-3-

1.3K 116 107
                                    

Il biondo tornò a casa sempre più incuriosito da quel ragazzo appena incontrato. Non sapeva cosa avesse di così interessante quel verde, ma gli rimase nella testa per tutta a notte fino alla mattina successiva, quando la sveglia lo obbligò ad alzarsi e prepararsi per andare a scuola.

Il sole fuori era alto e con i raggi attraversava le grandi vetrate della classe e riscaldava l'aula. Bakugou stava seduto con il gomito sul banco e il mento abbandonato sulla mano. Lo sguardo fisso su di un albero in fiore appena fuori della sua classe.

Chi era quel ragazzo? Perché aveva riscosso così tanto interesse in lui che non provava mai nulla? Ma soprattutto che erano quelle cose che aveva detto? E quei segni sui polsi?

C'erano più domande che certezze che riguardavano quel ragazzo dalla zazzera scompigliata, ma il biondo si era deciso che in qualche modo avrebbe scoperto che cosa celassero quegli occhi color del bosco.

Vide un fiore staccarsi da un ramo e venne risvegliato da quel suo giro di pensieri. Si girò per controllare l'orario sul grande orologio appeso alla parete e sbuffò piano vedendo le lancette fisse che sembravano non essersi mosse dalla volta precedente che vi aveva lanciato uno sguardo.

Finalmente la campanella suonò la fine delle lezioni e lui poté riprendere la strada per casa, sempre con la musica nelle orecchie e lo sguardo assente. Ma dopo pochi metri alzò di scatto la testa, qualcosa non lo convinceva in quel ragazzo della sera prima. Aveva accennato qualcosa riguardo il pane e che non lo avrebbe avuto se non fosse tornato lì dove doveva, così Bakugou si girò e notò la vetrina di una panetteria. Ecco cosa aveva riportato alla mente quell'affermazione, il profumo del pane appena sfornato. Il biondo entrò nel negozio facendo risuonare la campanella appesa sopra la porta e attirando l'attenzione della signora leggermente in carne che si trovava dietro il banco.

"giovanotto sei qui per comprare del buon pane?" la voce della donna era gentile e a ogni parola le guance gonfie e leggermente arrossate si muovevano morbide. Aveva un sorriso gentile che il biondo notò, ma non ricambiò.

Bakugou indicò un filone di pane dalla crosta scura e croccante e se lo fece incartare. Ancora non aveva deciso cosa farci, ma intanto se l'era messo al sicuro nello zaino.

Il ragazzo cambiò direzione e si diresse verso il bosco. Sentiva l'odore del pane fresco provenire dall'interno del suo zaino e, piano piano che si andava avvicinando al luogo del primo incontro, cominciò a pensare a come darglielo senza sembrare un'elemosina.

Schivò i petali caduti a terra sempre con lo stesso sguardo perso e, quando l'asfalto del marciapiede si sostituì con il terreno polveroso, alzò lo sguardo. Non era sicuro l'avrebbe rincontrato, ma era ciò che sperava e non sapeva il perché.

Camminò a passo veloce e deciso, scansando i rami che altrimenti lo avrebbero colpito sul viso e, quando arrivò nello stesso identico punto in cui il giorno prima c'era il ragazzo chinato a dare da mangiare allo scoiattolo, non vide nessuno.

Guardò deluso quel quadrato di terra che il giorno prima accoglieva il verde e buttò fuori l'aria che aveva trattenuto appena prima di raggiungere quella zona.

"stai cercando qualcuno?" quella voce delicata fece girare di scatto il biondo che, appena vide colui che aveva parlato, sgranò gli occhi e piegò per un attimo l'angolo della bocca, per poi tornare con la sua solita espressione apatica.

"ho-ho del pane" non era riuscito a pensare ad altro, non avrebbe voluto dirglielo in quel modo, ma ormai la voce gli era uscita e le parole erano state proprio quelle, quindi tanto valeva porgergli il pane e andarsene. Ma non era ciò che voleva fare, lui non voleva solo dargli il pane e poi tornarsene alla sua monotona vita, lui voleva risolvere il misterioso caso del ragazzo del bosco.

That guy in the woodsOnde histórias criam vida. Descubra agora