e dimenticandosi di quello.
















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Note:
Un parto questo capitolo ok, che fatica.
Comunque sono sad perche questa storia sta arrivando alla fine e non sono pronta.

Votate e commentate voi lettrici notturne che vi amo tanto tanto.

"Ballavano col cuore leggero e le scarpe pesanti.
La pioggia tra i capelli e le mani intrecciate.
Era un sogno di Yoongi poterlo fare con Hoseok.
Mentre Hoseok aveva gli occhi chiusi
Sperava di nascondere i suoi tremolii
Con le ginocchia a ritmo col bacino di Yoongi"

-Fiore

𝐀𝐆𝐎𝐑𝐀𝐅𝐎𝐁𝐈𝐀 || 𝐒𝐎𝐏𝐄Where stories live. Discover now