06 II

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La consegna degli Ordini di Merlino sarebbe stato un evento ufficiale tenuto nel più lussuoso albergo della Londra magica in cui era d'obbligo l'abito elegante e a cui era possibile portare un più uno. Sirius fu tentato di chiamare Charlie come suo accompagnatore, ma si trattenne. I due non si erano più visti dal funerale, Sirius gli aveva mandato un Patronus qualche giorno dopo e Charlie gli aveva risposto con un biglietto recapitato tramite Ron in cui gli aveva gentilmente chiesto spazio e la loro comunicazione era finita lì. Erano entrambi molto presi, per motivi diversi, e Sirius certamente non gliene avrebbe fatto una colpa. Sapeva fin troppo bene cosa significava perdere un fratello e se Charlie non lo voleva fra i piedi, Sirius non era nessuno per provare a fargli cambiare idea.

L'idea per la persona ideale da invitare gli venne quando Andromeda entrò per la prima volta a Grimmauld Place.

"È la prima volta che entro in questa casa e non mi si rizzano i peli sul collo" disse lei guardandosi attorno sorpresa.

"Lo so, è piacevole, eh? Vieni, ho una sorpresa per te" disse portandola nel salotto al primo piano.

"Il corridoio è spettacolare" commentò osservando le costellazioni.

"Ci è voluta un'intera giornata e ben quattro maghi per finirlo"

"Ma, le costellazioni sono inventate?" chiese sorpresa mentre osservava il cervo.

"Alcune si, alcune no" arrivarono davanti alla porta del salotto e Andromeda si fermò incerta.

"Immagino di essere stata bruciata via, sicuramente" disse gelida.

"Lo eravamo entrambi. Avanti, vieni" disse tirandola per la mano.

A Sirius non importava tanto di quella stramaledetta famiglia, ma ad Andromeda sì. Lui era al primo anno di Hogwarts quando la cugina era stata cacciata, ma si era fatto aiutare dai Potter, in segreto dai suoi genitori, per contattarla e andare a trovarla. Andromeda all'epoca aveva pianto, ma era stata comunque ferma nelle sue convinzioni. Quando anche Sirius aveva abbandonato i Black, 'Dromeda gli aveva scritto una lettera che doveva ancora essere alla Tenuta Potter e che lui aveva riletto fino a ricordare a memoria.

Andromeda pianse di nuovo, vedendo che il suo ramo si era allungato e che adesso conteneva anche la sua famiglia.

"Sapevo che per te era importante e allora l'ho fatto sistemare" spiegò mentre la donna sfiorava il volto di sua figlia, capelli rosa e un orribile cappello con le piume. Non aveva mai capito la storia dei cappelli, erano uno più brutto dell'altro, ma Elvire non aveva potuto farci niente.

"Non è mai stato così bello. Mio padre ci aveva detto che un tempo l'albero era in grado di fiorire, ma erano passati talmente tanti anni che nemmeno lui lo aveva mai visto"

"Credo abbia smesso di fiorire quando hanno iniziato a cacciarci alla prima occasione"

"Oh, c'è anche il ramo di Cedrella. Sirius, è bellissimo" disse con le lacrime agli occhi.

"Se fosse possibile, staccherei questa stanza e te la regalerei, ma neanche io riuscirei in una cosa simile"

"Basta che continui ad esserci, il resto poco importa"

I due si sedettero e Sirius le servì il the. Erano seduti da pochi minuti quando Luna infilò la testa nella porta e, dopo aver salutato, gli chiese quanto gli importava della coperta viola con i serpenti.

"Divertiti Luna, dopo voglio vedere che ne hai fatto" disse rapidamente per poi tornare alla sua ospite

"Le maniglie non siamo ancora riusciti a toglierle, ma per il resto ci stiamo sbarazzando di un sacco di serpenti" spiegò Sirius ad Andromeda. "Ti piacerebbe avere qualcosa? Credo che ci siano ancora un sacco di gioielli di dubbio gusto, ma ancora non mi sono preso la briga di provare ad aprire la cassaforte"

Portraits of the Past   II Wolfstar IIWhere stories live. Discover now