Il carcere

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Dean viene trasferito dalla cella provvisoria dell'ufficio dello sceriffo al carcere di sicurezza che si trova nella città confinante. Il ragazzo ammanettato viene condotto all'interno dell'auto dello sceriffo assieme al vice sceriffo e altri poliziotti. I vetri oscurati dell'auto rendono impossibile la possibilità di osservare la strada che divide il fratellone da Sam. Era passata una giornata, ma il castano non era ancora riuscito a progettare un piano per poter far scappare il fratello, inoltre, il fatto che lo stesso trasferendo non aiutava. Lo sceriffo discuteva di vacanze con gli altri dipendenti, mentre Dean valutava dove poteva trovare una spilla o un ferretto che potessero aiutarlo per aprire le manette e liberarsi. In quell'istante risultava, però impossibile potersi liberare, quindi decise di trovare un sistema nel tragitto auto-carcere. Arrivati a destinazione il vice sceriffo prende per il braccio il ragazzo e si avviano verso l'entrata del carcere. La struttura davanti a lui è bianca e sporca, con le finestre grigliate e dall'aria triste e cupa. Dopo essere entrati, la segretaria chiede i nominativi allo sceriffo, mentre il fratellone sta ancora progettando come poter uscire. Finito di consegnare documenti e informazioni, accompagnano il ragazzo in una cella. Lo avvisano che sarà solo, infatti la stanza dispone di un solo letto.
Sceriffo: Mettiti comodo.
Dean: Ovvio tesoro.
Sceriffo: Dovrai subire un processo.
Dean: Non vedo l'ora.
Il donnaiolo continuava a sperare che il fratello lo liberasse, ma più passava il tempo e più si stava rendendo conto che qualcosa non andava. Suo fratello non era ancora fatto sentire o vedere e lui non aveva la minima idea su come uscire.

Sam aveva passato tre giorni interi a pensare un piano su come far fuggire il fratello, ma il carcere in cui era stato portato era protetto e ben sorvegliato. L'idea più estrema che aveva avuto era quella di farsi cogliere su una scena del delitto o crearne una per far in modo di aiutare il fratellone. Il problema fondamentale era che se non fossero riusciti ad uscirne nessuno avrebbe più ucciso i mostri e continuato l'affare di famiglia.

Dean era sempre più rassegnato al fatto che sarebbe dovuto restare in quella cella aspettando il processo del giudice. L'avvocato avrebbe deciso sia per il luogo dove sarebbe stato portato sia per la salute mentale del ragazzo. Aveva fatto troppe dichiarazioni sui mostri, demoni così gli agenti hanno ritenuto opportuno riferire tutti i dettagli al giudice. Non era affatto normale sentire tutti quei racconti sul paranormale, ma lo sceriffo aveva intuito che Dean era davvero convinto di ciò che diceva quindi magari il problema non era solo l'omicidio, ma lo stato mentale dell'assassino.
Il processo è durato circa una settimana, con una sentenza ben precisa: Dean doveva scontare la pena in un manicomio. L'avvocato dopo aver valutato tutti i documenti e le parole del ragazzo lo ha ritenuto instabile a livello mentale.

Il fratellino non voleva darsi per vinto così si fece scambiare per un elettricista, dopo aver fatto saltare di proposito la corrente nel carcere e aver fatto scattare l'allarme. Viene accolto dai responsabili, che lo conducono verso il sistema centrale elettrico del carcere per sistemare il tutto. Appena i guardiani vengono chiamati per delle lamentele da parte dei carcerati, Sam coglie l'occasione per dirigersi verso il fratellone. Il castano prende degli attrezzi dalla valigetta e cerca di far scappare Dean.
Dean: Sei stato tu fratellino?
Sam: Secondo te?
Dean: Che bravo il mio fratellino!
Sam: Dobbiamo fare in fretta prima che arrivi qualcuno.
Dean: Mi hanno richiarato "instabile a livello mentale", mi vogliono portare in manicomio.
Sam: Non posso biasimarli.
In quell'esatto momento arriva uno delle guardie.
Dean: Scappa fratellino!
Sam: Non senza di te!
Dean: VAI!
Sammy scappa come gli è stato detto dal fratello, mentre lui è ancora rinchiuso. La guardia non è riuscita a prendere il fratellino, il quale è riuscito a scappare senza problemi.
Guardia: Sarà meglio che la stanza dove ti metteranno sia ben saldata.
Dean: Tanto uscirò comunque.
Guardia: Sicuramente. Chi era quello?
Dean: Vediamo.. cos'era forse. Era un vampiro, molto gentile voleva liberarmi.
Guardia: Emetteremo un mandato di cattura.
Dean: Fate pure.
Guardia: Verrai trasferito domani mattina al manicomio di Stanford.
Dean: Come mai a Stanford?
Guardia: Lì sono specializzati per persone come te.
Dean: Come me?
Guardia: Si i pazzi che dicono di vedere cose soprannaturali.
Dean: Forse perché esistono.
Guardia: Sei davvero andato.
Dean: Quando uno di quei cosi busserà alla tua porta, non chiamarmi.
Guardia: Tranquillo non ce ne sarà bisogno.
Dean: Contento tu.

Sammy esce dal carcere e si dirige verso l'Impala. Mette in moto, preme l'acceleratore il più possibile e si dirige verso un motel. Crea una nuova carta d'identità e una nuova carta di credito. Butta nell'immondizia i vestiti che stava utilizzando quando era andato in carcere in fretta e si cambia. Ha deciso che in un modo o nell'altro libererà suo fratello, che si trovi in carcere o nel manicomio.

Dean passa la notte insonne, pensando a dove lo porteranno e che tipo di terapia gli imporranno di fare. Si avvia verso il bagno, si guarda allo specchio e nota delle occhiaie importarti sotto gli occhi verdi e stanchi. Si lava il viso e gli prende un gran mal di testa. Si accascia a terra con le gambe che gli premono sulla pancia. Il dolore è incredibile, ma non capisce da cosa sia provocato. Si sdraia sul letto  e cerca di riposare qualche ora prima di dover partire verso la struttura psichiatrica. Il suo pensiero prima di chiudere gli occhi è il suo fratellino, che ora non sa dove sia, solo in qualche motel fuori città con la polizia alle calcagna. Promette a se stesso che scapperà e tornerà da suo fratello, perché lui ha bisogno di Sam come Sammy ha bisogno di lui. Non hanno nessun altro su cui contare. La loro "normalità", il loro lavoro, è ciò che li rende così uniti.

Senza epoca || DestielWhere stories live. Discover now