CAPITOLO 17 : SECTUMSEMPRA

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Tirava un'aria strana al castello quella sera, Draco Malfoy era sempre più strano, più pallido e taciturno, Harry però non le aveva detto niente sul suo conto se non che lo vedeva sparire sempre più spesso per ore e ore e Tiger e Goyle erano spesso soli.

Sophia fu una delle ultime ad uscire dalla Sala Grande dopo cena, così come Draco che una volta uscito non andò verso i dormitori ma verso i bagni.
Spinta dai suoi sentimenti e dalla curiosità decise di seguirlo ma qualcuno l'aveva preceduta, Harry Potter si trovata cinque-sei metri avanti a lei.
Doveva nascondersi e rallentò ma aumentò il passo quando iniziò a sentire dei boati provenienti dal bagno; quando si trovò alla porta per poco non prese un incantesimo a dosso, il bagno era sottosopra, l'acqua usciva da tutte le parti e non riusciva a distinguere le due figure data la loro velocità.

"Cruc-" riconobbe la voce di Draco, Sophia si paralizzò.
"Sectumsempra" gridò Harry.
In un attimo il corpo di Draco finì per terra, ricoperto di sangue, Harry non sapeva cosa fare fino a quando arrivò il professor Piton.
La ragazza cercò di avvinarsi ma il professore la mandò via.
Uscì velocemente dal bagno per andare nel dormitorio ancora stordita dalla scesa.
Come aveva potuto Draco Malfoy anche solo pensare di scagliare una delle maledizioni senza perdono contro un altro studente? Sapeva dell'astio contro Harry Potter ma non fino a questo punto. Che razza di incantesimo poi aveva utilizzato Potter per ridurre così il biondo?
Aveva talmente tanti pensieri che non si rese conto di essere davanti alla sala comune già da qualche minuto.
Andò a letto ma non chiuse occhio, aspettò notte fonda per vedere se Draco fosse tornato nel suo letto oppure in infermeria e una volta controllato nella stanza, prese una felpa e uscì dai sotterranei con la speranza che nessuno la trovasse.

Una volta dentro la grande stanza trovò il ragazzo steso su un lettino che dormiva, si avvicinò e si sedette accanto a lui, gli prese la mano e continuò a guardarlo fino a che non si addormentò.
La mattina venne svegliata da delle dita che le accarezzavano i capelli; due occhi blu la guardavano con uno sguardo triste.
"Buongiorno" le disse lui.
"Come ti senti?"
"Madama Chips mi ha rimesso a nuovo, tu invece? Avrai dormito malissimo"
"Non è un problema, ero preoccupata, ero lì quando è accaduto..."
Draco si irrigidì.
"Draco... tra tutti gli incantesimi proprio quello?"
"Sono andato nel panico ed è stato l'unico che mi è venuto in mente" confessò lui.

La conversazione finì lì, le loro mani erano ancora unite dalla notte e rimasero nella stessa posizione fino a quando Piton entrò nella stanza e la obbligò a tornare nel dormitorio.
Sophia però non tornò nei sotterranei ma cercò Harry, non per chiedergli qualcosa in particolare ma era la persona giusta in quel momento.
Si appostò davanti al quadro della Signora Grassa ed entrò nella sala comune dei Grifondoro quando una coppia di studenti più piccoli uscì per andare a fare colazione.
"Dov'è Potter" chiese Sophia.
"è nella sua stanza, ma tu che ci fai qua?"
"Devo trovarlo urgentemente".
Un ragazzo andò a chiamarlo e quando scese uscirono dalla sala comune per evitare di essere ascoltati.
"Harry mi dispiace per ieri notte, non so chi ha iniziato ma Draco ha sbagliato a lanciarti quell'incantesimo."
"Io sto bene, tu ti sei fatta male?" Sophia scosse la testa, sorrise ad Harry e scese a fare colazione.
In poche ore in tutta la scuola si era sparsa la notizia dello scontro ma la colpa venne data ad Harry, Sophia la trovava una cosa assurda ma non poteva farci niente.

Dopo la mattina di lezione tornò da Draco in infermeria e lo accompagnò nella sala comune poche ore dopo. Lui la ringraziò con un mezzo sorriso, qualcosa stava per accadere e nessuno lo sapeva.

Come Un Angelo - Draco MalfoyWhere stories live. Discover now