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"hai intenzione di rimanere lì tutto il tempo?" era una voce calma, leggera quasi. Non si era nemmeno voltato verso il biondo, ma in qualche modo si era accorto della sua presenza. Abbassò la mano e quel movimento veloce fece scappare via lo scoiattolo, che con un paio di salti era già sul ramo più alto dell'albero più vicino.

Il ragazzo sconosciuto si mise in piedi e si girò lentamente mostrando due grandi occhi color del bosco. Quel verde smeraldo ipnotizzò per un istante il biondo che, non appena realizzò che gli era stata posta una domanda, si schiarì la gola tossendo appena.

"sc-scusa non volevo far scappare lo scoiattolo"

Il ragazzo dagli occhi verdi inclinò appena la testa e studiò la figura di fronte a lui. Era più alto, aveva i capelli sparati e del colore della paglia, gli occhi rossi come le rose appena fiorite e la bocca fina sembrava non sorridesse da tempo immemore.

Il biondo fece la stessa cosa con lo sconosciuto, ne studiò i minimi particolari. Si dovette sforzare per spostare lo sguardo da quelle iridi così ammalianti, ma non si pentì di averlo fatto, perché appena sotto quegli occhi c'era una spruzzata di lentiggini che lo incuriosirono. Sugli zigomi c'erano sfumature scure di terra, come se si fosse sdraiato sul terriccio umido e le guance si fossero sporcate. Il naso era piccolo e delicato e la bocca, quella era piegata in un sorriso, forse un po' troppo teso e finto per l'idea del biondo.

Continuò la sua perlustrazione di quella figura così particolare e che in qualche modo aveva riscosso interesse in lui, che di solito non si faceva mai impressionare da nulla.

Indossava una maglietta bianca, anche quella sporca di terra, sgualcita e leggermente strappata sui bordi; facendo scorrere lo sguardo gli occhi gli caddero sui polsi, sotto l'alone marrone di terra erano evidenti due scuri segni viola, uno su ogni polso.

Il biondo portò di nuovo i propri occhi rossi in quelli smeraldo dell'altro e cambiò la propria espressione, che da curiosa divenne un po' perplessa e incredula.

"che?"

"non fare domande alle quali risposta non posso dare" disse piano il ragazzo muovendo la chioma e solo in quel momento il biondo si rese conto che i capelli del ragazzo di fronte a lui riprendevano anche quelli i colori del bosco. I ciuffi erano verdi scuri, intervallati ogni tanto da ciocche leggermente più chiare, ma sempre verdi, come le foglie nuove che si affiancano a quelle più vecchie e scure.

"chi sei?" chiese a bassa voce il biondo rimanendo sempre alla stessa distanza, avrebbe voluto avvicinarsi per studiare meglio i tratti di quell'individuo, ma aveva paura che potesse scappare come un cerbiatto di fronte al proprio cacciatore.

"se ti dicessi il nome che ne ricaveresti? Sapresti qualcosa della mia vita?"

"no, ma di solit..."

"non posso dirti nemmeno quello"

"ma io..."

"la curiosità uccide"

I due ragazzi non accennavano a spostarsi da quel punto indefinito nel bosco, nessuno dei due sapeva che ore fossero, ma, mentre uno era solito seguire degli orari ben precisi per mangiare e andare a scuola, l'altro non sapeva nemmeno come leggere un orologio, lui andava più a istinto e non si preoccupava di dover mangiare in orari precisi, in realtà non tutti i giorni riusciva a mangiare, dipendeva molto dal suo comportamento, ma poco gli importava.

"c'è qualcosa che posso sapere di te?"

"mmh..." il verde ci pensò un attimo sollevando il mento e poi sorrise, ma questa volta il sorriso sembrò meno teso e finto di prima "...io non esisto più nel tuo mondo, o almeno così mi dicono"

Il biondo sgranò gli occhi, non capiva cosa volesse insinuare con quell'affermazione. Che fosse frutto della sua immaginazione? Che in realtà non c'era nessun ragazzo lì nei boschi?

"non sono un'illusione se è ciò che stai pensando" continuò il verde notando l'espressione che si era dipinta sul viso dell'altro.

"e allora..."

"non posso dirti più di questo"

"non vuoi sapere niente di me?" chiese a quel punto il biondo che per la troppa curiosità sentiva il cuore pulsare nelle orecchie.

"mi sarebbero utili delle informazioni su di te?" il verde fece sparire il sorriso e lo sostituì con un'espressione che dava l'idea che si stesse interessando al discorso

"non so, mi chiamo Katsuki Bakugou e ho sedici anni"

"e che me ne faccio di queste informazioni? Come immaginavo mi sono inutili"

Il biondo si sentì colpire nel profondo con quell'affermazione, ma non lasciò trasparire la propria delusione.

"la luna sta per fare il suo ingresso, devo tornare altrimenti non potrò avere il mio pane" disse il verde alzando gli occhi verso il cielo e puntandoli sulla figura sempre più visibile della luna.

"ti conviene tornare a casa Bakugou, il bosco non è posto sicuro per voi figli di una vita normale"

Bakugou alzò al volo gli occhi verso il cielo e, quando tornò a guardare davanti a sé, del verde non era rimasta traccia. Era sparito con un niente, senza rumori e senza lasciare segni del suo passaggio. 





Ed ecco che Bakugou incontra "il ragazzo nel bosco" ... che idea vi siete fatti? 

Se la storia vi sta piacendo fatemelo sapere con un commento o una stellina!

Buon proseguimento di lettura e buon tuffo nelle emozioni^^

That guy in the woodsWhere stories live. Discover now