capitolo 8 - verità nascosta dalla paura (parte 1)

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Correggere Yugi su una lingua araba è davvero difficile e estenuante.

Atem non si è mai visto come un insegnante di lingue. Ci fatica perché alcune volte Yugi si lamenta come un bambino dicendogli « Uffa, ma che importa se sbaglio un accento? »
Ma lui insiste categorico, non devono esserci errori per questo piano che avrebbe permesso a Yugi la salvezza da quella prigione.

Lui naturalmente non lo sa, e Atem non vuole farglielo sapere.
« Yugi, almeno abbi rispetto per la mia lingua, non è bello storpiare le parole di una tale poesia. »
 
Usa come scusa. La verità e che non può permettere che lui sbagli quando entrambi avranno attivato il loro potere.

« Ma così non è più divertente. »
Lo dice con quella faccina contrariata ma che è così adorabile.
 
Vorrei abbracciarlo ma è impossibile, questa gabbia è pericolosa se solo la sfiorassimo.
 
« Non deve essere divertente, ma recitata con il cuore, in pratica stai chiedendo aiuto agli Dei in un miracolo. »
 
Ma Yugi borbotta. « Se esistessero… tu e la tua stirpe egiziana siete, credo, prescelti, io no, è inutile che ci creda. »
 
« Ma la smetti di fare l'ateo, ok non sei della mia religione ma sono stati loro a mandarmi qui, qui e dato che sei finito pure dove io ero a “riposare” ti hanno notato! »

Certamente Yugi  non ci crede anzi ci ride su.
« Io non sono egiziano, sono un comune mortale che ha scontrato un puzzle con dentro te. »
poi riapre gli occhi. « E poi a che serve, tanto presto morirò, l'hai detto tu, no? »

E questa realtà ad Atem lo spaventa perché ormai non c'è nemmeno più il pavimento, sono praticamente nel nulla. «È così, ma se tu facessi come ti dicessi forse torneresti. »

Ma Yugi non vuole muovere un solo muscolo. Lo guarda in silenzio con occhi viola così profondi che sembrano decisi su una sola via ed Atem chiede incapacitato a capire perché lui non lo ascolti.
« Ma perché? »
 
L'altro non lo sa bene, a dire il vero sta solo seguendo le scelte del suo cuore.
« Vorresti che viva senza di te? Ci ho provato e hai visto come sono diventato… Non ha senso se non ci sei, è come se vivessi senza la mia… m-metà.»
 
Atem tenta d'insistere anche se quella parola a l'ha emozionato. « metà? Non ti comprendo!
Hai quindici anni, devi finire la scuola, diplomarti, lavorare, e crearti una tua vita, non serve che stai appeso a me, sono già morto, non cambierebbe nulla se ci fossi o meno! »
 
Ma non se ne accorge che queste parole feriscono Yugi nel profondo.
« Piantala! Parli sempre di me, dici sempre che io sono egoista che penso a me!
Sto pensando a te in questo momento! »
 
L'altro esclama a voce piena. « Smettila, non ci guadagneresti nulla! Ma perché non vuoi ascoltarmi, testone! »
 
Lui insiste guardandolo con un po' d'ingiustizia.
« Guadagnarci?! Io ci perdo, tu non puoi capirmi, nessuno può…
Perché… perchè mi allontani? Che ti ho fatto di male per meritarmelo!?
Perché devo separarmi da te? Sei stato tu a scegliermi, e per cosa, per usarmi!? Per scoprire il tuo passato?! Per farmi sentire uno sciocco ad essermi affezionato ad un fantasma?!
Per cosa?! Per spezzarmi il cuore forse?! »
Senza volerlo perde qualche lacrima e la voce gli si strozza di colpo faticando a parlare. «Mi hai cambiato: da quando te ne sei andato, vivo di sole bugie, falsi sorrisi, non sono felice se non ti parlo e vedo, non esiste più la felicità, è sparita, è morta, non so nemmeno più cosa sia… e non so come ottenerla… »
 
Adesso è Atem sconvolto. « Cosa significa? Tu hai Anzu vicino a te... » Afferma abbassando lo sguardo giusto per nascondere il suo rammarico anche per non vedere le lacrime di chi ama.
 
« Cosa intendi? Anzu è mia amica… » sostiene Yugi.

l'ex faraone non ha il coraggio di guardarlo, ma poi come potrebbe?

« Quando ero con te tempo fa ti emozionavi a vederla, ed io ti lasciavo fare, anche se mai ho compreso perché mi facessi avere appuntamenti con lei, pensavo che fosse per paura tua nel starci solo. »

[ PuzzleShipping]  IL POTERE DELLE OMBRE È IN ME? Where stories live. Discover now