Capitolo 90

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Era quasi mezzodì quando Roy terminò il suo annuncio. Io, Lena e J eravamo diretti a casa. Avevamo deciso di passare un po' di tempo insieme: volevamo tentare di capire il tipo di prove che avremmo dovuto affrontare. Ovviamente, non potevamo ragionare a stomaco vuoto, così decidemmo di fare una piccola deviazione. Saremmo passati prima dal negozio per comprare qualcosa da mangiare, poi saremmo tornati a casa. A Soldor era orario di punta, quindi tutti tornavano a casa da lavoro per la pausa pranzo, i genitori andavano a pendere i figli dalla scuola materna, alcuni ragazzi correvano per la strada e, per finire, i grossi spammer pubblicitari invadevano le strade. Era un vero inferno, Soldor poteva essere la più grande città dello stato, poteva offrire le migliori possibilità lavorative, poteva possedere posti invidiati dal resto del mondo, ma a quell'ora era un vero e proprio inferno. C'era talmente tanto traffico da farmi rimpiangere la festa di paese a Oaktown: almeno i vecchi non facevano rumore. Fortunatamente, arrivammo al negozio, l'insegna verde illuminata a led si rifletteva sul vetro delle auto parcheggiate lì vicino. Entrato nel negozio venni colpito dal bagliore delle luci accese mi strofinai gli occhi per abituarmi alla luce e poi iniziai a guardarmi intorno.

Avevo bisogno di zucchero per riflettere, quindi afferrai Lena per la mano e la trascinai al reparto dolciumi. J preferiva uno stile d'alimentazione sano, mi ero dimenticato di dirgli che poteva mangiare quello che voleva: i licantropi bruciano molte più calorie rispetto ad un essere umano, quindi non bisognava preoccuparsi di quello che si mangiava. L'importane era dare nutrimento al corpo. Quando arrivammo nel reparto dolci, a me e Lena brillarono gli occhi. Prendemmo il cestello rosso del negozio e lo riempimmo di caramelle gommose, poi ci voltammo a sinistra e trovammo vari tipi di cioccolato: c'era il cioccolato al cognac, alla grappa, al whiskey, quello fondente, cioccolato al latte e anche quello bianco. Presi una barretta di ogni tipo e la infilai nel cestino. Poi ci recammo al reparto carne e comprammo ben quattro chili di pollo, due a testa sarebbero stati sufficienti. Quando arrivammo in cassa, avevamo il cestello talmente pieno di dolciumi che la commessa pensò dovessimo ospitare una mandria di bambini, non poteva sapere che avremmo mangiato tutto nel giro di un'ora. Spendemmo ben quaranta zargas, fortunatamente io e Lena dividevamo la spesa. Poi dietro di noi apparve J, aveva comprato un pollo intero e una bevanda energetica. Mettemmo tutto in una busta e uscimmo dal negozio.

«Ragazzi, ma avete per caso voglia di andare in overdose da zucchero?» domandò J sbalordito dalla quantità di dolci presenti nella busta.

«Lo sai che per noi è impossibile, vero?» rispose Lena.

J guardò Lena con una faccia perplessa e poi chiese : «Ma dovreste comunque mangiarne poco alla volta, altrimenti rischiereste di distruggervi i denti.» 

«Non sarebbe possibile» Lena esplose in una risata, ormai aveva capito che io non avevo informato J sui vari vantaggi ad essere una creatura mitologica.

«Bro, vorrei tentare di spiegartelo con termini scientifici, ma userò la versione breve. Puoi mangiare cibo spazzatura tutti i giorni senza avere problemi. Ovviamente è preferibile non rischiare, però si potrebbe fare e non riceveresti conseguenze.» Mentre parlavo con J, riuscivo già a sentire l'odore emanato dai dolci nella busta, avevo l'acquolina in bocca.

John alzò gli occhi al cielo sconsolato «E io che mi preoccupavo di mangiare sano.»

«Avrai modo di rifarti, comunque io e Raccon non mangiamo tutti i giorni in quel modo. Quella roba costa un bel po', non vogliamo rischiare di rimanere senza soldi» disse Lena mentre donava un po' dei dolci al povero John.

«È ora di tornare a casa, non voglio fare tardi stasera» dissi mettendomi in marcia. Abbandonato il negozio notammo che il traffico e la gente per strada erano notevolmente diminuiti, ora si respirava un clima più tranquillo. Percorremmo la poca strada che ci separava da casa e poi vi entrammo.

Erano le cinque del pomeriggio, avevamo mangiato e ci eravamo riuniti attorno al tavolo della sala da pranzo per discutere il modo in cui si sarebbe svolta la prova.

«Sappiamo che abbiamo un limite di tempo per superare la prova, da queste, Roy sceglierà il comandante per guidare i vari branchi. Ma non quanti branchi abbia intenzione di formare» disse J ripensando al discorso del preside.

«Roy ha anche detto che per superare le prove avremmo bisogno di tutti i sensi da licantropo, presumo si tratterà di una prova che coinvolgerà, udito, vista e olfatto» disse Lena.

«Alle nove è molto buio, soprattutto nella foresta. La prova potrebbe consistere nel trovare un oggetto nascosto, oppure cacciare un animale. In una foresta non puoi fare molto» aggiunsi mentre sgranocchiavo del cioccolato.

«Potrebbe anche trattarsi di un percorso a ostacoli, un ostacolo può essere percepito da tutti i nostri sensi. Inoltre, il buio potrebbe metterci in difficoltà» continuò Lena.

«Riflettendoci, potrebbe essere qualsiasi cosa» ammise John sconsolato.

«Non importare quale prova ci si parerà davanti, l'importante è portarla a termine. Noi tre insieme ce la possiamo fare. Dobbiamo farcela. Ognuno di noi vuole essere il migliore, sarei fiero se tutti e tre riuscissimo a diventare comandanti. Ma non sarebbe una tragedia se uno di noi finisse sotto il comando dell'altro. Basta essere insieme, nello stesso branco. Siete d'accordo?» chiesi con tono deciso e pieno di speranza.

«Affermativo» rispose J.

«Cerca di non finire sotto di me» rispose Lena con sguardo malizioso.

«E tu sotto di me» risposi ricambiando lo sguardo. Fui sul punto di saltarle addosso quando J fece finta di schiarirsi la voce.

«Ragazzi, la camera da letto è da quella parte. Grazie» disse J con tono ironico.

Rimanemmo un attimo in silenzio, poi scoppiamo tutti e tre in una risata. Passammo il resto del pomeriggio disinteressandoci completamente della guerra, delle prove o degli altri problemi. Guardammo vari film in tv fino a quando non fu l'ora di tornare alla Revive. Eravamo decisi a superare la prova, ad ogni costo.

Cronache Di Un Lupo - L'inizioWhere stories live. Discover now