-Capitolo 25-

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Dovevo incontrare il maniaco verso le 18:30.
Avevo cercato di posticipare il più possibile sia perché non volevo vederlo sia perché avrei potuto portare Aizawa con me.
In questo modo sarei stata al sicuro.
Presi una felpa larga e dei jeans. Meno ero presentabile meglio era.
Uscii di casa aspettando il mio accompagnatore.
Finalmente arrivò e andammo al bar in cui Arold mi aveva dato appuntamento.
Arrivammo verso le 18:34.
Ci guardammo in giro e dopo qualche minuto buono lo riconobbi.

A:-Sei sicura?-

T/n:-Si, voglio levarmelo dai piedi-

Presi la mano di Aizawa e lo trascinai al tavolino.

A.J:-Hey T/n! Come va?...chi è lui?-

T/n:-Lui è mio marito Arold-

A.J:-Ah...il prof dico bene?-

Disse sogghignando.

A:-Amico...io ti rompo e ti smonto (come un mobile dell'ikea~ *cof* *cof* scusate)
come mi pare e piace. Non parlarmi in quel modo e non rivolgermi lo sguardo man-

Strinsi più forte la mano di Aizawa tanto da farlo gemere.

T/n:-Come puoi vedere sa tutto. Comunque i minuti stanno scorrendo. Che vuoi?-

A.J:-Accomodatevi per favore-

T/n:-Tre minuti Arold-

A:-Non scassare il cazzo Arold-
Sussurrò.

Riuscii a sentirlo.
Non sapevo se essere sollevata o meno dalla sua presenza.
Sentivo che fremeva dalla voglia di mettergli le mani al collo.
Ma se gli avessi detto dove sarei andata, lui avrebbe fatto di TUTTO pur di venire (e non in quel senso...lo so che ci avete pensato tutti...anche tu per un secondo).

A.J:-R-Riguardo alla faccenda...ti assicuro che non sono stato io! Non lo avrei mai fatto! Io ti amavo e ti amo tutt'ora!-

Pessima mossa amico.

T/n:-Tempo e pazienza finita Arold-

Guardai Aizawa.
Il suo sguardo era fisso sul mio psichiatra.
Sembrava essere un misto tra empatia, rabbia e voglia irrefrenabile di tirargli un cazzotto.
Mollai la sua mano fingendo di cercare qualcosa in tasca.
Ma al posto di scaraventarsi sull'uomo, si interessò di più ai miei movimenti.
Mi stava studiando?.
Si erano cambiati di ruolo improvvisamente?.

A:-Che cerchi?-

T/n:-Le chiavi di casa...ce le hai tu?-

A:-Si-

Mi prese per mano e ce ne andammo.
L'uomo era troppo occupato a piangere per rendersi conto che ce ne eravamo andati.

-Skip time-

Avevamo cenato.
Avevo lavato i piatti.
E mi ero fatta una doccia.
Entrai in camera dove c'era Aizawa.
Non stava dormendo.
Stava fissando il vuoto con la coperta che, appunto, copriva solo parte di lui.

{<<_>> = pensiero}

<<Ma sto sbavando? Cioè...VA BENE CHE È FIGO...ma un contengo donna!>>

A:-Lui-

T/n:-Mh-

A:-Era un tuo ex?-

T/n:-Più che altro era un persona con cui sfogavo le mie voglie-

A:-Non sapevo che facessi anche la puttana-

T/n:-Delicatissimo Aizawa caro-

Dissi con il tono carico di sarcasmo.
Mi tolsi le ciabatte e mi buttai sul letto.
Mi misi sotto le coperte e cominciai a toccargli gli addominali.

A:-Che fai? Ora stupri?-

T/n:-Daii...è da un po' che non lo facciaamoooo!-

A:-No-

T/n:-Dai non c'è nessuno sarà divertente!-

A:-E se ti scrive quello?-

T/n:-Lo ignorerò e continuerò ad orgasmare-

A:-Ho detto di-

Senza lasciargli finire la frase mi gettai su di lui.
Cominciai a fargli dei succhiotti sul collo.

T/n:-Hai paura di essere arrugginito Aizawa?-

A:-Non credo proprio-

Aizawa x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora