CAPITOLO 19: IL SOGNO

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Draco si sentiva soffocato dai sensi di colpa, si logorava la mente ripetendosi che Sophia non sarebbe morta se non avesse fatto niente.

Adesso si ritrovava chiuso a Villa Malfoy, diviso in due tra la voglia di andare al funerale di Sophia e la voglia di morire anche lui.
Narcissa Malfoy, sua madre, cercava di parlargli in tutti i modi ma Draco si rifiutava.

Qualche settimana dopo la fine della scuola e la morte di Sophia decise di andare al cimitero dove avevano seppellito la ragazza, per poter stare da solo e piangere con lei.

Arrivò vicino a Casa Zabini ma decise di passarci dopo la visita a Sophia, infatti il cimitero della famiglia si trovava a poche decina di metri dalla casa; una volta entrato vide subito la lapide, bianca con dettagli nero e argento, e tantissimi fiori colorati. Anche lui ne aveva portato un mazzo.
Draco si inginocchiò accanto alla lapide e poggiò i fiori accanto.

"Ciao Soph, mi dispiace tanto per ciò che ti hanno fatto, è tutta colpa mia. Mi manchi e neanche immagini quanto. Ti ho portato questi fiori, sono i philadelphus ma tutti li chiamano fiori d'angelo. Simboleggiano la memoria e il ricordo e te li ho portati per farti sapere che non mi scorderò mai di te e che farai sempre parte della mia vita. Lo so che mi sono comportato male con te, ti ho trattata male, ignorata, derisa, insultata e attaccata ma in tutto questo non sono mai riuscito a togliermi dalla testa il suono della tua risata, il tuo sorriso, i tuoi occhi, i tuoi baci, il tuo profumo, le tue battute squallide e i ragionamenti contorti. Sono passate poche settimane ma mi sembra sia passata un'eternità. Ogni mattina mi sveglio e spero sempre che tutto questo sia un incubo. Ho paura di andare da tuo fratello, non lo vedo da quella sera, lui sapeva tutto del piano, sapeva il mio compito e adesso mi odierà sicuramente. Ti prego, consigliami cosa fare, ho bisogno di te Sophia, adesso come non mai vorrei averti accanto a me perché ti amo e so che sono in ritardo di anni ma è sempre stato così fin dal tuo primo anno ma ero troppo stupido e orgoglioso per ammetterlo a me stesso e agli altri che ho finito per essere tuo nemico invece che tuo amico, fidanzato e amante. Ti prego, torna da me."

Dopo qualche ora Draco si fece coraggio e bussò alla porta di casa Zabini, ad aprirgli fu proprio Blaise, aveva l'aria stanza, il viso distrutto e consumato.
"Cosa vuoi Draco?"
"Volevo sapere come stavi"
"Come dovrei stare secondo te? Hanno ucciso mia sorella."
Il biondo non sapeva cosa dire, era tutta colpa sua e Blaise non glielo avrebbe mai perdonato.
"è tutta colpa mia Blaise, mi dispiace"
"Adesso è meglio se te ne vai" e gli chiuse la porta in faccia.

Quella notte Draco sognò Sophia per la prima volta dopo l'accaduto, era bellissima, aveva un vestito azzurro leggero e i capelli mezzi legati.
Non riusciva a crederci, sembrava così vero "Soph, dimmi che non è un sogno ti prego".
Lei rise, "Sta a te decidere se lo è o meno".
"Non voglio che lo sia, io ti voglio qua accanto a me"
"Io sono qua accanto a te, da quella sera io non ti ho mai lasciato."
"Cosa intendi dire?"
"Lo capirai con il tempo. Adesso però devi fare una cosa per me"
"Farò tutto ciò che mi chiedi"
"Smettila di torturarti ed esci da quella stanza"
"Come posso? È colpa mia se tu non sei più qua"
"Non è vero, non hai ordinato tu di uccidermi Draco! Adesso devo andare, ci vediamo domani sera"

E Draco si svegliò tutto sudato nel suo letto da solo.

*spazio autrice*

Spero che la storia vi stia piacendo. Cosa ne pensate del personaggio di Draco qua?

Come Un Angelo - Draco MalfoyWhere stories live. Discover now