4. Prima dell'operazione

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Mancava solo un giorno all'operazione ed entrambi i ragazzi erano in ansia.

Era tardo pomeriggio ed Iwaizumi andò a casa Oikawa per far compagnia all'infortunato come praticamente tutti giorni da quando gli aveva detto tutto.

Suonò il campanello pronto a vedere lo sguardo semi sorridente del castano, ma non fu lui ad aprire.

La signora Oikawa era sull'uscio della porta con gli occhi rossi e lo sguardo perso.

Quando vide il corvino, i suoi occhi ripresero un briciolo di lucenteza, ma probabilmente era dovuto alle lacrime che minacciavano di uscire.

- Hajime... Tooru... Tooru è s-scomparso! -

Non riuscì a trattenersi, scoppiando a piangere di conseguenza.

Il ragazzo rimase imbambolato, lo sguardo perso, i pugni serrati.

"Quell'idiota!!"

- L-lo ritroverò... Troverò suo figlio e lo riporterò a casa. -

La donna non fece quasi in tempo ad annuire tremante che Iwaizumi era partito a corsa alla ricerca di qull'idiota di Oikawa.

"Dannazione Oikawa!!! So che sei spaventato, ma non puoi fuggire sempre dai tuoi problemi.
Sei un idiota, sei un idiota!"

-S-sei un idiota...- più continuava a correre e più le lacrime minacciavano di uscire.

Continuava a tenere i pugni chiusi e i denti serrati.

Cercava di non piangere mordendosi il labbro inferiore e se continuava così gli sarebbe iniziato a sanguinare.

Dopo circa mezz'ora di ricerca per mezza città senza risultati, Hajime si fermò su una panchina, esausto per la corsa.

Si mise le mani fra i capelli chiudendo poi gli occhi cercando di riflettere, ma i brutti pensieri non lo lasciavano tranquillo.

"E se gli fosse successo qualcosa? E se si fosse perso? Dannazione quello potrebbe essere finito ovunque!"

Rimase su quella panchina con le gambe che non smettevano di muoversi nervosamente per altri dieci minuti, prima di rialzare la testa.

Come un fulmine a ciel sereno, la possibilità di aver capito dove si trovasse il castano balenò nella testa del moro.

Si alzò di scatto, lo sguardo illuminato volto a guardare il vuoto davanti a lui.
Si mise a correre più veloce di prima, ma questa volta avendo una meta ben precisa.

"Perché non ciò pensato prima?!"

Ci mise solo cinqie minuti ad arrivare.

Attraversò il cancello della scuola ancora aperto nonostante l'orario.

Si diresse con passo spedito alla struttura che più amava di quell'edificio.

La palestra.

Provò ad aprire la porta, ma era chiusa a chiave.

Quindi, girò lungo il muro esterno fino ad arrivare sul retro.

- Finalmente ti ho trovato -

Come aveva previsto Hajime, il ragazzo si trovava nei dintorni della palestra dell'Aoba joshai.

Il ragazzo accucciato in terra con la schiena appoggiata al muro, girò leggermente lo sguardo, il giusto per far notare all'altro i suoi occhi rossi e gonfi.

- Oikawa...- voleva urlargli contro che era un idiota, ma non era proprio il momento.

Si avvicinò lentamente per poi sedersi di fianco all'amico, volgendo lo sguardo nella stessa direzione di Tooru, verso il cielo al tramonto coperto in parte da alberi scuri a causa della luce.

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