Capitolo IX

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-Derek-

Corre via ed io non lo guardo nemmeno. Forse dovrei rincorrerlo, ma gli farei solo del male, come faccio con tutte le persone che amo.
Mi incammino verso il bosco, cercando di allontanarmi il più possibile da lì, una corsa nella mia forma Beta mi farà sentire meglio.
Quando sono abbastanza lontano dalla strada e dagli occhi indiscreti tolgo la canotta. E' una serata abbastanza temperata pur essendo Novembre. Poggio la schiena nuda ad un albero, la corteccia mi graffia leggermente. Inspiro. Degli odori in particolare attirano la mia attenzione. Tra uno di questi riconosco Luka Myers. Non credevo avesse il coraggio di rifarsi vivo dopo l'altra sera e questa non è di certo la nottata giusta per provocarmi. I suoi occhi si fanno lucidi. Il mio cuore si spezza leggermente a quel ricordo. Esco velocemente da dietro l'albero e ringhio in direzione dell'odore. Subito dopo un applauso riecheggia da lontano.

''Ma che bravo.'' Dice Luka scendendo da un albero poco lontano da me, i suoi occhi rossi brillano.

''Peccato però, che stasera sei solo.''

Alzo le sopracciglia e respirando a fondo, provo a riconoscere altri odori, ma le uniche cose che riesco a sentire sono l'odore del terreno bagnato a causa della pioggia dei giorni precedenti.

''Anche tu a quanto pare.''

''Non sei attento Derek.''

Sento dei passi, ancora nessun odore, un ricordo mi assale.

Io e Cora stiamo cercando un branco che si nasconde a causa delle recenti e frequenti morti di lupi mannari, quando davanti a noi troviamo solo dei cadaveri. Provavano ad occultare il loro odore per evitare di essere trovati, ma a quanto pare non era servito a niente.

''Ma che bel trucchetto da codardi.''

Faccio uscire gli artigli e ringhio di nuovo mostrando le zanne mentre due Beta appaiono silenziosamente alle spalle dell'Alpha.

''Questi bambini non possono fare niente contro di me.''

''Hai ragione, ma loro sì.''

Alle mie spalle tre cacciatori mi tengono sotto tiro, davanti a me due Beta ed un Alpha sono pronti ad attaccarmi. Non posso farcela da solo.

Un albero sulla sinistra attira la mia attenzione, se corro abbastanza veloce, posso salire e scappare. Sembra un'ottima via di fuga, così comincio a correre e due dei cacciatori sparano, uno di loro riesce a colpirmi sulla nuca.
Non mi fermo, ma quando provo a saltare sento le forze venire meno, mi sbilancio in avanti e poggio le mani su un ramo cercando di tirarmi su. Strappo via il dardo, rendendomi conto che è impregnato di strozzalupo. Le gambe tremano, i suoni sono sempre più distanti. Cado in ginocchio e qualcuno mi colpisce con il calcio del fucile.

Apro e chiudo la mano, il sangue non sembra scorrere, è intorpidita. Provo a socchiudere gli occhi, sento la bocca impastata, alzo leggermente la testa verso l'alto, senza capire dove sono. Ho entrambe le mani legate, le corde sono interamente zuppe di strozzalupo, e ad ogni movimento la pelle brucia e si arrossa maggiormente, impedendomi ogni tentativo di fuga. Anche i piedi sono bloccati, ma fortunatamente, avendo ancora addosso i pantaloni, le caviglie non vengono toccate dalle corde.
La testa pulsa leggermente, proprio dove sono stato colpito. Sento dei passi e poi una scaletta in cordura viene calata, il buco in cui sono legato è alto circa 3 metri, sembra una trappola per grossi animali. Vedo scendere Luka e dalla cintura sgancia un manganello. Lo apre di colpo. E' come quello degli Argent, elettrificato e a prova di lupo. Sputo ai suoi piedi mentre lo guardo negli occhi e sorridendo si avvicina a me.

''Allora, dov'è il mio Beta?''

Non rispondo. Sta facendo tutto questo per Stiles?

Blue Eyes || Sterek Where stories live. Discover now