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Bakugou si girò tenendo ancora la mano del verde intrecciata alla sua. Avevano raggiunto la città da un po', ma mancava ancora molto a casa sua, non lo avrebbe lasciato andare per nessun motivo.

Quando Bakugou si voltò vide una donna dai capelli scompigliati e gli occhi larghi nei quali si poteva scorgere follia pura. Le ciocche nere ricadevano sulle spalle ossute e le mani erano alzate in direzione di Deku, come se lo stesse richiamando tra le sue braccia.

"lui non è tuo figlio" disse risoluto il biondo senza lasciar andare la mano del verde, nemmeno quando quest'ultimo aveva provato ad allentare la presa e far scivolare via le dita da quelle di Bakugou.

Il biondo si ritrovò a studiare quella figura in piedi poco distante da loro e non si capacitò di come una donna così minuta e magra avesse potuto causare tutte quelle ferite al suo amico, ma poi la risposta arrivò. Un uomo robusto, alto e dalla corporatura che ricordava un armadio, raggiunse la donna minuta e vi si affiancò guardando in modo severo Deku.

Bakugou sentì il verde trattenere il respiro, lo vide tremare e cercare di indietreggiare. Vedeva il terrore negli occhi del ragazzo e subito capì. Chi aveva abusato di lui, chi lo aveva maltrattato in quel modo inconcepibile e lo aveva convinto di essere solo un oggetto, era quell'uomo e Bakugou sentì il bisogno di ucciderlo all'istante.

Guardò in modo torvo l'uomo di fronte a loro, mai in vita sua aveva desiderato che una persona morisse, mai prima di quel momento. Lanciò un'occhiata ai polsi del verde, quei polsi segnati da solchi e lividi per tutte le volte che erano stati legati. Lo zigomo con il segno di un pugno, le unghie rotte per le volte che il ragazzo aveva provato a scavare una via di fuga da quell'incubo. Non riuscì a trattenersi e si lanciò contro quell'uomo che era stato la causa di tutte le sofferenze del suo amico d'infanzia.

Deku provò ad allungare la mano verso il biondo e le dita sfiorarono la maglietta, ma non riuscirono ad afferrarla. Avrebbe voluto tenerlo lontano da quell'uomo, lui sapeva di cosa fosse capace e non voleva che qualcun altro oltre a lui soffrisse per mano di quel mostro. Lasciò scendere una lacrima per la consapevolezza di non poter raggiungere Bakugou e impedirgli di andare incontro ad un'inevitabile sofferenza.

Il biondo non pensò a cosa avrebbe potuto fare per sconfiggerlo, ma l'unica cosa che voleva fare era stringere quella gola e fargli mancare l'aria così come era stato fatto con Deku.

Non si era dimenticato dei segni rossi intorno al collo del verde e di notte si era immaginato così tante volte la scena, che aveva iniziato a pensare che fosse reale. Vedeva davanti a lui una figura non ben identificata stringere le mani fino a chiudere la trachea del ragazzo, era riuscito ad immaginarsi le piccole lacrime ai bordi degli occhi per la disperata ricerca di aria e la consapevolezza della morte imminente. Non riusciva a togliersi dalla mente il dolore che aveva potuto provare quel ragazzo lentigginoso una volta ripresa aria e fatta passare nella trachea lesionata. Sicuro ogni respiro gli aveva bruciato dall'interno la gola. Ma la cosa che più lo terrorizzava e lo aveva fatto infuriare era l'idea del verde che sperava nella morte così che quella fosse l'ultima volta che venisse torturato e usato.

Il biondo riuscì a dare una forma ben precisa a quella figura che strangolava il suo amico e la furia crebbe con lo scorrere del sangue nelle vene.

Quando Bakugou raggiunse l'uomo gli diede un calcio al fianco, ma quello sembrò non provare dolore, anzi rimase immobile e sogghignò. Era forzuto e con quella sua forza aveva scaricato la frustrazione sul corpo fragile e minuto del verde. Il biondo schivò i pugni diretti al suo viso e fece il possibile per restituirgliene almeno uno.

Assottigliò gli occhi e guardò in modo torvo quell'uomo dalle fattezze di un armadio.

