Capitolo 15

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"Non sono degno di te, non ti merito più ma al mondo non esiste nessuno che non ha sbagliato una volta... e va bene così, me ne vado da te ma quando la sera tu resterai solo ricorda qualcuno che amava te..."

("Non son degno di te", Gianni Morandi)


(Sebastian)

{Svizzera Casa Vettel, 10 dicembre}

È dal 1 dicembre che non riesco a dormire in maniera decente. Tra pensieri e il piccolo che la notte ci fa penare è un grosso problema.

Sono giorni che Lewis prova a chiamarmi e mi manda milioni di messaggi a cui non rispondo. La notizia si è diffusa presto... diventerà padre insieme a questa Chelsea.

Com'è possibile? Lewis è sempre attento a queste cose... ma soprattutto perché non me l'ha detto? Perché ha dovuto farmi crollare il mondo addosso facendomelo scoprire ad una conferenza? Per fortuna che non ero presente a quella conferenza anche perché per me, forse per la prima volta, sarebbe stato un problema rimanere in silenzio facendo finta di niente. Sono molto deluso e arrabbiato... ci eravamo promessi di dirci tutto.

Con Hanna le cose sono normali... sa che sto con Lewis e non ha più provato a fare qualcosa, anche perché troppo impegnata a stare dietro ai nostri figli con il piccolo che ci fa dannare molto.

Questa sera forse riuscirò a dormire... la madre di Hanna è venuta a trovarci e dormirà qui nella depandance e, vedendoci un po' stanchi, ha deciso di portare il piccolo a dormire con lei così da darci una nottata libera.

Mi sdraio sul letto mentre Hanna fa addormentare le bambine. Io e Hanna dormiamo nella stessa camera perché nessuno sa niente e sopratutto perché se una delle bambine si dovesse svegliare di notte ci trova insieme.

Mi sdraio a pancia in giù e chiudo gli occhi rilassandomi. Poco dopo sento due mani cominciare a massaggiare la mia schiena... Hanna sa che adoro i massaggi alla schiena soprattutto dopo un periodo così stressante.

Dopo un bel po' di tempo Hanna si sdraia sopra di me abbracciandomi forte e dicendomi "ti voglio Seb... mi manchi".

Tutti i pensieri e tutto il resto viene spazzato via quando la sento baciarmi la schiena sotto la maglia. In pochi secondi ribalto la situazione e lei è sotto di me. Ci baciamo in modo quasi violento alla ricerca di qualcosa di più. Hanna mi toglie la maglia e mi lascia una scia di baci sul petto mentre io frenetico gli tolgo tutto. Pochi minuti dopo siamo nudi e passiamo la notte insieme dopo tanti mesi. E ci addormentiamo insieme stanchi.

Mi sveglio sudato nemmeno un'ora dopo. Nella mia mente solo Lewis Hamilton. Cosa cazzo ho fatto! Ho tradito Lewis... ho tradito l'amore della mia vita. Disperato mi metto le mani sul viso e calde lacrime cominciano a scendere sulle mie guance. Scuoto la testa disperato... chiudo gli occhi per poi riaprirli e sperare che fosse tutto un brutto sogno.

Ma non è così. Hanna dorme al mio fianco e io non provo il minimo desiderio per lei. Non mi tange minimamente il suo essere nuda così vicino a me.

Lewis non mi perdonerà mai... sarà giustamente così.

Come può perdonarmi? Non si perdona un tradimento... figurati in una relazione come la nostra.

Così pieni di problemi e insicurezze... ma così innamorati. E io ho buttato via tutto così, con una cazzata, la più grande cazzata della mia vita.

Inoltre, non contento, ho anche dato una speranza ad Hanna che non si merita di essere presa in giro.

Che uomo sono? Non mi merito niente di niente... dovrei vivere solo così non farò del male a nessuno.

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