IV

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Non avrei mai pensato di stringere amicizia così facilmente.
Stavolta ci sono riuscita grazie a me stessa.
La nonna mi ha sempre detto "tu non hai bisogno di nessuno, solo di te stessa e delle tue forze."
È proprio vero: nei momenti più bui della mia vita c'ero sempre e solo io.

Il 17 aprile uno dei miei più cari amici, che consideravo un fratello maggiore, è morto per overdose.
Stava soffrendo tanto data la separazione dei suoi e la precoce morte di sua sorella.

Il 24 aprile scoprii che il mio ragazzo, ormai ex, mi tradiva da molti mesi e chiusi a malincuore una relazione durata ben due anni.

Dunque cominciai a chiudermi in me stessa.
Non andai a scuola per molte settimane.
Non so come ma trovai una forza inalienabile e riuscii a farcela, completamente da sola, nonostante le parole di conforto dalla famiglia e dagli amici.

Dopo aver passato un po' di tempo in vasca decido di riemergere. Asciugo rapidamente il mio corpo e faccio la mia solita skincare.
Dopo aver indossato l'intimo Victoria Secret, mi dirigo verso la mia cabina armadio.

Scegliere cosa indossare è sempre un trauma!

Opto per qualcosa di più elegante.
Indosso un maglione a mo di vestito e lo adorno con una cintura Luis Vuitton, con abbinato una pochette e dei tacchi.
Successivamente prendo posto di fronte alla mia specchiera, accendo i led che contornano lo specchio e procedo con il make-up, un po' più elaborato del solito.
Dopo circa 15 minuti ho finito e ne sono molto soddisfatta.
Accendo la piastra e stiro accuratamente i miei capelli.

Spruzzo un goccio del mio profumo Givenchy. Dopo aver riposto tutto il necessario nella mia borsetta sono pronta.
Sono le 19.58, Mattia sarà qui a momenti. Ammetto che non sono felicissima di passare del tempo da sola con lui, ma preferisco una tortura di pochi minuti pur di prendere i servizi pubblici.

Appena metto piede fuori casa una Mercedes Benz nera sfreccia nel viale e frena all'entrata del grande cancello che fronteggia la mia abitazione.
Attraverso il piccolo sentiero e spalanco la portiera della macchina del moro.

"Un piccolo viziato" penso tra me e me.

"Buonasera Polibio" dico al moro accanto a me dopo aver allacciato la cintura di sicurezza.
"Salve signorina Davila, oggi è davvero sexy lo sa" esclama con aria arrogante. Per tutta risposta roteo gli occhi al cielo.
"Se continua così le farò roteare gli occhi a modo mio" mi dice con malizia.

Mio Dio quando può essere arrogante, prepotente, presuntuoso. 
Indossa un dolcevita nero a collo alto, che mette in particolare risalto il suo fisico ben scolpito e le sue larghe spalle, dei pantaloni a scacchi grigi e bianchi ed una cintura Gucci. I suoi capelli sono ben pettinati con qualche ciuffo fuori posto.
Se non fosse stato per il suo scorbutico modo di fare lo definirei il ragazzo perfetto.

Il viaggio è silenzioso e i nostri respiri riecheggiano nell'atmosfera imbarazzante che si è creata.

Sento la mia pelle bruciare sotto il suo sguardo attento che non tralascia nessun mio dettaglio.
Cerco in ogni modo di evitare un contatto visivo con lui.

"Potresti smettere di guardarmi. Sei fastidioso e fidanzato." Dico di punto in bianco con franchezza.
"Ti ecciti troppo ad essere nella stessa auto con Mattia Polibio? Non preoccuparti non ho brutte intenzioni con te... non ancora" ribatte maliziosamente e con una voce profonda. È la cosa più cringe che abbia mai sentito.
"Sei disgustoso."
"Detto da te lo prendo per un complimento." Mi dice con lo stesso tono di voce.
Roteo nuovamente gli occhi e sposto il mio sguardo verso l'esterno.

Dopo circa 15 minuti l'auto frena improvvisamente.
Si allontana lentamente lanciando un ultimo sguardo alle mie gambe scoperte e mi fa un occhiolino.
Sto letteralmente bruciando.

𝐃𝐨𝐯𝐞 𝐭𝐮 𝐬𝐚𝐫𝐚𝐢, 𝐥ì 𝐬𝐚𝐫ò 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐨!// Mattia Polibio🌙Where stories live. Discover now