viaggio improvviso.

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Dopo scuola cammino presso il negozio di nonno per aiutarlo con le vendite ma se devo essere sincero non ne ho voglia e non riesco a scordare l'espressione cruciata di Amyl.

Seriamente ho fatto piangere una ragazza? 
Cosa mi era preso?

Non dico di non essere stato in me, ma mi ero sentito cosi carico di rivincita che ai sentimenti di lei non ci avevo badato.

Mentre pulisco gli scaffali e le carte da gioco rare mi ritorna in mente che il mio puzzle è in camera tutto solo e che devo fargli compagnia perché sono sempre convinto che un pezzo dell' anima del faraone sia dentro e che possa tenerlo a contatto con me. so che è insano o perverso ma sempre più verso quell' oggetto provo un morboso attaccamento, come se fosse il mio ossigeno, e di ciò nessuno sa nulla, però una parte di me dice che è una cosa normale dato che è stato ciò che mi ha legato all' ex faraone.

Nella serata termino di aiutare in negozio e corro in camera per prendere il medaglione e mettermelo al collo e poi sdraiarmici con lui e tenerlo tra le mani.
« Scusami se ci ho messo tanto ma mio nonno ha bisogno di aiuto. Ora ti tengo con me. » 

 
Poco a poco inizio a dormire tenendo quel oggetto misterioso vicino al mio petto tutto abbracciato come se fosse il mio portafortuna/ pelushe e infatti lo reputo un porta fortuna, del resto mi ha con il suo potere donato degli amici veri pronti a sacrificarsi per me, allora mi chiedo che poteri nasconda questo puzzle?

All' inizio dormo sognando cose senza senso poi appare un simbolo forma d'occhio e mi proietta contro uno specchio dove vedo proprio Atem che pensa chissà a cosa. Tocco quella lastra che pare vetro ma in verità è una bariera « Mou Hitori no boku, sono io! Yugi mi senti? » 

Credendo che quella sia una specie di portale cerco di scalfirla con dei pugni ma non si rompe, quindi urlo ,« Ti prego, ascoltami: torna da me, lascia quel posto, rivoglio stare con te come ai vecchi tempi, rigiocare a Dual monster, uscire con te, e i nostri amici... 
Tu anche se appartieni a quel mondo, non puoi lasciarmi solo senza te, non ho più una vita normale. Sto vivendo nel passato, ti prego torna da me. » 

Cosa spero di ottenere facendo il bambino e l'egoista?  Lui non mi sente è inutile che ci provi eppure non smetto: quel desiderio è cosi forte che in lacrime urlo « ALMENO GUARDAMI! » Di colpo quello specchio si frantuma, i cocci mi feriscono leggermente e poi lo noto che Atem si volta verso me, si alza e mi raggiunge.
Lui ha il volto sconvolto, mi chiede.« A-a iubou? Cosa? come hai fatto a ? » non smette di dirlo che io subito lo abbraccio forte ancora in lacrime. « Mou hitori no boku! Che bello tu mi stai guardando. » 

Lui non sa proprio come reagire ma i sentimenti per lui si fanno sentire.

Corrisponde l'abbraccio anche se è decisamente ansioso. « Aibou questo posto è inviolabile. Che razza di potere hai usato per arrivare fin qui? » Poi chiede come a capirlo.« Il puzzle? Tu hai il puzzle con te?! » 

Non comprendo il suo stupore dopotutto era nostro no?

« Si, l'ho ripreso, era ciò che ci ha fatti incontrare non potevo separarmene, ma allora è vero tu eri ancora nel puzzle. »

Lui scuote la testa. « No, quel puzzle è privo di anima, è disattivo ma se tu ci riversi la tua tenendolo con te esso prenderà la tua.
Senti apprezzo la visita ma devi smetterla! Sbarazzati subito di quel oggetto, non hai idea di cosa combini, potrebbe renderti succube delle ombre, o peggio potresti risvegliare quella forza! » 

Io mi sento rifiutato e incompreso « no, separarmene significa lasciarti per sempre e tu sei me, io te, cosi era cosi, è...»

Ok sembro pazzo, ma sarà l'amore a farmi ragionare cosi.?

[ PuzzleShipping]  IL POTERE DELLE OMBRE È IN ME? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora