Capitolo 1- La speranza nel puzzle

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La storia è gia preparata in Bozza.
Comunque sarà assai lunga perché ci saranno 3 serie. L'avevo scritta tempo fa  nel 2017. Spero vi prenda e vi piaccia. Ho reso più leggibile il testo con le dovute correzioni.
La storia  sarà  aggiornamenta nel tempo in base a quanti la leggano.
Volevo portare questa serie dopo quells di HXH ma dato che hanno copiato questa qui di un solo capitolo e l'ho scoperto, ho dovuto anticipare i tempi di pubblicazione.

La speranza nel puzzle del millennio.

Yugi

Quel giorno che ho completato il puzzle del millennio è stato l'evento che mi ha cambiato la vita.

Ero intento a cercare l'ultimo pezzo che Katsuya Jonouchi ( Joei ) mi aveva rubato. Non avevo compreso che avesse fatto ciò solo per farmi smettere di stare nel mondo dei sogni.

Il caposcuola, un ragazzo prepotente, l'aveva picchiato a pugni. Avevo tentato  di fermarlo, sacrificando la mia incolumità ma ero solo, indifeso, pero Jonouchi mi aveva dato fiducia lasciandomi nel palmo della mano l'ultimo pezzo del puzzle millennio che mi serviva per completarlo.

Dopo aver inserito il pezzo, una luce dorata aveva avvolto gli occhi. Qualcosa era entrato in me prendendo il controllo del mio corpo.

Ero inconsapevole che lui fosse un faraone e che fosse dotato di un potere spaventoso, iI gioco delle ombre che si usava per sanzionare le povere anime che venivano o purificate o confinate nel regno delle ombre.

Atem (o l'altro me stesso) non si era risparmiato. Era tremendo: aveva occhi iniettati di sangue, un ghigno stampato e capelli identici ai miei solo che era più alto, muscoloso. Chiunque aveva notato la differenza, specie per occhi che erano dal taglio più arguto, forbito, e poi lui aveva una voce sicura, autoritaria, ammagliante, non a caso Anzu se ne era innamorata.

Yami (Atem ) aveva sanzionato il capo scuola chiudendolo nel gioco delle ombre mind-crushandolo.Certe volte era capace di uccidere: Era accaduto quando un fuggitivo aveva preso in ostaggio Anzu.Atem non aveva avuto pietà : con astuzia e controllo, nonostante avesse avuto una pistola carica puntata in faccia, l'aveva ucciso, usando solo un accendino, avvisandolo che era un gioco delle ombre e che imbrogliare gli sarebbe costato la vita.

Dopo molto tempo mi ero accorto di lui, e solo dopo certi eventi ero riuscito a conoscerlo, parlarci come se fossimo fratelli.

Lui era la mia forza. Lui mi difendeva e io gli insegnavo a capire cosa fosse l'amicizia e il cuore delle carte che mio nonno con devozione mi aveva insegnato.

Adesso ci troviamo faccia a faccia nella nostra disputa, mettendo in atto tutto ciò che il percorso ci ha insegnato.

Quelle sfide a Duel monster, quei sacrifici, spaventi, rivelazioni, sono stati ingredienti per questa battaglia e per dirci addio, vero?Ma tu cosa desideri?

Più volte me lo sono chiesto, e non avendolo più nel mio corpo non posso saperlo, ma io spero che nel suo cuore non voglia lasciarmi, eppure s'impegna così tanto, addirittura mi sbatte in faccia le tre divinità egizie che miracolosamente le distruggo...

Vorrei che mi battesse, ma questo incontro è talmente epico che non riesco a fingere, è così ti sto battendo.

Mi hai distratto...Sei un demonio, l'avevi calcolato?E ci sono cascato!No, non devo piangere, ma tremo.
Ho le convulsioni, paura di perderti...

E cosi, non l'ho accettato. L'ho lasciato andare ed è l'errore più grande della mia vita...

Orgoglioso come sia, si congratula, non versi lacrime.

[ PuzzleShipping]  IL POTERE DELLE OMBRE È IN ME? Where stories live. Discover now