Rapimento

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La mattina seguente
I raggi si sole illuminano il viso di Castiel, il quale si sveglia e trova davanti a sé un letto deserto. Il cuscino in cui c'era il biondo è ricoperto di sangue. L'angelo si alza di scatto, preoccupato dalla visione. Il colore rosso copre una parte delle lenzuola bianche. Il moro inizia a tremare, urlare il nome del ragazzo fino allo sfinimento. Decide di uscire dalla stanza e provare a chiedere informazioni alla sorveglianza e in portineria, ma fallendo, nessuno ha visto il cacciatore uscire o entrare in da quella camera. Torna nella stanza, con la speranza di trovare informazioni che lo conducano al Winchester.
Castiel: Perché non ho sentito nulla? Come ho fatto a non accorgermi? QUANTO STUPIDO SONO!
Il ragazzo dagli occhi blu è furioso, in ansia e non riesce a ragionare con lucidità. Inizia a pensare al peggio e non se lo potrebbe perdonare, non ora che aveva appena cominciato ad essere felice.

In un angolo della parete del bagno nota il simbolo per rispedire indietro gli angeli, non completo, spiegatogli qualche giorno prima durante le loro ricerche. Il moro capisce che il maggiore dei Winchester è stato rapito dagli angeli, ma deve scoprire da quale dei suoi fratelli con esattezza. Castiel si rende conto che probabilmente da solo non riuscirà a sconfiggere i suoi simili, ha bisogno di un aiuto, perciò prova a contattare il fratello minore di Dean.

Il giovane vola fino alla casa di Bobby, il loro padre adottivo. Si presenta davanti a casa sua, suona il campanello e nota ogni tipo di protezione antidemone incisa su tutte le pareti. L'anziano accoglie il moro con un fucile puntato, mentre si chiede dubbioso su chi sia il ragazzo davanti ai suoi occhi.
Bobby: Chi sei?
Castiel: Il mio nome è Castiel.
Bobby: Che vuoi?
Castiel: Sono venuto a cercare Sam.
Bobby: Non so di chi tu stia parlando.
Castiel: Il fratellone minore di Dean Winchester, tu sei il loro padre adottivo.
Bobby: Come sai tutte queste cose? Sei un demone?
Il cacciatore anziano bagna il viso dell'angelo con l'acqua santa.
Castiel: Come vedi non sono un demone.
Bobby: Magari sei un mutaforma.
Castiel: Dammi il coltello e ti mostro.
Bobby porge al ragazzo il coltello d'argento, tendendo il fucile puntato sul suo cuore.
Castiel: Ecco.
L'anziano abbassa il fucile.
Bobby: Come sai queste cose?
Castiel: Sono uno studente come Dean alla struttura a cui l'hanno trasferito.
Bobby: E perché sei qui?
Castiel: Dean è sparito, probabilmente lo hanno preso gli angeli.
Bobby: Gli angeli non esistono!
Castiel: Anche tu!
Bobby: Cosa?
Castiel: Non credi negli angeli.
Bobby: Finché non ne vedrò uno con i miei occhi, non ci crederò.
Castiel: Ne hai uno davanti a te in questo momento.
Bobby: Ha ha ha che divertente.
L'angelo mostra le sue ali e gli occhi illuminati da una luce bianca.
Bobby: Si, sei un angelo e chi mi dice che non sei stato tu a rapirlo?
Castiel: I miei fratelli lo hanno preso, probabilmente per la maledizione.
Bobby: Maledizione?
Castiel: Si noi siamo destinati a stare insieme e maledetti, perché ogni volta che ci troviamo lui muore, ma questa volta è diverso, devo capire il motivo.
Bobby: Aspetta maledizione? Destinati a stare insieme?
Castiel: Si, esatto, ma la mia priorità ora è cercare Sam. Dov'è?
Bobby: È fuori da qualche parte, non so dove, ora lo chiamo.

L'anziano chiama Sam, informandolo dell'angelo e di cosa potrebbe essere accaduto al fratello. Il minore quindi, prende immediatamente la strada verso casa di Bobby. Due ore dopo, il Winchester si trova a casa del cacciatore.
Sam: Ciao Castiel. Quindi tu sei un angelo?
Castiel: Si, sono un angelo del Signore, anche se caduto.
Sam: Sei caduto?
Castiel: Non c'è tempo per spiegarti tutto ora, quindi se me lo permetti te lo mostro.
Bobby: Sam non provare a fare questo tipo di pazzia!
Sam: Dean è stato catturato, se questo serve a trovarlo, lo farò.
Castiel: Siediti. Ti manderò in una specie di trance, dove vedrai tutti i miei ricordi collegati a tuo fratello.
Il moro appoggia le sue mani sulla fronte del giocane cacciatore, il quale osserva ogni momento che l'angelo ha condiviso con il fratello. Capisce la maledizione, il desiderio di rincontrarsi, la sua caduta, il bacio e tutto ciò che li riguarda. Sam riprende coscienza di sé, fa un respiro profondo e si risveglia confuso.
Castiel: Qualche minuto e sarai come prima, tutte le informazioni che ti ho trasmesso possono essere causa di confusione.
Sam: Ma tu e Dean..?
Castiel: Possibile che nessuno ci creda? Si! Stiamo insieme.
Sam: Perdonami, ma mi sembrava che mio fratello fosse abbastanza etero.
Castiel: Non abbastanza. Ora muoviamoci che non abbiamo molto tempo.
Sam: Sai dove possono averlo portato gli angeli?
Castiel: Purtroppo credo di si, ma mi serve il tuo aiuto.
Sam: Dove si trova?
Castiel: Nella porta del Paradiso, in pratica è una stanza completamente dorata, dove ti viene offerto qualsiasi tipo di dono, in cambio la persona deve offrire i suoi servigi agli angeli.
Sam: Fantastico! Quindi loro lo voglio per quale motivo?
Castiel: Io pensavo fosse per la nostra maledizione, ma non ha senso, probabilmente ci sono altri motivi sotto, ma non ho la minima idea di cosa possa essere.
Sam: Cosa devo fare?
Castiel: Il luogo in cui andremo è circondato dai miei fratelli, perciò io mi scontrerò con loro, mentre tu libererai Dean.
Sam: Ma come puoi affrontare più angeli da solo?
Castiel: Non preoccuparti per me, l'importante è che tuo fratello sia salvo.
Sam: Morirai non è vero?
Castiel: Non lo so.
Sam: Non posso accettarlo, non dopo tutto quello che ho visto. Pensa come starebbe Dean se ti perdesse! Andiamo Castiel, ci sarà pure un altro modo!
Castiel: Credimi, se ci fosse te lo avrei detto.
Il fratellino sospira pesantemente, per poi annuire con il capo.
Sam: D'accordo, però mi raccomando non fare il martire.
Castiel: Ci proverò!
Sam: Come si uccidono gli angeli?
Castiel: Con questo.
L'angelo porge al cacciatore un pugnale, con una lunga lama.
Sam: Ne hai solo uno?
Castiel: Si, ma servirà più a te che a me. All'interno della stanza ci saranno un angelo o due, devi ucciderli e portare tuo fratello fuori di lì.
Il moro disegna un simbolo su un foglietto.
Castiel: Questo simbolo può rispedire indietro gli angeli, si deve incidere con sangue umano, li rallenterà per un po'.
Sam: Grazie Castiel. Ti sono debitore.
Castiel: Non preoccuparti, ora andiamo.
Il giovane dagli occhi blu appoggia una mano sulla sua spalla per teletrasportare con sé il fratello minore di Winchester.

Senza epoca || DestielWhere stories live. Discover now