Capitolo 22

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Sul fianco della montagna, tra ciottoli di varie forme, sentieri dissestati e alberi secolari, vi era un piccolo angolo di paradiso. Sulla cima di un dirupo, abbastanza alto da offrire morte certa a chiunque vi si lanciasse, sorgeva una grande distesa d'erba. Era la distesa d'erba più bella di tutta la montagna, il manto verde si estendeva per la lunghezza di un chilometro e offriva alberi da frutto, capaci di ospitare l'ombra anche nelle più calde giornate d'estate, e fiori di ogni tipo e colore. Una piccola ape si era appena poggiata su una margherita pronta a raccogliere nettare e polline, sapeva sarebbe stata un'altra giornata di duro lavoro, ma questo non le dispiaceva. Era un'ape: era nata per svolgere quel lavoro, e nessuno avrebbe potuto farlo meglio di lei. Mentre il sole bagnava coi suoi raggi l'ampio specchio d'acqua alle spalle degli alberi, Roy se ne stava sdraiato con gli occhi fissi al cielo. Amava passare il tempo libero in quel modo: stare sdraiato sul prato, a guardare il cielo, era la cosa che adorava di più al mondo. Quel giorno il sole splendeva alto nel cielo e, le nuvole, navigavano nel cielo azzurro assumendo tante forme quante la mente di Roy potesse immaginarne.

I capelli castani, con piccole sfumature di grigio, risplendevano al sole, mentre gli occhi, color nocciola, facevano trasparire molti meno anni rispetto a quanti ne avesse realmente. Era quasi mezzogiorno quando dei piccoli grilli iniziarono frinire, quasi stessero ad indicare che era giunta l'ora di tornare all'accademia. Roy si passò pigramente una mano sul viso e si alzò, era un uomo alto quasi due metri e molto robusto. Sin da ragazzo si era sempre tenuto in forma: aveva praticato vari tipi di sport e diversi stili di lotta. A Kardia, la sua città natale, per ordine del capo di stato, ogni ragazzo dagli undici anni in su doveva conseguire un severo addestramento militare della durata di due anni. Al termine di questi due anni, il corsista ne usciva disciplinato, pronto alla lotta e preparato contro ogni tipo di avversità. Non si trattava di un addestramento adatto a comuni esseri umani, solo uomini con particolari capacità potevano completarlo.

L'addestramento metteva a dura prova chi vi partecipava, molte persone ne uscivano cambiate e perdevano qualsiasi tipo di contatto col mondo, altre riuscivano a reggere la pressione psicologica e diventavano dei super militari praticamente invincibili, mentre, altri ancora, finivano per suicidarsi.

Fortunatamente, Roy, assieme a molti dei suoi amici, riuscirono a superare quel periodo. Arrivato all'età di venticinque anni, Roy, e il suo migliore amico, Alexis, decisero di concorrere per il titolo di capo di stato. Il vecchio capo era molto vecchio già quando Roy nacque, ma nella città di Kardia, le persone, non erano totalmente umane. Arrivato all'età di duecento anni, il capo di stato decise di indire un torneo: chi ne fosse uscito vincitore avrebbe guadagnato la carica di "Capo di Stato". Per creare una situazione più ordinata, il vecchio e burbero capo, aveva deciso che potevano esserci solo quaranta potenziali candidati, quindi bisognava iscriversi immediatamente. Questa era un'occasione d'oro per Roy ed Alexis, aspettarono davanti al comune tutta la notte per apporre la loro firma sulla pergamena ufficiale, erano guidati da un forte desiderio che avevano sin da quando ne avevano memoria. I due si conoscevano sin da piccoli ed erano stati sempre molto legati, ormai erano più che semplici amici, col tempo erano diventati fratelli disposti a fare tutto l'uno per l'altro. Terminate le iscrizioni alla gara, i partecipanti avevano una settimana di tempo per prepararsi al meglio, Roy e Alexis volevano vincere a tutti i costi.

Durante la settimana di allenamento, sia Roy che Alexis, continuavano a chiedersi cosa sarebbe successo se fossero arrivati tutti e due al combattimento finale. Sarebbero stati capaci di combattere l'uno contro l'altro? Ovviamente questo pensiero non li fece passare notti tranquille, avevano anche pensato di parlarne tra di loro, ma sapevano che non avrebbero trovato una risposta. I giorni passarono e il momento della gara era ormai era arrivato, Roy e Alexis speravano di non doversi incontrare al round finale, speravano che uno dei partecipanti avrebbe buttato fuori l'altro, ma ciò non avvenne. Il destino decise di fare un piccolo scherzo a i due giovani licantropi: Roy ed Alexis, i più forti dell'intera città, si trovarono faccia a faccia al round finale. Era come se il peggiore degli incubi si fosse avverato, come se la paura più profonda, che si annida in ognuno di noi, fosse diventata realtà. Era mezzogiorno, il sole splendeva alto nel cielo, in tutto lo stadio regnava un assordante silenzio.

Cronache Di Un Lupo - L'inizioWhere stories live. Discover now