Capitolo IV

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-Stiles-

Le mani continuano a tremarmi per tutto il tempo che sposto il corpo di Gabriel in un sacchetto nero, non riesco a sopportare la vista di ciò che ho fatto. Sono un mostro. Continuo a ripetere a me stesso. L’odore che emana mi provoca violenti conati.
Insieme ai resti del mio compagno, metto nel sacco il tappetto pieno di sangue e con poco successo cerco di strofinare la moquette, irrimediabilmente rovinata. Chi diavolo mette la moquette in un alloggio universitario?
Intento a pulire ignoro le prime due chiamate, non posso affrontare nessuno, soprattutto se chi chiama è mio padre o Scott. Sentendo che il telefono non cessa di squillare, guardo lo schermo. Derek Hale. Quattro chiamate in due giorni. Mi rendo conto che probabilmente riguarda ciò che gli ho detto la scorsa notte, quindi rispondo. Mi sbraita contro per non avergli risposto, l’unica cosa a cui riesco a pensare, l’unica cosa che riesco a dirgli, è che ho spostato il corpo di Gabriel, sono pronto a sentire altre grida quando il suo tono di voce cambia.

‘’Siamo in Virginia.’’

Riesco a sussurare solo un ‘grazie’ e chiudo.
Sono le 4:00 PM, quando sento bussare alla porta della mia stanza, la 244, apro e mi ritrovo in un attimo tra le braccia di Scott.

‘’Mi dispiace fratello, mi dispiace di non essere stato con te quando ne avevi bisogno.’’

‘’Scott, non è colpa tua.’’

Lo stringo e quando apro gli occhi per staccarmi dall’abbraccio vedo Derek, sta osservando il sacco sotto il letto senza proferire parola, rivolgendomi a entrambi domando.

‘’Cosa facciamo?’’

‘’Torniamo a casa.’’

Derek mi rivolge uno sguardo glaciale.

‘’Ma il college?..’’

‘’Sei il Beta di qualcuno che non conosciamo e hai ucciso una persona, l’unica cosa che possiamo fare è mettere 4000 km di distanza tra noi e questo posto.’’

La rabbia e la frustrazione cominciano a salire in superficie senza che io possa controllarlo e quasi senza accorgermene mi ritrovo a correre fuori dalla stanza sbattendo la porta. La mia vita è finita. E’ rovinata. Il mio sogno è svanito per sempre.
Nonostante io sia un lupo mi ritrovo ansante con le mani sulle ginocchia in mezzo al bosco, quando mi sono allontanato così tanto?
Mi guardo intorno, e chiudendo gli occhi cerco di concentrarmi sugli odori che ho intorno a me. Sento la presenza di qualcuno, non è un odore familiare, quindi escludo la possibilità che Scott e Derek mi abbiano seguito. Una risata rimbomba in lontananza.

‘’Sei tornato moccioso.’’

Mi giro di scatto, capendo quasi immediatamente chi ho davanti, i suoi occhi brillano, nonostante il sole sia ancora alto nel cielo, non ha paura di farsi vedere per quello che è realmente. E’ il lupo che mi ha morso tre settimane fa.

‘’Perchè lo hai fatto?!’’

Sento la rabbia crescere sempre di più, dalle mie mani comincia a gocciolare del sangue, sto stringendo i pugni e le mie unghie mi hanno trafitto il palmo della mano.

‘’Conosci gli Argent?’’

Perdo un battito sentendo quel cognome e pensando ad Allison.

‘’Cosa c’entrano loro?’’

Mi sorride e si avvicina, sento il suo respiro a pochi centimetri dalla mia bocca.

‘’Hanno ucciso tutto il mio branco, e ora io mi prendo una piccola vendetta. Avrei trasformato Allison, ma la puttanella è morta prima che potessi farlo, quindi mi sei rimasto solo tu.’’

Sentendo cosa ha appena detto su Allison, mi butto su di lui cercando di ferirlo, ma senza nemmeno accorgermene mi ritrovo per terra senza fiato, io non ho colpito lui, ma dalla ferita sullo stomaco mi rendo conto che lui mi ha preso in pieno. Guardo le mie mani, il sangue è scuro. Sono in ginocchio, quando si fa più vicino, prende il mio ciuffo fra le dita e mi strattona in modo che possa guardarlo.

‘’Speravo durassi di più, ma forse se ti uccido i tuoi amici soffriranno di più.’’

Chiudo gli occhi, le lacrime cominciano a scendere dai miei occhi senza che io possa comandarle, le unghie piantate nelle cosce.

‘’Allora uccidimi, FALLO. FALLO ADESSO.’’

Urlo tremando, ma un ruggito mi fa sbarrare gli occhi, mi entra nelle viscere. Derek e Scott stanno correndo verso di noi. L’Alpha mi lascia e per un attimo credo si fionderà sui miei amici.

‘’I famosi lupi di Beacon Hills.’’

Esordisce senza paura. Ma poi sento la voce perentoria di Derek e per un attimo sembra ancora lui l’Alpha e non Scott.

‘’Porta via Stiles.’’

Il lupo appena sente queste parole, si fionda di nuovo su di me, e mi alza da terra, questa volta mi tiene la mano sulla nuca. Si avvicina al mio orecchio e sussurra.

‘’Vuoi divertirti un po'?’’

Rabbrividisco, il suo respiro è caldo su di me. Lo sento avvicinarsi di più, poggia il suo corpo al mio e poi mi preme un’unghia sotto il mento rivolgendosi a Derek.

‘’Dove vuoi portare il mio Beta?’’

Il lupo mette di proposito enfasi sul pronome per infastidirlo. Gli occhi di Derek diventano azzurri, e il suo viso cambia, trasformandosi del tutto.

‘’Il tuo Beta?’’

Scoppia a ridere, intanto Scott guarda la scena senza ancora intervenire. La ferita che ho sullo stomaco continua a perdere sangue, sento la testa girare.

‘’Sono indeciso lo sai Hale? Lo porto con me o lo uccido adesso?’’

Come se questa frase avesse acceso la miccia che cercava da prima di controllare, Derek si butta addosso al suo avversario, io vengo scaraventato contro un albero e l’impatto mi fa quasi perdere i sensi, sento rumori di lotta, ma non sono più in due, sono in tre, Scott lo sta aiutando. Poco dopo sento l’odore meno familiare svanire sempre più lontano.

Blue Eyes || Sterek Where stories live. Discover now