-lo hai toccato-

Fece un passo avanti

-lo hai fatto soffrire-

Allargò il braccio per aumentarne la forza

-gli hai fatto credere di essere un oggetto da usare-

Chiuse la mano in un pugno

-gli hai fatto desiderare la morte-

Concluse il gesto disegnando un arco nell'aria e colpì in pieno volto l'uomo, con ancora nella testa le parole del verde di qualche giorno prima.

[...]

"Bakugou cosa si prova a morire secondo te?" chiese il verde osservando un fiore appassito che stringeva tra le dita

"credo che ognuno provi qualcosa di diverso. Dipende da come si muore. Ma secondo me tutti provano tristezza nel morire"

"perché?" chiese con quell'aria innocente di un bambino curioso che non sa ancora nulla del mondo.

Bakugou osservò il profilo del verde e si fece rapire da quelle curve fin troppo marcate per la magrezza del ragazzo. Gli occhi grandi guardavano con amore e compassione il fiore secco, gli zigomi, sporchi di terra, erano leggermente rosati e il naso aveva quella lieve curva in su che gli attribuiva un aspetto delicato. Trovava affascinante tutto ciò che riguardasse quel ragazzo, anche quella cicatrice sulla tempia, lui la trovava misteriosa e attraente.

"perché non si vuole mai lasciare questo mondo e le persone che si amano" rispose a quella domanda cercando di convincere il verde che ci fosse qualcosa di brutto nella morte.

"io non credo..." il verde scavò con una mano una piccola buca e vi ripose il fiore per poi ricoprirlo "... secondo me morire non è poi così male. Sai, qualche volta ho sperato nella morte. Ho sperato che arrivasse e mi portasse via. Quelle volte in cui ti manca l'aria e, invece che sperare di riuscire a respirare di nuovo, speri di rimanere in apnea abbasta tempo per impedire al cuore di continuare a battere. Sì, certe volte ho sognato di poter finalmente morire"

Bakugou sfessurò appena la bocca, sconvolto da quella confessione. Non avrebbe mai voluto conoscer quel particolare di quel ragazzo, anche se faceva parte del mistero che lo avvolgeva. Si sentì pervadere da un'onda di terrore e compassione. Il cuore accelerò e le lacrime cominciarono a spingere per venir fuori.

Non sapeva cosa dire per far cambiare idea al verde, osservò ancora i lineamenti di quel ragazzo misterioso e sospirò.

"io soffrirei se tu morissi" disse in un sussurro.

"ma io soffro in questa vita. Sarebbe egoista da parte tua chiedermi di rimanere" disse con tono piatto il verde facendo incontrare le iridi verde smeraldo con quelle rosso rubino. Il biondo sgranò gli occhi, ma si rese conto che finalmente il verde stava prendendo in considerazione il fatto che non fosse giusto che lui soffrisse. Piano piano stava cambiando atteggiamento da quando l'aveva visto la prima volta e questo fatto sollevò, anche se di poco, Bakugou.

[...]

L'uomo fu preso alla sprovvista dal colpo inferto dal biondo, perse appena l'equilibrio, ma non cadde. Si girò di nuovo verso quel ragazzo dai capelli paglierino e si preparò per colpirlo, così come aveva fatto per anni con il ragazzo dalla zazzera verde. L'uomo preparò il pugno, vide il biondo risoluto guardarlo con sguardo di sfida e digrignò i denti, ma non fece in tempo a colpirlo.

Finalmente arrivò la polizia che li separò. Bakugou non era riuscito a strangolare quell'uomo e si sentiva in colpa per non aver fatto provare nemmeno la metà di ciò che aveva provato Deku per una vita intera. 






Ci stiamo avvicinando alla fine, il prossimo sarà l'ultimo capitolo. Che ne pensate?

Il discorso sulla morte che ha fatto Deku può sembrare duro e mi dispiace se ho toccato qualche tasto dolente... sappiate però che per qualsiasi cosa potete scrivermi❤

Se la storia vi sta piacendo fatemelo sapere con un commento o una stellina!

Buon proseguimento di lettura e buon tuffo nelle emozioni^^

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