21. Mi manchi

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Dopo la morte di mio padre, ho deciso di tornare a vivere a casa mia.

Mia madre è rimasta sconvolta dal suicidio di suo marito. Piano piano si sta riprendendo, ma ha comunque bisogno di me.

In questo momento, io e Oikawa stiamo riportando nella mia stanza alcune delle mie cose che avevo portato a casa di quest'ultimo.

- Hey, Iwa-chan. C'è una specie di lettera sul tuo letto. - mi fa notare il castano, posando i vestiti, che aveva in mano, sul materasso per poi afferrare il foglio di carta.

Io smetto di fare quel che stavo facendo per dirigermi dal ragazzo che mi porge la lettera.

Con Tooru avvinghiato come un koala alla mia vita, apro il foglio ad una velocità che fa invidia ai bradipi.

Appena vedo la scrittura riconosco subito di chi è.

- È da parte di mio padre... - sossurro con voce tremante.

In risposta, Oikawa aumenta la presa sui miei fisnchi e poggia la fronte sui miei capelli.

Non riesco a dedurre l'espressione che potrebbe avere sul volto perché non riesco a capire che cosa gli passi per la mente.

Dopotutto quello a cui mio padre ha fatto più male è Oikawa.
Rischiare di morire non è un'esperienza che si dimentica facilmente.

Ma i miei pensieri vengono interrotti proprio da chi me li ha creati.

- Riesci a leggerla? - la sua voce è bassa e un po' troppo profonda per i suoi standard, ma mantiene quella nota di dolcezza e preoccupazione che riserva sempre quando si tratta di questo argomento.

- Credo di sì... - rispondo abbassando gli occhi sul pezzo di carta.

Prima che possa iniziare a leggere, il ragazzo mi lascia un bacio tra i capelli per poi sedersi sul letto trascinandomi con sè.
Normalmente gli avrei tirato un cazzotto e insultato in qualche modo, ma in questo momento sono troppo concentrato su quel che mi ha lasciato mio padre.

Inizio a leggere nella mente, mentre Oikawa tiene la sua testa poggiata sulla mia schiena.

Più vado avanti è più le mani tremano.
Le lacrime minacciano di uscire, ma le trattengo, facendomi solo bruciare la gola.

Tooru si accorge del mio stato e, mantenendo il silenzio e continuando a non guardare il foglio, poggia le sue mani sopra le mie, dandomi maggiore sicurezza.

Ma una volta finito di leggere è impossibile nascondere le mie emozioni.

Dannazione!!
Non volevo... Non volevo piangere per un bastardo come te!
Bastardo...
Stupido, stupido, stupido!!

Le lacrime bagnano il foglio che stringo tra i pugni tremanti.
Lentamente lo porto al cuore, lasciando cadere sulle mie cosce le mani di Oikawa.
Il mio corpo è percosso dai singhiozzi che iniziano a farsi sentire, sempre più forti, sempre più frequenti.

- I-iwa-chan?! - mi chiama preoccupato l'altro.

Il mio corpo si muove da solo, girandosi di scatto verso il castano e portandogli le braccia al collo, facendo cadere la lettera sul pavimento.

Oikawa, dopo un attimo di confusione, ricambia l'abbraccio, iniziando ad accarezzarmi i capelli.

- N-non volevo p-piangere per lui... T-ti ha f-fatto.. del m-male - dico tra un singhiozzo e l'altro.

- Sfogati e piangi. Non devi pensare a me in questo momento - mi sussurra dolcemente.

Io stringo la presa, nascondendo il viso nell'incavo del collo di Oikawa, bagnandogli completamente la spalla della maglietta.

🏐Tra piaceri ed insidie ~ Iwaoi (Haikyuu!!)🏐Where stories live. Discover now