Déclaration

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1.

Una risata cristallina risuonò nell'atrio dell'istituto superiore François Dupont.
"Certe volte sai essere proprio sadica, lo sai?" fece notare un imbarazzato Adrien, mentre si portava la mano libera dalla stretta di lei dietro la nuca.
Marinette gli rivolse uno sguardo pieno d'adorazione, un pizzico non indifferente di malizia negli occhi.
"Suvvia, gattino. Non prenderla così a male. Sei adorabile quando ti prendo in giro."
Adrien si consolò un poco a quelle parole. "Dici davvero?"
Marinette non potè fare a meno di notare un po' del suo smisurato ego in quel tono.
Alzò gli occhi al cielo, continuando a tenere ben salda la presa sulle loro dita intrecciate.
"Sei sempre il solito" disse poi, voltando la testa per guardarlo dritto negli occhi.
Lui sorrise sornione.
"È per questo che sei pazza di me."
Una leggera gomitata gli arrivò dritto nel fianco.
"Sei cattiva" aggiunse poi.
Lei ripetè in tono canzonatorio: "È per questo che sei pazzo di me."
Adrien non fece in tempo a ribattere che uno sbuffo arrivò proprio dietro di loro.
"Cosa ho fatto di male per meritarmi questi due che amoreggiano già alle otto di mattina?" Alya si passò una mano davanti alla faccia ancora assonnata. Da quando Marinette e Adrien si erano messi insieme, in circostanze che ancora non le erano molto chiare, non facevano altro che comportarsi da coppietta smielata per cui ogni occasione era buona per rivolgere sguardi o battute languide all'altro.
Marinette si volse verso lei e Nino aggrottando le ciglia. "Noi non amoreggiamo mica" disse, calcando sulla parola in modo quasi eccessivo.
"Oh, certo che sì" ribatté Alya, con un tono che Nino conosceva fin troppo bene.
"Innanzitutto vi lanciate certi sguardi capaci di spogliare l'altro con la forza del pensiero, inoltre... no no Marinette" esclamò, portandosi l'indice alle labbra facendole capire di non interromperla.
L'amica richiuse la bocca, mentre iniziava a diventare sempre più rossa. Non sapeva dire se fosse per l'imbarazzo o per l'indignazione. Sta di fatto che non le piaceva la piega che stava prendendo la conversazione.
Strinse più forte la mano sudaticcia di Adrien.
Assicuratasi che Marinette non la interrompesse, Alya riprese: "Dicevo, inoltre, che vi chiamate con certi nomignoli capaci di far venire una carie persino a quella romanticona di Rose. "
Adrien arrossì. Non aveva mai pensato a come sarebbero potuti risultare lui e Marinette visti dall'esterno.
"Non riesco proprio a capire se siete le persone più dolci che io conosca o quelle più imbarazzanti. Insomma, Marinette, gattino? È davvero... ehm, come lo definiresti, Nino?
Marinette si spazientì. Nino fece per rispondere alla domanda della sua ragazza (non avrebbe osato pensare alle conseguenze del suo silenzio), quando Marinette gli parlò sopra: "E allora, che male c'è?"
Aveva arricciato il labbro superiore, le gote più rosse che mai, e Adrien pensò che fosse davvero adorabile, in quel momento.
Alya d'un tratto cambiò espressione. Da spazientita e arrabbiata iniziò a ridere come una matta, reggendosi la pancia con entrambe le mani. Tutti continuavano a non capire, Nino compreso.
Alya si asciugò una lacrima con l'indice. "C'è che siete adorabili" un luccichio di orgoglio nel suo sguardo. "E, modestamente, è tutto merito mio."
Marinette la fulminò con lo sguardo. Tuttavia, era sollevata al pensiero che la sua amica stesse solo scherzando. Sciolse la presa dalla mano di Adrien e strinse forte il suo braccio. Il possessore del braccio in questione diventò, se possibile, ancora più rosso. Nonostante non fosse la prima volta che... insomma, Marinette lo stringesse così, non era ancora abituato a quei piccoli gesti affettuosi e intimi che facevano parte della vita di coppia.
"Non è stato tutto merito tuo" ribatté Marinette, ignara del livello di rossore raggiunto da Adrien qualche centimetro sopra la sua testa.
Alya continuava a guardarli con occhi scintillanti, quei due erano proprio tenerissimi insieme.
Nino sospirò un'altra volta, con lo sguardo diretto verso Adrien: "Scusala, amico. Sai come sono fatte, le ragazze."
Si beccò una gomitata da parte di Alya, che, a differenza di Marinette, non fu così gentile nei confronti del suo ragazzo. Poi si rivolse a Marinette: "Scusami, tesoro. Solo che non mi sembra vero che voi due stiate finalmente insieme. Hai sbafato dietro ad Adrien per più di un anno che..."
Marinette, ormai, iniziava a sentire sempre più caldo, in quella stanza. Adrien assunse uno sguardo pomposo che andava a mascherare il rossore sulle guance.
"Davvero?" le sussurrò all'orecchio, con un tono malizioso che fece venire i brividi a Marinette.
Lei lo fulminò con lo sguardo, lasciando subito la presa sul suo braccio.
"Scemo, ma se lo sai già."
Alya batté le mani come una vera fangirl. "Ve l'ho già detto che siete troppo carini?"

Ces deux sont faits l'un pour l'autreWhere stories live. Discover now