Ortolana

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[Leslie]

"Dunque l'anno prossimo andrai alle superiori, non è vero?" Chiesi a Katerina, nel mentre che ci dirigevamo verso la piscina, dopo esserci prese delle bottigliette d'acqua.
"Già" Sospirò lei. "Ad essere sincera sono un po' spaventata. Nuovi compagni, nuovi insegnanti, nuove materie... non so come dovrei sentirmi a riguardo." Sorrisi, ricordandomi di quando, alla sua età, mi sentivo allo stesso modo.
"Non preoccuparti, andrà bene." Cercai di rassicurarla. "Gli insegnanti e le materie non sono così male, e poi sappiamo tutti che tu sei un piccolo genietto." Ridacchiai, scompigliandole i capelli. "Per quanto riguarda i nuovi compagni... non ti nascondo che non è facile andare d'accordo con tutti. Ma devi interessarti solo di chi fa lo stesso con te, lascia perdere gli altri. E non dimentic-"

Splash!

Il mio corpo venne avvolto dall'acqua della piscina, le mie orecchie si tapparono ed il naso iniziò a colarmi. "Dannazione!" Presi un grosso respiro non appena tornai a galla. Una risata maschile echeggiò, guadagnandosi occhiate confuse dalle persone intorno a noi. "È stato esilarante!"
Spencer continuò letteralmente a rotolarsi dalle risate. "Avresti dovuto vedere la tua faccia, incred-"

Splash!

"Non c'è di che, signor Grasse Risate." Katerina incrociò le braccia al petto e rivolse al ragazzo un sorriso appagato. Entrambe iniziammo a ridere istericamente, sentendoci altrettanto soddisfatte della lezione data a Spencer; i veri amici sarebbero sempre stati pronti a prendere le tue difese.

Uscii dalla piscina e ritornai dove Mia si stava rilassando, intenta a sfogliare una delle sue riviste preferite. "Vedo che hai deciso di fare un altro bagno". Disse, abbassandosi gli occhiali da sole e inarcando un sopracciglio.
"Pensavo che volessimo andarcene."
"Non proprio." Sbuffai, strizzandomi i capelli e sedendomi accanto a lei.
"Qualcuno mi ha buttato in piscina."
"Colpevole." Spencer saltellò verso di noi, prendendo il mio telo per poi portarselo attorno al collo. "Quellò è mio!" Protestai, tirandogli uno schiaffetto sulla pancia. O meglio, sui suoi addominali perfettamente scolpiti.

Sta zitto, cervello. Sta zitto!

"Ne sei sicura?" Sogghignò lui, distendendo il telo che si rivelò non essere il mio.
"Ops..." Intervenne Mia, con una smorfia sconcertata stampata in viso. Ci fu un momento di silenzio imbarazzante, seguito dal mio evidente tentativo di evitare Spencer ed il suo sguardo compiaciuto.

"Dunque, dove andiamo?" Feci del mio meglio per cambiare argomento, ma finii per far ridere tutti quanti della mia timidezza e del mio visibile imbarazzo. "Perché non ceniamo nella pizzeria della mia famiglia?" Propose Spencer.
"La tua famiglia possiede una pizzeria?" Esclamò Mia con stupore, per non parlare delle espressioni incredule di me e Katerina. "Amiamo la pizza!" Aggiunse quest'ultima. "Allora che stiamo aspettando?" Ci assecondò il ragazzo, porgendomi una mano per aiutarmi ad alzarmi.

Dopo una breve sosta a casa di Mia, dove io e le ragazze ci cambiammo i vestiti, ci rimisimo in strada diretti alla pizzeria di Spencer.
"Dobbiamo entrare dalla porta sul retro, non posso lasciare l'auto nel parcheggio dei clienti."
Ci informò lui.
Il retro del locale non era poi così male; l'avevo immaginato come quello del film "Ratatouille", sporco e pieno di sporcizia sul pavimento, affacciato su un viale buio. Ma quello no, era totalmente diverso.

"Benvenuti nella nostra pizzeria!" Ci accolse un ragazzo, presentando un forte accento italiano. Indossava un tipico cappello da cuoco, un camice a doppio petto bianco e dei pantaloni abbinati;
al contrario della sua corporatura massiccia, il suo viso sembrava giovane e candido.
"Falla finita Jerald, le ragazze sono con me." Ridacchiò Spencer, dandogli una pacca scherzosa sulla schiena.

Uscendo dalla cucina, osservai il giovane cuoco roteare gli occhi e tornare alle sue faccende.
"È davvero italiano?" Domandò Katerina.
"No, ma è davvero un cretino." Sibilò Spencer con un tono di voce per nulla scherzoso.

Per un attimo pensai di chiedergli cosa intendesse, ma quello che videro i miei occhi poco dopo, appena ci sedemmo ad un tavolo, me ne fece subito dimenticare.

Pizza-Line Bling (Traduzione Italiana)Where stories live. Discover now