Margherita

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Il campanello risuonò per ben due volte nella stanza, facendomi sobbalzare; mi ero completamente dimenticata di aver ordinato una pizza circa una mezz'ora prima.

"Chi è?" Sussultò la mia migliore amica attraverso il telefono. "Non mi starai rimpiazzando di nuovo, vero?" Risi e scossi la testa per le sue sciocchezze, questo era il motivo per cui la adoravo. Dal primo giorno in cui ci eravamo incontrate, non ne era trascorso nemmeno uno senza momenti di pazzia pura, i quali creavano, di conseguenza, ricordi sempre memorabili.

Dal tavolino del salotto presi una banconota da dieci dollari e mi avviai verso la porta d'ingresso, chiedendole di fare silenzio mentre ero intenta a pagare. Poggiai il mio telefono sulla credenza, senza chiudere la chiamata, e aprii la porta.

"Ciao, sono qui per consegnarti la tua pizza."
Un ragazzo a dir poco affascinante teneva tra le mani il cartone della pizza, facendo ripetutamente oscillare i suoi occhi verde smeraldo prima verso di esso, poi nella mia direzione. I suoi capelli color nero corvino erano perfettamente acconciati all'insù, rendendolo dieci volte ancora più attraente. Caspita, mi stava guardando.

Non fraintendetemi, non ero una di quelle ragazze che si auto denigravano, definendosi brutte, quando in realtà erano tutt'altro. Avevo sempre sostenuto che ognuno fosse bello a modo suo; ma credetemi, in quel momento il mio aspetto era davvero pessimo.

I miei capelli ricci e castani erano raccolti in uno chignon irregolare, mentre qualche ciocca increspata fuoriusciva disordinatamente. Senz'altro dovevo assomigliare ad una scimmia, tralasciando le mie pantofole a forma di cane; sapete tutti cosa intendo, mi riferisco a quelle che assomigliano più a dei morbidi cuscini.

Il ragazzo si schiarì la gola, facendomi tornare alla realtà. "Questo è l'indirizzo giusto?"
Si accigliò, frugando tra le tasche in cerca di un bigliettino con su scritto il mio recapito. Controllando il numero civico accanto al campanello, si voltò verso di me ed inarcò il suo folto sopracciglio. "Sono abbastanza sicuro che questa pizza sia per te".

Annuii impacciatamente. "Sì perdonami, avevo la testa da un'altra parte." Sorrisi e feci per porgergli la banconota. Lui scosse lievemente la testa, cercando di nascondere il suo palese divertimento, e mi diede la mia pizza. "È okay, buon appetito."

Senza pensarci due volte rientrai rapidamente in casa, serrandogli letteralmente la porta in faccia. Riportai il mio telefono all'orecchio e non potei fare a meno di gongolare insieme alla mia migliore amica. "Non puoi capire, ho appena incontrato l'uomo dei miei sogni." Sventolai drammaticamente una mano per farmi aria. "Giuro che d'ora in poi, pur di vederlo, ordinerò pizze ogni giorno per il resto della mia vita".

Prima che lei potesse aprir bocca, il campanello suonò nuovamente. Confusa, aggrottai le sopracciglia e, tenendo il telefono in equilibrio tra la mia spalla ed il mio orecchio, aprii la porta, trovando il ragazzo delle consegne ancora lì in piedi.

"Hai dimenticato la tua bibita." Fece un sorrisetto, scrollando una lattina di Coca Cola nella sua mano. Non poteva aver sentito.

"E un'altra cosa..." Mi porse la bibita, con un risolino sommesso stampato in viso. "Se ci tieni così tanto a vedermi, posso darti una mia fotografia." Si fermò un istante, per poi riprendere. "Anche se, ad essere sincero, non mi dispiacerebbe fare spesso visita ad una ragazza come te."
Strizzò l'occhio e se ne andò, lasciandomi immobile sul ciglio della porta, a bocca aperta.

"Oh be'..." la voce della mia migliore amica squillò dall'altra parte del telefono. "Sono sicura che questa sarà un'estate grandiosa."

Pizza-Line Bling (Traduzione Italiana)Where stories live. Discover now